47. Don't forget where you belong.

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AUBREY'S POV.

"Sei sicura?" Chiede Kayla e io annuisco. Mi stringe in un caldo abbraccio e mi lascia due baci sulle guance, asciuga le piccole lacrime e sorride.

"Non lasciarlo andare, mi raccomando." Dice e io la stringo di nuovo.

Kayla è un'amica meravigliosa, in questi ultimi tre mesi mi ha supportato tantissimo e già so che mi mancherà da morire. Rick sorride e mi porta gli ultimi bagagli.

"In fine non resti mai per più di qualche mese." Ride e io annuisco in effetti è vero.

"Mi mancherai." Dico e abbraccio anche lui.

"Questi inglesi rubacuori." Aggiunge Zayn mentre si avvicina con Scarlett.

Ricordo ancora quando ci provava con me, il nostro bacio e ricordo che anche in quella situazione ero lontana da Harry e cercavo conforto. Mi sembrano passati anni, ora ha una splendida fidanzata e siamo ottimi amici.

Scarlett aggiusta i suoi capelli color rame e mi guarda, i suoi occhi blu sono bellissimi. Mi stringe in un abbraccio e mi da un in bocca al lupo. Zayn sospira.

"Non farti spezzare più il cuore, altrimenti lo spezziamo noi." Ride Nathan , non l'avevo nemmeno visto.

Dopo aver salutato tutti salgo sull'aereo, Londra è il posto dove appartengo. Appoggio la testa al finestrino mentre il tramonto di Washington appare malinconico ai miei occhi, penso a questi ultimi mesi. Ho conosciuto tante nuove persone, e strano a dirsi ma mi sono sentita amata per ciò che sono realmente.

Kayla.

Sin dal primo giorno si è dimostrata una spalla forte su cui potermi appoggiare, mi ha supportata quando ho pianto per Harry. Quando mi sono ubriacata e non c'era nessuno a reggermi, quando ho riso fino allo sfinimento e quando ho passato notti insonni. Credo che per me sia diventata come una sorella.

Nathan, non lo vedevo da anni e non è cambiato. È sempre lo stesso ragazzo dai capelli un po' disordinati , il figo, ma anche lui è una persona fantastica.

Zayn, ormai senza lui questo viaggio sarebbe stato spento. Contrariamente a ciò che mi aspettavo, per me è stato come un fratello. Ha passato probabilmente la maggior parte del tempo facendo battute su Harry e cercando di farmi sorridere. E ha funzionato.

E infine, Rick. La mia ancora, non ci sono descrizioni per lui.

Sono stati mesi intensi, pesanti e bellissimi. Ho passato fasi che non avevo mai passato in tutta la mia vita. Ho tatuato i fiori dove Harry mesi prima li ha disegnati, ho imparato ad apprezzare le piccole cose, e a soffocare la costante mancanza con altri sguardi. Ho imparato ad andare avanti, a ripercorrere i venti passi indietro e farne ancora tanti altri, e sono felice di questo. Il mio tempo in America è finito, Harry è ciò di cui ho bisogno adesso. Sempre. E stare lontana da lui mi fa sentire sempre angosciata anche quando sorrido. Dopo quella lunga lettera, l'ho chiamato ma non ha mai risposto. Solo qualche messaggio, con scritto 《sto bene》e tante volte ho desiderato essere parte del suo Bene.

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Quando atterro in Inghilterra, la familiare freschezza mi invade. Trascino i bagagli con me e indico al taxi di portarmi al nostro appartamento. Apro la porta, tutto intatto e pulito. Sicuramente Harry lo ha fatto pulire sempre, e mi chiedo perché a questo punto.

Sistemo i vestiti, mi impegno in qualcosa pur di non pensare.

Quando finisco mi siedo sul letto, le nostre foto riempiono la stanza. The scientist dei Coldplay è l'ultima canzone ascoltata, lo stereo segna ancora quella, i ricordi sfiorano la mia mente velocemente e una piccola fitta attraversa il mio cuore. Vorrà rivedermi?

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