18.

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In questi due giorni io e Christian siamo stati poco tempo insieme.
Ieri un po' di più perché durante la discussione fra Elena e Luca, tutti erano concentrati su di loro, così ne abbiamo approfittato.

Ho preferito che stesse un po' di più con Mattia che con me.
Da quando il biondo non può più ballare è molto giù, e non mi piace vederlo così.

Sono in cucina che mi sto preparando da mangiare, sono l'unica che non ha ancora cenato, poiché sono appena tornata dagli allenamenti.
Mi vedo arrivare Christian e Mattia vestiti praticamente uguali, facendomi provocare una risata.

«Fate paura» affermo sorridendo mentre giro la mia cotoletta «Sembrate le gemelle di Shining»

Loro si mettono a ridere e si avvicinano a me. A Christian sparisce il sorriso appena si mette a sedere, ma non ne capisco il motivo.
Metto la cotoletta nel piatto, ma qualcuno me lo toglie, così mi giro di scatto. Luca.
Ora capisco perché Christian ha quella faccia.

Ridacchia «Grazie, questa è per me?»

«Luca, è la mia cena»

«Sono sicuro che la vogliono anche loro, vero?»

Mi giro verso i due amici, Mattia scuote la testa, mentre Christian lo sta guardando con uno sguardo che mette paura.

«Su Chri, la so che vuoi la cotoletta»

«No»

Luca scrolla le spalle e mi guarda sorridendo, perché si diverte?
In questo momento vorrei completamente sparire.

«Oggi alle prove generali eri una bomba, non capisco perché sei voluta rimanere sempre a provare»

Finalmente posa la mia cena, non ne potevo più.
Faccio per girarmi, ma lui posa la mano sulla mia vita e subito sento un piccolo boato provenire dietro di me. Christian.

Mi giro e noto che ha gli occhi coperti con la sua mano destra e l'altra l'ha chiusa a pugno.
Mattia lo guarda confuso, non capisce.

«Togli le mani» dice rimanendo nella stessa posizione.

Subito Luca toglie la presa, ma dopo qualche istanti si mette a ride.

«Perché scusa? Ora te ne frega qualcosa di lei?»

Mi copro il volto per colpa di come la situazione sia peggiorata.
Io volevo solo cenare, non avevo bisogno di questo dramma.

«Ascolta,» Christian si alza dalla sedia e va verso la porta del giardino «vaffanculo a te e alla tua amica lì accanto»

Io? Ora che cosa ho fatto?
Volevo soltanto cenare e ora mi trovo coinvolta.
Tappo subito la bocca a Luca, poiché so che avrebbe detto qualcosa.

«Scusami? Che cazzo ti ho fatto ora?» affermo, mentre il mio amico si toglie la mia mano dal volto.

«Che cosa mi hai fatto? Che cosa mi hai fatto?» mi domanda avanzando verso di me e alzando sempre di più la voce «È colpa tua se sto così, è sempre colpa tua Giulia!»

Se ne va fuori, sbattendo anche forte la porta.
Perché non capisce che tra noi due c'è solo amicizia?
Perché la sua gelosia deve rovinare sempre tutto?

Vado verso i nostri giubbotti e prendo sia il mio che il suo.
Guardo i due ragazzi in cucina e nel mentre mi vesto.

«Rimanete qui» affermo.

Mattia annuisce andando sul divano, mentre Luca rotea gli occhi e se ne va verso la camera.
Tiro su la cerniera ed esco fuori.
Lui è appoggiato all'albero, mentre guarda il cielo a braccia incrociate.

«Intanto ti calmi»

Chiudo la porta e lui appena mi ode si gira verso di me.
Rimane lì fermo mentre non fa altro che osservarmi.
Gli passo il giubbotto e lo afferra controvoglia.

«Che cosa centrava fare quella scenata? Hai risolto qualcosa? No!» urlo abbastanza incazzata.

Lui rotea gli occhi e mentre si veste, se ne va verso il muro.
Io rimango sempre vicino all'albero, lui non smette di guardarmi.

«Ti sta troppo vicino, io non lo sopporto quando accorcia le distanze con te»

Abbozzo un sorriso e guardo per terra ripensando a tutto.
Okay, io e Luca passiamo tanto tempo insieme, ma se ho scelto Christian ci sarà un motivo.
Guardo che nessuno sia vicino alla porta e vado verso di lui.

Gli afferro subito il volto sorridendo, mentre lui abbassa lo sguardo.
Mette le mani sulla mia vita e mi avvicina a me.

«Chri,» lui alza lo sguardo «io sto con te e non con Luca. Anche se litigavamo a giornate e non riuscivamo nemmeno a stare nella stessa stanza senza litigare, io mi sono innamorata di te»

Finalmente mi sorride, quel sorriso che mi ha fatto innamorare.
Posa una mano sulla mia guancia e si abbassa per darmi un bacio a fior di labbra.

«Quanto mi sei mancata, cazzo»

Sorrido prima che lui mi prenda il volto e faccia unire le nostre labbra con forza.
Era da tutto il giorno che pensavo ai suoi baci e a come mi facevano sentire.
Con lui tutto è più leggero e tutto va meglio, anche se ci sono sempre le solite litigate.

«Sei mia?» afferma titubante staccandosi.

«Solo tua» sussurro.

Gli lascio vari baci a stampo e gli sorrido.
L'unico problema è che se continuiamo a tenere questa relazione nascosta, la gelosia rovinerà tutto.

Due Stupidi Lovers || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora