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narratore pov
-"Okay, quindi mi stai dicendo che adesso stai bene" le chiese retoricamente Margot.
-"si...voglio dire, ho soltanto parlato con una persona sconosciuta della rottura con la persona più importante della mia vita...cosa sarà mai?" domandò sarcasticamente Cheryl.

Margot sospirò.

-"devo venire a prenderti?"
-"cosa!? no...vado al supermercato e poi torno a casa, non preoccuparti" la rassicurò.
-"Cheryl, giuro che se fai qualche cazzata ti uccido" si lamentò.

La rossa sospirò.

-"seriamente, sto bene, okay? a dopo" Cheryl attaccò la chiamata, per poi infilare le mani nelle tasche e raggiungere il supermercato.

Aprire una vecchia ferita non fa bene, ma come pensi che guarisca se non la medichi?

Mai pensava che avrebbe potuto parlare con qualcuno di una cosa del genere.
Ancora peggio con Toni, la diretta interessata.

Finalmente arrivò al supermercato.
Non si era neanche accorta di essere andata in quello più lontano da casa sua.

Prese soltanto ciò che le serviva per la cena, per poi dirigersi in cassa e pagare.

-"oh lei...lei è Cheryl Blossom?" le domandò la commessa.
-"Come fa a conoscermi?"
-"Chi non conosce Cheryl Blossom?"

La rossa sorrise, forse più sinceramente del solito.
Era riuscita a fare qualcosa di concreto nella sua vita.

Dopo aver pagato imbustò i suoi prodotti,per poi uscire di corsa e guardarsi intorno.

Le nuvole avevano coperto il cielo, e il pensiero che un temporale potesse travolgerla la intimoriva.

Ciò che però catturò la sua attenzione e non le permise di correre a casa, fu una chioma bruna che ordinava la sua spesa all'interno della sua auto.

-"Toni con un'auto? seriamente?" domandò tra sé e sé.

Voleva fare finta di nulla, lasciarla tornare a casa e sbrigarsi prima che la pioggia la bagnasse da testa a piedi, ma Toni l'attirava maggiormente.

Così tanto da ritrovarsi a qualche metro di distanza da lei, con le braccia incrociate non sapendo cosa dire.

Si schiarì la voce per poi parlare.

-"mh...ciao, dottoressa" sorrise.
La bruna voltò il viso velocemente, per poi allargare la bocca in un grande sorriso.

-"Cheryl, che piacere...rivederti.
Hai fatto spesa?" domandò retoricamente.

La più alta posò lo sguardo sulla sua busta,per poi stringere le spalle.

-"mi da del tu adesso?" sorrise.
-"beh, non sto lavorando in questo momento.
Sono anche io una persona come le altre"
-"fantastico" Cheryl sorrise imbarazzata.

-"da quanto vivi a New York?" la bruna tentò di rompere il ghiaccio.
-"da sei anni ormai, anche se prima vivevo al college"
-"oh...il college, i migliori anni della mia vita"

Cheryl non voleva ammetterlo, sul serio, ma una voce nella sua testa le diceva che doveva rimanere ferita da quella frase.
Gli anni migliori della sua vita non dovevano essere in sua compagnia?
Andava dallo psicologo soltanto per lei e quello che riceveva era una risposta simile?

Ma d'altronde non importa,giusto?
Che vita è senza un po' di sofferenza? cresciamo.

-"tu? da quanto sei a New York?" tentò di cambiare argomento.
-"sei anni, proprio come te" sorrise.

Quel sorriso la faceva sorridere spontaneamente ogni volta.
La faceva sentire così bene, e brillava proprio come una stella.

Il loro contatto visivo venne interrotto da piccole gocce di pioggia che caddero sulle loro teste.
Cheryl si guardò intorno sbuffando. Si era incantata un'altra volta, per troppo tempo.

𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora