50.Epilogo.

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"Sei pronta?" Sorride entusiasta Kayla.
"No." Borbotta Aubrey sospirando, aggiusta l'abito e si guarda allo specchio. I capelli sono più corti, le arrivano alle clavicole. Una coroncina di fiori è tatuata attorno al suo braccio, il trucco è leggero ma le è sempre piaciuto così.
"Andrà bene." L'assicura l'amica. Aubrey sorride, ed è soddisfatta del suo aspetto.

Tutti nella nostra vita arrivano per un motivo, il più inaspettato ma c'è sempre. E così Harry era entrato nella vita di Aubrey, le aveva succhiato via tutto il dolore e al tempo stesso gliene aveva inflitto altro. L'aveva lasciata sola ma l'aveva anche stretta e assicurata nelle notti più buie dove Aubrey lottava contro i suoi incubi. L'aveva guardata mentre rideva per una semplice battuta, quando usciva dalla doccia e sbuffava, quando la sera prima di andare a dormire lo riempiva di piccoli baci . Si era innamorato, nel corso degli anni, sempre di più. Si era innamorato della sua pelle liscia e dei suoi occhi blu, del modo in cui Aubrey piangeva involontariamente ogni volta che facevano l'amore. Si era innamorato delle urla e dei sussurri. Aveva trovato così, una persona che aveva tirato fuori il peggio e il meglio di lui. E l'amore era lì, lui lo sapeva. L'aveva amata al tal punto da farla innamorare di sé stessa per prima. Aubrey dopo anni si amava.

Harry era solo un ragazzo arrabbiato con il mondo, incompreso . Aubrey era arrivata nella sua vita come un uragano, gli aveva strappato via tutte le sue certezze dandogliene però altre. Aveva ammazzato il suo orgoglio, aveva lottato contro il suo costante rifiuto e lo aveva amato nonostante tutto. Aveva tolto le sue droghe, aveva rimpiazzato i fantasmi del passato con momenti e ricordi nuovi, Aubrey aveva cambiato e preso ogni cosa di Harry rendendola, involontariamente, migliore. Si era innamorata di lui dal primo momento, sapeva che Harry era tutto ciò di cui lei aveva bisogno, le piacevano i suoi occhi verdi così espressivi e così pieni di amore. Harry la guardava spesso, e lei si sentiva inevitabilmente desiderata e amata, le piacevano i ricci di Harry ribelli e morbidi, che mentre facevano l'amore le cadevano sulla fronte.
Si era innamorata dei tatuaggi di Harry che contro la sua pelle erano quasi estranei ma che erano perfetti così. Si era innamorata di Harry in tutti i sensi.

L'amore sembra quasi un gioco , e forse lo è. Ma se c'è qualcosa che bisogna sapere è che l'amore non è semplice.

Ti distrugge e ti aggiusta al tempo stesso, ti consuma fino a far perdere te stesso, ma poi si rivela ciò di cui hai più bisogno.

Harry e Aubrey sono due opposti, che però si attraggono.
Tra di loro vi è passione, amore, e urgenza. Tanta urgenza di completarsi e di aversi reciprocamente.

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"Aubrey Stivens il suo libro è stato uno dei migliori. Grazie mille per la sua splendida presentazione." Mr Goulding si congratula con Aubrey la quale adesso è più tranquilla.
Kayla la stringe in un abbraccio.
"Okay Harry ne sarà fiero." Batte le mani entusiasta.

Harry è seduto sul dondolo mentre Charles gioca con le macchinine di fronte a lui. I capelli biondi gli cadono sulla fronte, ha gli occhi verdi. Come il papà.

"Guarda chi è tornata!" Esulta Harry prendendo il bambino tra le braccia e alzandosi. Aubrey posa la borsa sul tavolo ed esce in giardino prendendo tra le braccia il piccolo figlio e dando un bacio a stampo al marito.

"Ma-ma" balbetta la piccola voce mentre passa le piccole dita sul viso della madre.
"Com'è andata?" Chiede Harry avvicinandosi ad Aubrey.
"Bene, ero in ansia ma è andata bene." Sorride Aubrey sedendosi accanto a lui e appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Lo sapevo che sarebbe andata bene, quella storia piacerà." Sussurra Harry mentre lascia un bacio sulla fronte della propria moglie.
"Già, la storia di due persone opposte che si amano tanto da farsi male e aggiustarsi completamente." Sorride Aubrey consapevole di star facendo riferimento alla loro storia.
"Si chiama Fallen, giusto?" Harry fa il vago e Aubrey ridacchia affondando la testa nel collo di lui.
"Si Har." Risponde.
Charles si arrampica sulle gambe del papà che lo afferra e lo stringe mentre l'altra mano è intrecciata in quella della moglie.
"E perché Aubrey? " da un bacio sulla guancia del piccolo.

Aubrey lo guarda, la barba leggera sul mento e sulle guance. I capelli più lunghi e le braccia scoperte piene di tatuaggi. Lei lo sa il perché. Lei stava cadendo, ma Harry l'ha presa.

"Nessuno è troppo forte per non cadere. Nessuno è troppo debole per non essere preso." Risponde .

FINE.

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