Quel bacio che mi lasciò sulla guancia non se n'era ancora andato via: mi bastava chiudere gli occhi per avvertire ancora la sensazione di calore che mi aveva lasciato. La notte la sognavo continuamente ed era un tripudio di emozioni che mi svegliavano nel cuore della notte ed io, impossessata dal potere che l'amore per lei aveva su di me, mi svegliavo tremante. Tremante d'amore, però.
Il Natale era ormai alle porte ed un giorno decisi di andare in libreria per cercare qualche libro da leggere durante le vacanze. Il negozio era pieno di scaffali colmi di libri che si differenziavano per autore, genere o anche a seconda del colore della copertina che era la prima cosa che saltava all'occhio. In quel posto mi sentii perfettamente a mio agio: avrei voluto essere una delle protagoniste di quei libri ma mi accontentavo anche soltanto di leggere tante storie diverse per potermi immedesimare nei personaggi.
Dopo aver letto la trama di molti libri per sceglierne uno, ne presi due tra le mani cercando di decidere quale acquistare quando balzò ai miei occhi un libro di poesie di Neruda che sfogliai immediatamente:"Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima. [...]
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti [...]."Quelle parole entrarono nel mio cuore come lame taglienti e mi trafissero perché descrivevano perfettamente il mio stato d'animo e i miei sentimenti che dovevo tenere segreti perché un amore così non poteva essere rivelato.
All'istante, però, pensai che avrei potuto regalarglielo perché all'interno vi erano tante poesie e non tutte parlavano d'amore, così il mio messaggio segreto avrebbe potuto restare nascosto tra le tante parole del poeta.L'indomani mattina appena vidi Michela non riuscii a trattenermi:
«Ho comprato un regalo alla professoressa di Francesca» dissi emozionata.
«Ah sì, cosa? Un anello per chiederle di sposarti?»
«Sei sempre così simpatica...e già di prima mattina! Complimenti, ti alleni o ti viene naturale?»
«Sono proprio fatta così: una gioia per gli occhi e per le orecchie»
«No, non riesco proprio a commentare» dissi sfiancata dalla presunzione che emergeva da Michela e dal suo modo di fare.
«Dai, cosa le hai comprato?»
«Un libro»
«Che regalo divertente! Che libro?»
«Non è che se tu sei allergica ai libri allora tutto il mondo deve esserlo. E poi sono sicura che a lei piacerà»
«Certo: ormai la conosci bene tu. Di cosa parla?»
«È un libro di poesie di Neruda: ho deciso di provare a mandarle un messaggio segreto»
«Cioè, che messaggio?»
«Tra le tante poesie, ce ne sono un paio che parlano d'amore. Ce n'è, però, una in particolare che racconta di un amore segreto e allora vorrei vedere se riesce a cogliere il messaggio. Se dovesse capire, io posso sempre negare e se non capisse...non cambia niente! Insomma vorrei che sapesse dei miei sentimenti ma senza capirlo, capito?»
«Non ti sei capita neanche tu. Entriamo prima di fare tardi»
Io mi ero capita perfettamente e sapevo anche quello che avrei dovuto fare.
Il 23 dicembre sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola e io avevo in mente un'organizzazione perfetta: quel pomeriggio, sapendo che il corpo docente si sarebbe incontrato per farsi gli auguri di Natale, le avrei mandato un messaggio dicendole che avrei dovuto darle qualcosa. Avevo pianificato tutto perché volevo evitare di andare nel panico anche se è risaputo che poi i piani non vanno mai come previsto.
Quel giorno, all'incirca nel primo pomeriggio, iniziò a nevicare. Non era una nevicata così forte da non poter uscire ma avevo due problemi: convincere mia madre che sarei dovuta uscire necessariamente e non poter prendere il mio scooter. Per quanto riguarda il secondo problema, era facilmente risolvibile perché avrei preso l'autobus invece, per quanto riguardava il primo, era un po' più complicato.
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Vuoti di cuore
RomanceQuesta che sto per raccontarvi è una storia vera: la mia. Ciao, sono Chiara e ho passato gli ultimi tre anni del liceo travolta da un'amore impossibile: quello per la mia insegnante. I suoi atteggiamenti, molte volte ambigui, mi hanno fatto perder...