5. 🔞

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Scorpius era sdraiato nel suo letto, i raggi di sole di domenica mattina rischiaravano la camera che era appartenuta a lui prima di trasferirsi.

Si girò su un fianco, ripensando alla sera prima, a quello che aveva visto e che lo aveva profondamente turbato.

Scorpius rimase imbambolato al centro del corridoio, incapace di smettere di fissare il giovane che si stava masturbando.

Aggrottò le sopracciglia e dopo essersi accettato di non essere seguito, si avvicinò silenziosamente alla porta, osservando il giovane che stava gemendo, piano.

Le mani del moro erano sui suoi seni, stringendoli prima di stuzzicarsi con i pollici i capezzoli sensibili.

Aprì le cosce, mentre le mani si muovevano veloci sui capezzoli che erano durissimi.

Il giovane si leccò le labbra, si portò le dita alla bocca e le succhiò, rendendole piene di saliva poi si portò le dita ai capezzoli, stringendo con forza le punte turgide e sensibili. Si sentiva pulsare con forza e una grossa goccia gli uscì dalla punta del pene.

Afferrò le mollette e le portò sul petto, stringendoci all’interno i capezzoli. Il moro gemette, strizzando gli occhi, poi afferrò la catenella al centro e si voltò, sistemandosi carponi sul materasso e dando la schiena alla porta. Fortunatamente il giovane era talmente assorto in quello che stava facendo che non si era reso conto che un estraneo stava assistendo ad un momento così intimo.

Come ti sentiresti se lo facessero con te? Risuonò la coscienza di Scorpius e il giovane sobbalzò, sentendosi in colpa.

Lanciò un’altra occhiata solo per vedere il moro afferrare un dildo nero e infilarselo dentro.

Scorpius sentì le guance andargli a fuoco e un profumo dolce gli invase le narici, facendolo bloccare.

Cosa era quello?

Perché continuava a sentire quel profumo? Perché si sentiva attratto?

Sentiva una vocina che gli suggeriva di entrare e prendere quel ragazzo che lo voleva ardentemente….

Scorpius decise di allontanarsi di fretta e tornò al piano inferiore, più confuso che mai.

Scorpius si rigirò nel letto, ripensando a come la famiglia di Lily non sembrasse a conoscenza del giovane al piano superiore.

Li aveva trovati seduti sul divano del salotto e la rossa si era voltata verso di lui, sorridendo.

Scorpius si sentì subito uno schifo.

Lui amava Lily. Era la sua ragazza, voleva sposarla. E allora perché quel giovane in quella stanza lo aveva attirato?

Lily non gli aveva mai parlato di un altro fratello, se non James che lavorava in una caffetteria.

Chi era quel giovane? E perché non era al piano inferiore come tutti? Perché restava chiuso nella sua stanza? Quello non era James, allora chi era? E perché faceva quelle cose oscene mentre al piano inferiore tutti cenavano? Nessuno in quella famiglia sembrava preoccupato per quel giovane.

Doveva scoprire chi fosse.

Poco dopo, Scorpius si alzò dal letto e raggiunse la cucina dove trovò suo padre intento a leggere il giornale.

Quando lo vide sulla soglia sorrise e si alzò dalla sedia versando il the nella tazza del figlio.

"Grazie papà" disse con un sorriso.

"Prego tesoro" disse l'uomo sedendosi sulla sedia e guardandolo pensieroso.

"Che hai?" Chiese Scorpius pensieroso.

"Ho ricevuto una mail dove mi si chiedeva di andare a Liverpool nel mio nuovo ufficio. Pensavo... Perché non ci vai tu? Alla fine sai già gestire l'azienda, diventarne il direttore è un passo che prima o poi devi cominciare a gestire...."

Scorpius deglutì, a disagio.

"Ma... Così? All'improvviso?" Chiese Scorpius.

"All'improvviso!" Disse Draco. "Lo sapevi che si sarebbe aperta quella nuova sede a Liverpool!"

"Si, ma non oggi per domani!" Disse Scorpius, preoccupato.

"Hai paura ad andare?" Chiese Draco.

"Beh... Ho appena chiesto alla mia fidanzata di sposarmi!"

"E quindi? Questo ti vieta di andare a Liverpool?" Chiese Draco. "E poi.. io questa fantomatica futura sposa non l'ho mai conosciuta e da quel che mi hai raccontato, al padre non stai molto simpatico" disse Draco.

"Quindi è una buona occasione per mandarmi a Liverpool?" Chiese il figlio.

"Non viverla come una punizione ma come un'occasione e poi. Se è vero amore lei ti seguirà..."

"Ma non puoi andarci tu?" Chiese Scorpius triste.

"No. Io devo stare in qui a Londra a gestire tutto, tu puoi andare a Liverpool. È la tua occasione per far vedere a tutti quanto vali! Sei fantastico Scorpius, sono certo che te la saprai cavare. E i treni esistono per spostarsi! Verrà lei a trovarti e tu scenderai anche per venire a trovarmi."

Scorpius alzò gli occhi al cielo.

"Non posso proprio rifiutare, eh?" Chiese Scorpius mentre Draco sorrideva.

"No." Fu la sua risposta. "Quando arrivi lunedì dovrai cominciare a controllare i vari curriculum e sceglierti il tuo team..."

Scorpius deglutì.

Scegliere tra i vari curriculum era semplice. Aveva già fatto parecchi colloqui e sapeva cosa serviva alla loro azienda e ogni volta che aveva scelto un nuovo collaboratore aveva fatto ottime scelte.

~Scorbus/Drarry~ Il ragazzo di mia sorellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora