𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»

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narratore pov's
-"Cheryl! se non ti muovi farai tardi a scuola!" gridò Penelope dal primo piano.
Cheryl era ancora davanti al suo armadio per scegliere i vestiti.
oggi era uno dei pochi giorni della settimana in cui non doveva utilizzare necessariamente la divisa da vixen.
Doveva pur sfoggiare il suo patrimonio quando poteva,no?

dopo essersi lavata e cambiata scese di sotto con il suo zaino rosso sulla spalla,mise gli occhiali da sole e si diresse verso la porta d'ingresso.
Oggi più che mai voleva andare a scuola.

-"Cheryl! la colazione?"
-"non la faccio" scrollò le spalle.
-"sai che se non la fai non riuscirai a concentrarti sullo studio?" chiese retoricamente sua madre,mentre strinse la braccia al petto.
sua figlia sospirò. Quando si impuntava era impossibile farle cambiare idea.
Il cibo era uno di questi.

-"non ho più tempo...tra quindici minuti devo entrare a scuola ,ricordi?"
-"vuol dire che la farai per strada" ordinò,mentre le diede una bustina con dentro un panino.
sicuramente avrebbe mangiato nella ricreazione. Adesso non aveva proprio voglia.

uscì il più velocemente possibile di casa,aprendo la macchina ed accendendo il motore.
Uno dei tanti difetti di Cheryl era che per quanto fosse pignola,la cintura,era una delle cose che dimenticava di mettere quasi sempre.

giusto cinque minuti prima del suono della campanella arrivò a destinazione.
parcheggiò la macchina al suo solito posto per poi uscire da essa.
senza farsi vedere dato gli occhiali da sole, guardò in giro alla ricerca di una chioma rosa appoggiata ad uno dei muretti come al solito.
quel giorno non la vide,quindi decise semplicemente di entrare a scuola.

sfilare per i corridoi le era sempre piaciuto,soprattutto quando addosso aveva i propri vestiti e non aveva altre ragazze dietro di lei.
sentiva il potere tutto sulla sua schiena. O forse fondoschiena.
Ad ogni modo,proprio in questo momento,stava passeggiando tra i corridoi facendo rimbombare il suono dei suoi tacchi nei timpani altrui.
ed anche se tutti erano in ritardo,aspettare che Cheryl Bombshell sparisse dalla loro vista era di certo più importante.

Nel mentre,Toni,era arrivata a scuola in ritardo.
La mattina sua madre era rimasta a casa,e le aspettò un cazziatone.
Il problema era che era tornata a casa troppo tardi durante l'orario settimanale,ed il giorno stesso sarebbe stata disattenta alle lezioni.
Toni non poteva permetterselo. La signora Topaz si era fatta promettere che sarebbe uscita con quasi il massimo dei voti.
Per toni era frustrante. Non era una cosa che faceva di sua spontanea volontà.
Lei non voleva fare uno di quei classici lavori come l'avvocato o il commercialista. Sognava di fare qualcosa di più particolare e significativo per se stessa,che di certo non le avrebbe dato un liceo.

camminò sconsolata tra i corridoi,la prima campanella era suonata e non sarebbe potuta entrare in classe fino al suono della seconda ora.
decise quindi di sedersi nella sala relax,dove era tutto tranquillo e potè fare colazione in santa pace.
Come sempre scrollò la home di Instagram. Ci passava le giornate e la sua media giornaliera di utilizzo era forse eccessiva.
Se ne accorgeva perché seguiva 1000 persone e non aveva più storie da visualizzare già alle otto di mattina.

Decise quindi di posare il telefono e di ripassare storia.
La professoressa aveva detto che avrebbe interrogato,ma il giorno prima non aveva studiato.
o meglio...aveva studiato ma non storia. Studiare i lineamenti e le caratteristiche più particolari di una ragazza dai capelli rossi può essere considerato studio?

quindi provò ad incanalare più informazioni possibili nel suo cervello durante l'ora di buco.

-"oh mio dio,mattinata infernale!" esordì Veronica,una volta entrata nella sala relax.
Toni,concentrata sul libro,sobbalzò spaventata.
-"Veronica!? cosa ci fai qui? non dovresti essere a lezione?"
-"si infatti...dovrei. Mio padre si è arrabbiato con me e mi ha sgridata tutta la mattinata" sbuffò per poi sedersi svogliatamente su una poltrona.
-"perché?"
-"questa mattina mi sono svegliata tardi perché ero stanca e a lui non andava bene" scrollò le spalle -"se non mi avesse detto niente sarei riuscita ad arrivare in tempo"
-"ieri sei andata via presto Ronnie,mi stupisco che ti sia svegliata tardi" ridacchiò.
-"non sono mattiniera,okay?"
-"mhmh..." rispose non del tutto convinta.