HARRY’S POV.
Forse qualcuno in celo mi odia, deve odiarmi proprio tanto per farmi tutto questo. Per farmi sentire questa mancanza così forte. Porto alla bocca l'ennesimo mozzicone di sigaretta mentre Dan e Jay sono di fronte a me con le braccia incrociate.
"Allora? Hai intenzione di restare lì seduto per il resto della tua vita? Harry se la rivuoi vai negli Stati Uniti e riprenditela." Dice Jay mentre si siede accanto a me, non so perché io mi sia rivolto a questi due cazzoni ma sono le uniche due persone più vicine ad Aubrey che io conosca e quindi le uniche che potrebbero aiutarmi.
"Se vado lei c'è ma non per me." Dan sbuffa e va nella sua camera per poi tornare con un foglietto. I suoi occhi scuri mi fissano con decisione mentre il leggero pezzo di carta cade sul mio ventre. C'è un indirizzo e un recapito telefonico.
"È la casa di Richard il fratello, dovrebbe stare lì. E quello è il suo nuovo numero. Ora vai a farti una doccia, puzzi come una busta di immondizia, amico." Ridacchio e mi alzo mentre appoggio il biglietto sul mobile accanto a me e mi dirigo verso la doccia. Il getto è freddo, e tutto ciò che riesco a pensare è l'America e una bionda scintillante. Sarà meravigliosa, sarà meraviglioso riaverla tra le mie braccia e far tornare le cose come prima.
NOBODY'S POV.
Il corpo della giovane ragazza è immobile , i suoi capelli biondi sono arruffati e pieni di sangue e le labbra sono spaccate. Il viso biancastro è coperto dal viola dei lividi e i suoi occhi azzurri sonk chiusi, i suoi respiri spezzati sono a mala pena udibili e Rick dall'altro letto nemmeno ci riesce a respirare, nessuno dei due è cosciente. Nessuno dei due sa cosa sta succedendo, ma in qualche strano modo sono coinvolti. Un uomo sulla cinquantina varca la soglia della stanza bianca con decori blu, e si avvicina al ragazzo biondo inerme sul lettino. Controlla vari macchinari e sospira quando vede il risultato. Il cuore di Rick è lento, non ha quasi battiti mentre quello di Aubrey pompa in modo normale, la speranza che lei ce la faccia è di gran lunga superiore rispetto a quella di Rick. Dopo qualche ora qualcuno urla , i medici arrivano e Rick ha aperto gli occhi, l'azzurro è scuro e perso mentre osserva tutti per poi fermarsi sulla figura femminile stesa vicino a lui, i medici gli fanno ulteriori controlli mentre continuano a chiedersi come sia possibile. Aubrey non si sveglia ancora.
RICK'S POV.
I miei occhi sono semi aperti e la mia vista è sfocata, non so cosa stia accadendo on questo arco di tempo ma vedo mia sorella stesa, forse sta dormendo.
Quando un medico mi sorride e mi mette delle gocce negli occhi inizio a vedere meglio, sono pieno di fili e queste persone qui dentro sorridono come se fossi tornato dal mondo dei morti. Prendo un respiro e guardo Aubrey, è piena di lividi e non si sveglia . No cazzo, non può succedere.
"Che è successo? " la mia voce risulta roca, loro mi rivolgono uno dei loro migliori sguardi compassionevoli e si avvicina una donna.
"Tesoro sei stato in coma per dieci giorni, tua sorella si è svegliata poche volte ma ci sono alte probabilità che si risvegli, tranquillo. Stenditi e non agitarti, andrà tutto bene." Dice mentre mi sorride e mi sistema le coperte.
"Ora ti faremo un po' di domande, rispondi sinceramente. " la banda di medici esce dalla stanza mentre l'infermiera si siede accanto a me e prende un foglio.
"Cosa ti ricordi Rick? Qual è l'ultima cosa che ti viene in mente? " i suoi occhi scuri mi incitano a parlare mentre io mi sento bloccato mentalmente.
"Ricordo mia sorella che mi guardava, ricordo il pranzo con nostro padre e ricordo un dolore alluccinante alla testa mentre sentivo ogni parte di me spegnersi." Dico aggrottando la fronte per concentrarmi. "Eravamo andati a pranzo da nostro padre e Aubrey era arrabbiata con lui, al ritorno la strada era affollata e non ricordo come un'altra auto si è scontrata con la mia." Alzo lo sguardo mettendo a fuoco i ricordi e sentendo una sensazione di bruciore nel petto. "Ricordi cosa facevi qualche mese fa?" Chiede cercando di capire cosa penso . "Sì, avevo un lavoro e Aubrey era da me a vivere, io andavo a lavoto alle otto e tornavo alle dieci ma loro non erano mai in casa." Mi risulta difficile ricordare. "Bene, l'importante è che la tua memoria è apposto. L'unica cosa che voglio dirti Richard è che ci sono alte probabilità che tua sorella non riesca a ricordare momentaneamente. Ma sono solo probabilità, nient'altro. " sorride mentre esce dalla stanza e io riesco solo a vedere opaco mentre sento le lacrime calarmi giù per le guance.
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Fallen
FanfictionNessuno è troppo forte per non cadere, nessuno è troppo debole per non essere preso.