12.

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Tutti sono a lezione, ma siccome io le ho finite, sto provando alcuni passi del passo a due in casetta. Non riesco a fare molti dei passi, anche perchè servirebbe Christian, ma dopo quello che è successo giorni fa, spererei di non vederlo.

Inizio a contare e fare alcuni passi, ma dopo poco mi fermo perché inizio a vedere a chiazze e comincio a barcollare. Sento qualcuno venire verso di me e a parlarmi, ma non capisco niente. Cado per terra ed inizio a vedere tutto nero.

Apro gli occhi lentamente, mentre la stesta mi esplode. Mi metto le mani sugli occhi per la troppa luce percepita.

«È sveglia» qualcuno urla, facendo tappare le orecchie per quanto forte.

I ragazzi sono tutti davanti a me, mi metto seduta impanicata nel vederli tutti acerchiati a me.

«Che cosa è successo?» domando toccandomi la testa.

Solo ora vedo che non sono nella mia stanza .

«Sei svenuta. Menomale che Christian ha finito prima e appena ti ha visto che stavi per svenire, ti ha preso e ti ha portato qua»

Ale dopo aver parlato guarda davanti a sé sorridendo e noto che sta guardando Christian, lui la guarda abbozzando un sorriso. Vomito. Mi accorgo che sono nella camera di chi mi ha trovato.

«Devo andarmene da qua»

Non faccio in tempo ad alzarmi che cado, per colpa delle gambe molli. Per fortuna ad attutire la caduta c'era Guido, afferrandomi prima di cadere totalmente.

«Hai pranzato oggi?» mi chiede Alex vicino a me.

Non rispondo e nel mentre Guido mi aiuta a sdraiarmi. Rea si avvicina a me e capisce subito la risposta negativa alla domanda di prima.

«Ti preparo qualcosa, va bene?» mi sorride «Che cosa vuoi? Pasta, cotoletta o un panino?»

L'abbraccio sorridendo «Quello che vuoi»

«Però devi mangiare» mi sgrida Tommaso.

Annuisco staccandomi da Rea. Mi sistemo meglio sul letto ed inizio a guardare il soffitto. In camera penso di essere rimasta sola, ma poi vedo che sono rimasti Christian e Ale. Li guardo disgustati, proprio non riesco, anche se stanno solo conversando.

«Me ne devo andare» si girano entrambi «Non posso stare nella stanza di chi mi disprezza»

«Sei scema? Se ti alzi cadi» mi dice lui avvicinandosi.

Non lo ascolto, così provo ad alzarmi, ma se lui non mi avesse afferrato sarei caduta per terra. Intanto Ale se ne va, forse per riferirlo agli altri. Lui appena lo nota mi affera il volto, così da poterlo guardare.

«Ora tu ti sdrai e resti qui, mentre io ti vado a prendere qualcosa da bere, okay?»

Annuisco e lui sorridente mi riposa sul letto. Appena tocco il letto, lui posa entrambe le mani sul volto e passa il pollice sulle mie labbra, facendomi provocare brividi ovunque. Non so perché l'abbia fatto, ma mi ha provocato un scarica di brividi assurda. Si allontana leggermente da me ed io chiudo gli occhi, sentendo tutte quelle sensazioni che se ne vanno lentamente.

Se ne va dal camera lasciandomi da sola. Inizio a ripensare a tutto quello che è successo e d'istinto prendo il cuscino e lo butto dall'altra parte della stanza, per colpa della rabbia. Odio sentire tutto ciò per lui.

Mi giro a pancia in giù cercando un modo per placare queste emozioni per lui, ma non trovo soluzione, dato che lo vedo ogni giorno e sarebbe impossibile evitarlo.

**

Ale ha appena perso la sfida contro il suo sfidante, Andrea. Mi dispiace per lei, ma da una parte sono felice, dato che non la vedrò più con Christian.

Si avvicina a noi per abbracciarci, così tutti facciamo la fila per salutarla. Io sono l'ultima, prima di me c'è lui. Appena finisce di abbracciarlo sorride e se ne va al posto, chissà cosa gli avrà detto. È il mio turno e mi abbraccia per prima lei.

«Siete entrambi innamorati, dovete soltanto capirlo»

Sciolgo l'abbraccio e la guardo confusa, così lei con lo sguardo indica qualcuno, Christian. Lui mi guarda, così io ritorno con lo sguardo verso la ragazza. Le sorrido e ritorno al mio posto. Appena mi siedo Mattia non fa altro che guardarmi.

«Perchè quel sorriso?» mi domanda «Anche a te ha detto che sei una ballerina magnifica?»

Annuisco non potendo dire il reale motivo. Maria chiama me per esibirmi e subito dopo Christian, dato che dobbiamo far vedere il passo a due. Spero che venga meglio delle prove, dato che la maggior parte delle volte mi faceva finre per terra e lì partivano le litigate.

Entrano Sebastian e Elena che dimostrano. Io e lui siamo un po' distanti, ma con la coda degli occhi vedo che sta ripassando i passi. La frase di Ale mi rimbomba nella testa, però si vedrà solo dopo la registrazione. Finisce la dimostrazione e ora tocca a noi due.

Finiamo con l'applauso del pubblico ed entrambi andiamo a prendere l'archetto. Christian va su, mentre io vado al centro.

«Prima di sentire i pareri, vorrei dire che per loro non è stato semplice lavorare insieme, dato che sono cane e gatto» afferma Maria facendomi ridere.

«Maria, quando si vuole fare questo lavoro bisogna essere professionali anche con la persona che destestiamo di più» dice la maestra Celentano e si avvcina con la sedia «Sono molto carini da vedere, ma su alcuni passi non ci siamo proprio»

Il buon umore mi scompare, facendomi pensare al peggio. Guardo subito Veronica, che lei invece mi guarda sorridente.

«Io vi ho trovato molto carini e mi siete piaciuti. Prenditi sta maglia, dai» 

Sorrido alle parole della mia maestra e corro verso di lei ringraziandola. Appena afferro la felpa sorrido e la stringo fra le mie braccia.

Ritorno al posto e noto che Christian mi sta guardando sorridente e Mattia mi dà il cinque. Il moro si gira subito dopo poco, ma poi si rigira subito, noto che ci sono dei palloncini con scritti sopra alcuni dei nostri nomi.

«Giulia, facciamo scoppiare il tuo» afferma Maria guardandomi.

Mi metto le mani fra i capelli, per la paura di cosa ci possa essere scritto. Lo scoppiano e iniziano a leggerne il contenuto.

«Sei bellissima anche quando piangi e ti arrabbi.» lei sorride «Io penso di sapere chi sia. Hai qualche favoritismi?»

Il pubblico esplode per quella frase e tutti i miei compagni non fanno altro che guardarmi.

«Beh, io...» subito mi tappo la bocca capendo il suo giochetto e ridacchio «Questo era un trannello, e io non ci casco! Ringrazio chiunque l'abbia scritto»

Lei ridacchia, come tutti i presenti, e continua a scoppiare i palloncini. È da un po' che mi chiede se provo qualcosa per Luca, dato che ci vede sempre abbracciati; ma lei non sa che quello che quello che mi piace è proprio il contrario di come mi comporto con lui.

Due Stupidi Lovers || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora