32. 🔞

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Albus stava fissando in silenzio la scrivania vuota di Scorpius da dietro il vetro, lunedì mattina.

Il telefono non smetteva mai di squillare, ma quello sulla scrivania, non il suo cellulare. Non sentiva Scorpius da quando era partito. Il biondo era andato via la mattina alle sei e mezza e lasciandogli un bacio sulle labbra che lo aveva quasi lasciato senza fiato ed eccitato più che mai.

Albus sospirò, mentre ripensava alla domenica pomeriggio, quando lui e Scorpius si erano abbassati reciprocamente i pantaloni e guardandosi in faccia si erano masturbati.

Albus era rimasto seduto dall'altra parte del divano, aveva aperto le cosce e senza smettere di fissare Scorpius si era inginocchiato, accarezzandosi il sesso duro.

Scorpius invece si era lentamente spinto verso i cuscini sul bracciolo del divano e aveva aperto le gambe, stringendosi i testicoli in una mano, mentre lo guardava a sua volta, le guance rossissime.

Albus si era lasciato andare ad un gemito, si morse le labbra mentre lo sguardo cadeva colpevole tra le gambe di Scorpius, fissandogli senza censure il sesso grosso.

Il pensiero che sarebbe diventato ancora più grosso e sarebbe stato dentro di lui durante il calore...

Albus socchiuse gli occhi, aumentando il movimento della mano sul suo sesso duro e già bagnato sulla punta.

"Scorpius" gemette guardando il biondo che lo stava fissando a sua volta, in una mano stringeva i testicoli.

Albus si disse che la prima volta che fosse riuscito a fare sesso con Scorpius la prima cosa che sarebbe andato a toccare con mani e bocca sarebbero stati i testicoli.

La sua apertura ebbe una contrazione e Albus sospirò, gettando la testa all'indietro.

"Sei bellissimo" disse l'Alpha, la voce roca e bassa.

Albus venne con quella frase, sentì il proprio seme uscirgli con forza e bagnare la maglietta che stava indossando. Fece un verso scontento. Perché si era dimenticato di sollevarsi la maglia?

Aprì gli occhi, sentendo Scorpius invocare il suo nome e poco dopo il giovane si sporse in avanti, oltre il divano e venne sul pavimento con un gemito acuto.

Albus si perse a fissare il biondo, le labbra rosse e piene erano socchiuse, gli occhi ghiaccio erano celati dalle palpebre a mezz'asta su cui risaltavano le ciglia chiare.

Scorpius si gettò all'indietro sul divano, la testa reclinata all'indietro, i capelli tutti spettinati sulla testa, il viso arrossato.

"Wow" disse il biondo con un sorriso estasiato.

"Già, puoi dirlo forte..." Disse Albus con un sorriso pigro.

"WOW!" urlò allora Scorpius facendo sobbalzare Albus che per tutta risposta lanciò un cuscino sul viso di Scorpius che era scoppiato a ridere.

"E tu saresti più grande di me? Bell'esempio!" Disse il moro mentre il biondo lo afferrava per un braccio e se lo stringeva addosso, baciandolo sulle labbra.

"Appena torno single voglio toccarti io. Ok?" Chiese.

Albus annuì.

~Scorbus/Drarry~ Il ragazzo di mia sorellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora