Ci siamo, dopo tantissimi casting, finalmente è arrivato il grande giorno.
Sono rimasti più pochi banchi e uno vorrei che ci sia scritto il mio nome.Da dove sono riesco a vedere che Serena e Carola, ragazze conosciute ai casting, sono riuscite a ottenere il banco e sono così felice per loro.
Appena sento pronunciare il mio nome da Maria le mie gambe si fanno molli e la produzione mi butta, letteralmente, verso di lei e il pubblico.
Entro sorridente, cercando di non far notare tutta l'ansia che ho dentro.
Il pubblico urla, anche se non so esattamente il motivo dato che non ho ancora ballato e non sanno nemmeno chi sono.«Allora, Giulia ha scritto» prende la busta e legge il contenuto «Ho diciannove anni e tre quarti della mia vita li ho passati a ballare. La danza per me è tutto, è vita, ma anche un modo per comunicare dato che con le parole non sono brava. In tutta la mia vita non ho fatto uno stile unico, ma ho cercato di variare sempre per conoscerne molti di più. Sono passata dal classico al hip hop, dal modern al contemporaneo. In questo momento preferirei ballare che continuare a scrivere»
Appena finisce di leggere ridendo, le sorrido e mi dice di mettere il microfono da parte, così da poter iniziare a ballare.
Faccio un respiro profondo e faccio un cenno a Maria per far partire la base.
Finisco di ballare e spero di essere piaciuta almeno ad un professore, dato che nessuno ha tolto la musica.
Vado a riprendere il microfono e mi posiziono sulla stella.«Iniziamo dalla maestra Celentano»
«Avrei voluta vederla anche in altri stili dato che ha praticamente di essere versatile. Banco no»
Annuisco e la ringrazio lo stesso.
Sapevo che dovevo aggiungere anche gli altri stili, ma non pensavo fosse una buona idea.
Ora tocca a Todaro.«Guarda Maria, io la trovo molto brava, ma credo di aver già una bella squadra»
Il mondo mi cade addosso.
Tutti questi anni, per poi arrivare qua e non essere presa...
Ora ho solo una piccola opportunità con Veronica...«Penso che lei oltre a essere brava, abbia anche una bella personalità. Non vedo l'ora di lavorare con lei e con fare i vari stili che ha scritto. Banco si»
Il pubblico inizia ad applaudire mentre io non riesco a capire se il banco è mio o meno.
Solo quando mi passano la maglia capisco veramente di avercela fatta.
Ringrazio Veronica e non riesco a smettere di sorridere.«Bene Giulia, vai pure accanto ai due latinisti»
Sorrido guardando i ragazzi e appena capisco dove sono vado verso il mio banco.
Mi siedo e mi metto la felpa, devo ancora realizzare ciò.
Vedo Carola che mi saluta ed io faccio la stessa cosa.«Bene, ora facciamo entrare Giulia. Ci sono troppe Giulia quest'anno, le due professioniste e ora l'allieva»
Il pubblico ride ed entra Giulia con Marlu.
**
È il momento di entrare in casetta e iniziare il percorso che ho sempre desiderato di intraprendere.
Carola è la prima che mi accoglie e subito l'abbraccio.
Ho fatto conoscenza con tutti i ragazzi non appena ho ricevuto la maglia.«Te l'avevo detto che ce l'avresti fatta» mi sussurra all'orecchio e si stacca da me «Camera insieme?»
«Assolutamente!» affermo ridendo.
Prendiamo le nostre valige e dopo aver ispezionato tutta la casa, decidiamo di stabilirci nella stanza rossa.
La casa è magnifica, è grande e quasi tutte le stanze sono collegate.
Per ora siamo solo una piccola parte della classe, ma gli altri stanno entrando piano piano.Appena vedo Serena entrare, vado subito ad abbracciarla e lo stesso fa Carola.
«Tu sei obbligata a stare con noi in stanza rossa» dico e Carola annuisce appoggiandomi.
Lei sorride «Ovvio, andiamo»
La aiutiamo a portare le cose in stanza, per poi aspettare gli altri ragazzi.
Appena siamo tutti Maria ci chiama sulla scalinata per dirci le regole generali.
Io sono accanto fra Mattias e Serena.«Ora vi dirò le cose fondamentali per la vostra permanenza qua dentro» dice «Uno, ogni giorno dovete dimostrare di essere degni del banco che avete. Due, con la non conferma della maglia potete essere eliminati, a questo punto gli altri due professori possono decidere se farvi rimanere come loro allievi oppure no. Tre, ci può essere la sospensione della maglia finché il vostro professore non avrà sciolto i dubbi. Quattro, ci possono essere sostituzioni immediate, senza alcuna sfida, dal vostro professore se non vi vedono ancora pronti o non lavorate come vogliono loro. Cinque, potete andare in sfida e se ne risultate sconfitti dovete andare a casa e la persona nuova entrerà. Capito tutto?»
Affermiamo tutti e la ringraziamo.
Ci iniziamo a dividere ed io ho già individuato il burlone dalla casetta, Nunzio. Appena apre bocca ti viene da ridere.
Sono in cucina con gli altri, nel mentre lo sento parlare con Inder, Luca e un ragazzo che non ho avuto il tempo di presentarmi.Stiamo parlando della nostra vita e sono rimasta colpita tanto da Carola, dato che ha studiato in Francia e poi in Canada, ha dovuto stare da sola per parecchi anni pur di studiare.
La cosa brutta di stare qui è non poter usare il telefono e non poter sentire i nostri cari, ma almeno la mia dipendenza del cellulare potrà diminuire.
I ragazzi entrano e vengono in cucina, il ragazzo, che non so come si chiama, si mette davanti a me mentre afferra due pomodori.
È tremendamente carino, ha le lentiggini, i capelli castani e un sorriso che farebbe svenire chiunque.Gli sorrido «Ciao, io sono Giulia»
Lui alza lo sguardo e abbozza un sorriso «Christian»
STAI LEGGENDO
Due Stupidi Lovers || Christian Stefanelli
FanfictionGiulia e Christian, entrambi ballerini, ma il loro rapporto non va proprio a gonfie vele. --- «Sicura che sia odio?»