19.

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Il venerdì pomeriggio Albus e Scorpius non si erano ancora parlati. Del lavoro sempre, ma non avevano, (Scorpius non aveva voluto!) Parlato di quello che era successo a casa, sul divano.

Albus aveva sentito l'irrefrenabile istinto di prendere e baciare Scorpius ma il giovane si era come irrigidito e Albus era scappato in camera sua, sentendosi uno straccio.

Albus aveva deciso che quella sera avrebbe preso e affrontato una volta per tutte Scorpius. Era fidanzato, diceva, ma Albus la sua ragazza non la conosceva, quindi se ne fregava di ferire i suoi sentimenti.

Voleva baciare Scorpius e quella sera consenziente o meno, Albus si sarebbe preso il suo bacio.

Alle cinque, Albus vide avanzare nel corridoio un giovane ben vestito, la pelle scura, che avanzava sicuro verso l'ufficio di Scorpius.

Albus lo guardò poi si alzò.

"Il signor Malfoy è impegnato al momento..."

Il giovane si sporse oltre la porta per sbirciare e sorrise.

"Sta fissando il vuoto!" Disse con un sorriso prima di spingere la porta.

"Amore!" Disse il giovane mentre Albus, desolato chiedeva perdono a Scorpius che neppure lo stava ascoltando, troppo scioccato nel trovarsi il giovane davanti.

"Oddio non ci credo sei qui!!" Urlò Scorpius, cosa che non aveva mai visto fare dal biondo, poi si avventò sul corpo del giovane appena arrivato e gli baciò le guance tutto felice.

Albus sbarrò gli occhi a quella vista e scioccato uscì dallo studio, lasciando i due da soli.

"Oddio sei qui!" Disse Scorpius portandosi una mano sul viso, fissando Harper Zabini con gli occhi grigi sbarrati.

"Te lo avevamo promesso!" Fu la risposta di Harper facendogli un occhiolino.

"Dai, siediti, cazzo! Quante cose abbiamo da raccontarci!" Disse Scorpius indicandogli una poltrona prima di sedersi sulla scrivania e fissarlo con sguardo adorante.

"Ah tu più di me!" Disse Harper con un sorriso.

"Mah, non c'è molto da raccontare...." Disse Scorpius stringendosi nelle spalle.

"Non c'è molto? Raccontami tutto!" Disse Harper aprendo le braccia, un sorriso stampato sul viso.

Scorpius sospirò, passandosi una mano tra i capelli mentre sentiva in lontananza il telefono di Albus squillare.

Sollevò lo sguardo e trovò Albus spiarli dalla vetrata. Quando il giovane sentì il suo sguardo addosso, voltò la testa, alzando la cornetta del telefono.

Scorpius prese un respiro profondo.

"Da dove comincio?"

"Innanzitutto dal tuo fidanzamento! Lei chi è? Com'è? Me la presenterai stasera?"

Scorpius guardò l'amico, figlio dei due migliori amici di suo padre Draco. Il giovane era nato da maternità surrogata: la cugina di Draco, già madre di una figlia, si era offerta di portare in grembo il figlio del cugino.

"Lei... Non è qui. Ma a Londra. Questo lavoro me lo sono trovato la domenica mattina per il lunedì successivo. Immagina! Non ho avuto il tempo materiale per chiamarla se non una volta sul treno, ormai a cose fatte!"

Harper inclinò la testa da un lato.

"Non è da te questa cosa..." disse Harper guardandolo in faccia.

Scorpius sospirò, sempre guardando Albus che stava prendendo degli appuntamenti.

"Cosa...?" Chiese Harper voltandosi.

~Scorbus/Drarry~ Il ragazzo di mia sorellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora