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narratore pov's
Dopo tutto ciò che era successo sembrava come se toni fosse in un altro mondo.
Guardava spesso il vuoto facendosi film mentali in cui lei era ipoteticamente ancora all'interno di un'altra vita.
Per quanto la sua vita in coma fosse stata complicata e dolorosa,avere Cheryl con sé era come se potesse porre fine a tutto.
Amava ancora Cheryl,lo sentiva perché ogni volta che ripensava a tutto ciò che si era immaginata provava le stesse emozioni,con quel brivido che le percorre la schiena in ogni momento più intimo.
Ma non era questo il problema.
Lei non sapeva se Cheryl Blossom fosse davvero così o meno.
Era tutta immaginazione?
da un lato sperava che non fosse così. Voleva provare ad avvicinarsi alla rossa ma questo sarebbe stato impossibile.
L'ape regina della scuola odiava toni e i serpents in generale.
Li chiamava viscidi ed obbrobriosi ogni volta che li incrociava per i corridoi,sentendo poi qualche schiamazzo da parte delle sue vixens.
Ogni volta,toni,era pronta a ribattere,cercando di umiliarla ma notando che alla rossa non faceva alcun effetto.
Più volte si era chiesta perché non provasse odio nei suoi confronti. Ribatteva soltanto perché non voleva che i suoi amici ci rimettessero,non le interessava davvero di sé stessa.
Inoltre,essendo sempre fatta di sostanze,molte volte non si accorgeva neanche che andava oltre il limite.
Jughead però lo sapeva,e non faceva nulla per fermarla. Sarebbe stato molto peggio.

La rosa uscì dal ricovero dopo due giorni.
Il dottore aveva detto che sarebbe riuscito a liberarla per il giorno seguente,ma toni era troppo giù di morale e non si sforzava neanche di mangiare.
ciò fu un problema. Dovevano prelevarle il sangue per le analisi,e se lei non avesse mangiato avrebbe perso tutte le forze.
Quindi con tanta pazienza la convinsero,per poi farla uscire da quell'inferno.

Non avevano mai più parlato di ciò che era successo.
Ne con Jughead,ne con Fangs e nemmeno con qualsiasi altra persona.
doveva rimanere segreto. Toni si vergognava alquanto.

Le giornate successive poi sono state ancora più tragiche.
Adesso non sentiva più il bisogno di droga,ma bensì di ritrovarsi all'interno di quel suo paradiso immaginario.
Non era credente,ma allo stesso tempo ,se mai esistesse,il paradiso se lo immaginava così. Lei,Cheryl ed una relazione tossica.

Ogni tanto le capitava di ricaderci.
Era sobria la maggior parte del tempo,ma quando usciva con alcuni suoi amici serpents un tiro lo faceva.
Era anche esperta,e sapeva quanta ne dovesse assumere per far si che non le facesse troppo male.

Toni abitava in una villetta nel southside.
Era completamente differente da quella che si era immaginata.
Questa aveva tre piani,un giardino abbastanza grande all'esterno ed il vicolo in cui abitava era meno malfamato.
Si può dire quindi che abitava nella parte ricca della zona sud.

abitava da anni con sua madre e sua nonna.
Suo padre non lo aveva mai conosciuto,e sua madre le diceva sempre che era una merda,e che non si era preso le responsabilità che gli spettavano.
La rosa si sentiva spesso un peso per ciò.
Sua madre si era mai pentita di aver tenuto un bambino in grembo?
Inoltre,le capitava spesso di pensare a tutti gli avvenimenti di quel sogno.
E ripensando all'esperienza di sua madre,era sicura che avesse ,in qualche modo,simulato la sua storia.
Una giovane mamma single che si ritrova a sostenere il mondo che le è caduto addosso con un mignolo.

Sua madre non era molto presente. Per far continuare gli studi a sua figlia faceva spesso orari extra ,e per mantenere una grande casa lavorava il doppio.
Voleva soltanto che sua figlia vivesse nel benessere,senza essere considerata povera o qualsiasi altra cosa per la sua giacca di pelle.
Ciò i coetanei lo notavano,e soprattutto le vixens della Blossom glielo facevano notare con qualche complimento ogni tanto.
L'unica che non si era mai preoccupata di umiliare un qualsiasi capo d'abbigliamento di toni era proprio Cheryl,che non voleva interferire.

𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora