22. that's who we are, and we can't change it.

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HARRY’S POV

Sospiro mentre aspetto Aubrey fuori dal bagno, non so cosa stia accadendo . Dopo la nostra discussione ha semplicemente deciso di non rispondere più, è taciturna e non mi va molto. Dopo un'altra discussione su dove andare stasera abbiamo optato per Nando's, le piace davvero molto quel posto e se sta bene, a me va bene così. Quando esce ha i capelli biondi legati e qualche ciocca bagnata le cade sul viso. Il suo corpo è avvolto in un misero asciugamano ed è ricoperto d'acqua.  L'attiro a me e le mordo il labbro mentre lei cerca di tenere su l'asciugamano,  premo i miei fianchi contro i suoi e il pensiero che è un sottile strato di stoffa a dividere i nostri corpi mi fa impazzire. Rotea gli occhi al celo e mi lascia un bacio mentre va nell'altra stanza per vestirsi. Afferro il cellulare che dopo diversi Bip ha smesso di suonare. Leggo velocemente i messaggi

*Dove sei ? Avevi promesso che saresti tornato ! -B x*

*Mi manchi Harry. B*

Butto il cellulare sul divano quando mi accorgo che è solo Britney. Non so perché questa ragazza continua ad essere ossessionata da me, dopo il.mio ennesimo rifiuto. Aubrey torna vestita e io mi mordo il labbro mentre osservo il modo in cui i jeans scuri fasciano il suo sedere e le sue gambe snelle.

"Chi era al telefono?" Dice sciogliendosi i capelli e facendoli ondeggiare sulle spalle, i suoi occhi azzurri si perdono nei miei quando non rispondo.

"Harry non di nuovo, ti prego. " sbotta mentre va nell'altra stanza a prendere la borsa, la seguo e le accarezzo la schiena. Lei si gira e mi sposta.

" Sono passate solo tre ore e già hai ricominciato a nascondermi le cose? Wow Harry! " sbuffa e mi fissa, ridacchio e mi passo le mani tra i capelli.

"Era mia madre, domani devo andare a lavoro." Mento mentre lei annuisce distrattamente e si dirige verso l'uscita.

Le afferro la mano, sento la riluttanza nei suoi movimenti ma poi si lascia andare.

"Ti piace Londra? " chiedo baciandole la guancia mentre armeggia con il suo cellulare per rispondere a Dan, proprio ora?

"Sì è m-molto bella. " dice arrossendo, amo il modo in cui si comporta quando il mio corpo stringe il suo. Le mie labbra scendono sul suo collo e un piccolo gemito lascia le sue labbra.

"Harry." Piagnucola mentre si allontana, il suo viso è rosso e i suoi occhi hanno qualcosa di malizioso, ride e mi prende la mano costringendomi ad entrare in quel locale che tanto ama.

Dopo aver ordinato, si guarda attorno. I suoi occhi scrutano ogni dettaglio di questo posto, e scruto ogni dettaglio di lei. Ormai conosco i lineamenti del suo viso a memoria. Amo guardarla, lei non se ne accorge ma io la guardo spesso. Quando ride, quando mangia e quando dorme. Anche quando è arrabbiata mi perdo a fissarla; Aubrey era la ragazza più odiosa che io avessi mai visto, ricordo che la odiavo ogni volta che la vedevo tendevo puntualmente a sbuffare o a roteare gli occhi al celo, la sua aria da innocente e i suoi occhi così blu mi davano su i nervi. Per non parlare di Dan,  era uno dei ragazzi più odiosi di tutti. Io lo odiavo, odiavo il modo in cui abbracciava Aub e io stavo li a guardare.  Molto probabilmente la cosa che odiavo di più era il fatto che Aubrey non fosse mia. Era questo forse che mi spaventava e che mi dava sui nervi. Ricordo ancora il pomeriggio in palestra, il modo in cui tremava al nostro primo e minimo contatto. Ricordo la voglia di baciarla che pulsava in ogni singola parte del mio corpo, e ricordo il modo in cui le sue labbra sanguinavano e come lei se ne fregasse altamente,  mentre era assorta nei suoi pensieri. Sono passati ormai tre mesi, tre lunghi mesi che ci  hanno cambiato. Lei non è più la piccola ragazza spaventata dal mondo, non è più sola e ha abbassato la sua barriera. Io non sono più solo, io non sono più spaventato e so che piano piano mi aggiusteró, mi aggiusterá.

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