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narratore pov's
Era arrivato finalmente il lunedì.
Cheryl aveva spiegato brevemente a Veronica ciò che sarebbe successo se fosse tornata a casa,quindi l'aveva ospitata per quelle due notti.

Due notti passate tra sorrisi ed un senso di pace interiore.

Toni non si era fatta più sentire. Cheryl non ne capiva il motivo. Magari se ne era già pentita? Le succedeva spesso che le persone si stancassero di lei.
Era straziante.
Si affezionava a chiunque, donava se stessa e dopo che gli altri sembravano ricambiare, l'abbandonavano.

Che poi,con la sue paranoie, le sembrava proprio così.
Si faceva i complessi mentali, guardava le sue relazioni come erano iniziate e lasciava scivolare sulla sua guancia una lacrima di nostalgia.

Si odiava. Odiava dare troppo di sé stessa. Odiava rimanerci male per qualsiasi cosa. Odiava affezionarsi. Odiava farsi prendere per il culo da certa gente ed odiava essere se stessa.

Perché, per una buona volta, non poteva fregarsene e non far dipendere la propria felicità dalle persone?

La cosa peggiore,però, era che nessuno lo veniva a sapere.

Ogni volta che qualcuno provava a menzionare qualcosa che l'aveva fatta soffrire tirava fuori la sua maschera.
La indossava come armatura e faceva finta che non le importasse nulla.

Era l'ape regina della scuola. Cheryl Blossom, la stronza senza cuore di turno. Incapace di amare.

E chissà se mai qualcuno avrebbe scoperto di quanto invece se ne intendesse?

Magari,quella persona,sarebbe stata proprio Toni.

Finalmente varcò la soglia della riverdale High,seguita dalle sue vixens,come sempre.

Sfilò per i corridoi e sorrise a chiunque la guardava troppo.

Per quanto lo odiasse la faceva sentire potente.

Stava proprio passando vicino all'armadietto di toni, quando la vide sbattere l'anta con più forza per chiuderlo e fulminare qualche ragazzo di passaggio.

E quella? cos'era quella reazione negativa?

Interruppe la sua sfilata.
Aprì le braccia per dire alle sue vixens di fermarsi, le incrociò e si girò verso Toni, che teneva gli occhi verso il basso.

Cheryl arrossì violentemente.
Sentì il suo viso bruciare e gli occhi della serpent posati sulle sue cosce scoperte.

Non doveva farlo. A lei piaceva questa tensione e sensazione, ma se non avesse detto nulla tutti si sarebbero insospettiti.

optò per la scelta migliore.

-"Topaz. Cos'è tutto questo nervosismo questa mattina? la vita è già crudele di suo...non vorrai mica rovinare le nostre giornate con i tuoi scatti di rabbia,giusto?" chiese retoricamente.

-"C'è bisogno che ti risponda?" chiese più a bassa voce,indicando le altre persone nel corridoio.

Fu lì che la rossa connesse.
Sorrise beffardamente verso la ragazza di fronte a sé.

-"Bene, ho capito, non c'è bisogno che ti esprima con le tue sciocchezze.
Ci si vede, serpentella." la saluto facendole l'occhiolino, per poi riprendere la sua camminata verso la sua classe.

la rosa sorrise involontariamente alle sue provocazioni.
Era questo l'effetto che le facevano,a differenza di tutte le altre che le provocavano soltanto più nervoso.

Andò nella sua classe, già tutta piena e con un solo banco vuoto vicino alla finestra.
Sarebbe stato meglio così.
La lezione di matematica non sarebbe poi stata così importante...

𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora