42

309 21 38
                                    

narratore pov

Cheryl era in conflitto tra il dolore e la felicità.

Dobbiamo essere sinceri : amava il dolore.

Provava in qualsiasi modo a sbarazzarsene, ma la realtà è che non sapeva proprio come vivere senza di esso.

Le piaceva il contrasto tra i giorni bui e quelli illuminati dalla luce solare.

Non riuscire a guardarsi allo specchio, molte volte, le faceva alzare l'autostima per il giorno seguente, quando sarebbe stata bene.

La realtà è : che vita sarebbe senza soffrire?
Che montagne russe sarebbero senza quell'adrenalina che ti eccita ad ogni salita?

Aveva imparato a vivere con questa filosofia di vita. Impari a soffrire e capirai che il dolore vive dentro di te a tempo indeterminato. Per sempre.

Respiri, ma ti sembra di non farlo.
Un giorno sorridi ma hai paura per il giorno successivo. Ti distruggerà.
Però poi penserai positivo,perché il giro sulle montagne russe conclude dopo l'ultima salita.
Ed anche se riparte, ahimè, la prima discesa non ti fa più alcun effetto. Nessun vuoto,nessun urlo, nessun timore.
Impavida.

E quante persone si sentono in questa situazione?

Migliaia su migliaia.
Chi deve ancora scoprire se stesso e ragionare con questa filosofia di vita e chi invece arriva a pensare che il dolore sia la normalità.

Tra tutti possiamo sicuramente nominare Toni.
Non sapeva esattamente come liberarsi del dolore, ma ogni volta che parlava con un nuovo paziente riusciva a vedersi in lui, e magari trovare la soluzione anche per se stessa.

Quando conobbe Cheryl pensò immediatamente che quella ragazza avesse bisogno di qualcuno al suo fianco.

Glielo leggeva in faccia.
Al primo incontro,nonostante non fosse stato dei migliori, aveva tirato fuori la parte più coraggiosa di sé.

Ci aveva messo del tempo per abbattere quello spesso muro.

Non riusciva a capire da dove arrivassero tutta quella frustrazione, angoscia e dolore.

Provava a farle tutte le domande più possibili ed immaginabili ma, nonostante rispondesse sinceramente, non era ciò che la faceva soffrire maggiormente.

Le aveva parlato delle sue amicizie al liceo.
Erano a dir poco false ed approfittatrici.

Aveva saputo dei suoi genitori.
Nessuno venne mai a conoscenza del suo orientamento sessuale.

Le parlò delle sue insicurezze, di quanto provava a vestirsi nei migliori modi per provare a piacersi.
La considerata bella, ricca e viziata ragazza non riesce a guardarsi allo specchio.

Venne a conoscenza del suo ruolo da ape regina del liceo.
Nessuno la sopportava, ma nessuno si preoccupava di darle una mano.

Parlarono di quanto non si sentisse abbastanza,neanche per se stessa, e che l'ansia la mangiava viva ogni notte.

Lunghi respiri per far si che il cuore potesse battere regolarmente,ma nessuna cura per farlo tacere per sempre.

Nonostante tutto, nessuna di questa cose riusciva a dare una spiegazione al suo dolore.

Lo vedeva, ne parlava ma non si liberava di ciò che aveva dentro.

Poi riuscì a capirlo.
Ci riuscì quando vide la sua anima distruggersi ogni volta che nominava l'amore della sua vita.

Raccontava di come avessero chiuso la loro relazione, ma non risuciva mai a dipingerla come il nemico della faccenda.

Toni aveva provato a farle capire che anche lei aveva sbagliato.
In una relazione le cose si fanno in due, e se qualcosa non va la colpa non può essere soltanto di uno.

𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora