𝘚𝘰𝘶𝘭𝘮𝘢𝘵𝘦𝘴 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»

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narratore pov's

Essere una persona paranoica ed insicura è già difficile, ma lo è ancora di più se sei Cheryl Blossom e ti ritrovi ogni giorno a combattere con i tuoi demoni interni.
Ma stanne certo...nessuno si accorgerà mai di quanto tu stia male, perché basta un sorriso falso per far credere gli altri che tu ti senta la regina del mondo.

Perché, non è così? Alla riverdale high era l'ape regina della scuola, colei che se la tira, popolare, bella e soprattutto con la fila di ragazzi dietro.
Ma...nessuno si accorgeva mai quanto tutto questo la ferisse.
Era popolare perché era una Blossom ed a lei faceva schifo essere una Blossom.
Famiglia di falsi bigotti , la definiva.
Tutti pensavano che se la tirasse, ma nessuno ne capiva il motivo.

Tutti sanno che è una bellissima ragazza, ma nessuno ha mai pensato che fosse una sorta di autodifesa per non farsi del male.
Per non pensare a quanto,in realtà, si facesse schifo.

Tutte quelle ore passate davanti allo specchio ad osservare il suo viso, il suo corpo, la sua altezza ed il suo peso.
Meritava davvero di vivere nell'ombra delle sue paranoie?

Nonostante tutto però sorrideva un po' di più quando era proprio Toni a farle certi complimenti.
-"Cher, sei bellissima." le diceva con voce roca ogni volta che si vedevano nei corridoi.
E per quanto lo dicesse a bassa voce, lei lo avrebbe sempre capito.

E proprio quando le diceva qualcosa di carino la sua autostima aumentava.
Ma non parliamo di quell'autostima falsa per nascondere la sua insicurezza, parliamo di vero amore per se stessi.

Era come se Toni Topaz fosse capace in qualche modo di convincere le persone a crederle.
Ed infatti non a caso adesso, alle due di notte, stava sfrecciando con la sua berlina rossa per le strade di Riverdale diretta allo sweetwater.

Faceva freddissimo, quella settimana le temperature erano scese rivelando un vento freddo e strade ghiacciate.
E questo non giocava a suo favore : mettere i tacchi sul ghiaccio era una missione impossibile.

Quando arrivò scese dalla macchina. Aveva chiesto a Toni di vedersi in un punto preciso.

Ciò che la stupì era che la sua moto non era ancora parcheggiata nelle vicinanze.
Toni non arrivava mai in ritardo, soprattutto se avrebbero dovuto vedersi.

Si sedette sul bordo di una staccionata, incrociando le braccia mentre tremava un po'.
Il suo primo pensiero era che la rosa non avesse accettato il suo invito, e che l'avrebbe lasciata lì, da sola.

Impazientemente continuava a guardarsi intorno. Si fidava così tanto di lei che non sarebbe mai riuscita ad accettare il suo rifiuto.

Il suo cuore cominciò a battere nuovamente quando sentì il lontananza il rumore di un motore di una moto.
Moto che Cheryl conosceva molto bene.
Sorrise un po' quando la vide davanti a sé.
La serpent aveva il suo giubbotto di pelle, spense la moto, e con la faccia un po' assonnata ed i capelli leggermente scompigliati scese dal mezzo.

-"sempre senza casco,non è così?" le chiese retoricamente la rossa, avvicinandosi a lei.
-"lo sai che lo dimentico"
-"lo dimentichi o non ti interessa?" ridacchiò.
-"mh...entrambi" le sorrise,mentre mise le chiavi nella tasca della giacca.

-"Stavo cominciando a dubitare di un tuo arrivo" la informò, quando Toni la raggiunse.
Non erano mai state così vicine da quel ventitré dicembre.
-"scusa, mi sono addormentata senza accorgermene..."

Dopo attimi di silenzio Cheryl sospirò, per poi afferrarle il braccio e trascinarla nel posto che desiderava.

Durante i primi anni di adolescenza,questo, era il suo posto sicuro.
l'acqua che scorre tra le rocce la faceva distrarre dai pensieri negativi, mentre il venticello che ariegggiava la zona la rilassava.
Forse quello era il suo posto sicuro.