34.🔞

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Note: non volevo creare un altro capitolo 🔞(ne ho già scritti) ma a questo punto, per evitare che la storia diventi noiosa, preferisco darvi subito il calore di Albus così ce lo togliamo e posso darmi alla pazza gioia per i capitoli successivi) 😀😍 //~Galaxy~

La settimana prima del calore di Albus era trascorsa in modo piacevole.

Albus ancora si stupiva nel ricevere baci sulle labbra da parte di Scorpius. Arrivavano al lavoro insieme, stavano sempre insieme e Scorpius non si staccava mai da lui.

Quando restavano da soli, Scorpius lo stringeva sempre tra braccia, posandogli il naso sul collo, per inspirare il suo profumo.

"Se fossimo da soli ti prenderei su questa scrivania" gli aveva detto un mercoledì pomeriggio, quando Albus era andato nel suo studio per consegnargli dei documenti.

Albus era avvampato ma non si era allontanato quando il biondo lo aveva preso per i fianchi e lo aveva baciato con passione sulle labbra.

Quando poi erano da soli a casa, Scorpius era un mix di dolcezza e perversioni.

Da quando avevano fatto l'amore, Scorpius voleva farlo sempre, appena rientrati dal lavoro, sotto la doccia.

Scorpius spingeva i fianchi contro le natiche di Albus, inchinato in avanti, mentre gemeva con forza. Le dita del biondo che si aggrappavano ai fianchi morbidi del moro, che si portò una mano tra le cosce per masturbarsi.

L'acqua tiepida scendeva dall'alto sui loro corpi, Albus si reggeva alla parete di vetro con una mano, il viso premuto contro di essa, mentre incitava il compagno a darglielo più forte e più a fondo.

I due cenavano insieme e poi con la scusa del vedersi un film, Scorpius non riusciva mai a tenergli lontano le mani di dosso e finivano sempre mezzi nudi a baciarsi e a toccarsi reciprocamente.

Nei giorni prima del calore Albus sviluppava il seno e Scorpius ci aveva preso gusto nel toccarglielo, baciarlo e succhiargli i capezzoli.

Domenica sera, Albus entrò in calore.

Stavano cenando, quando il moro gettò sul piatto la forchetta, portandosi una mano alla gola e gemendo.

"Stai entrando in calore?" Aveva chiesto il biondo che anche lui non si sentiva molto bene. Aveva dei picchi di eccitazione violenti, ogni volta che era in compagnia di Albus non riusciva mai a staccarsi da lui, doveva prenderlo, baciarlo e fare l'amore.

"Sono in calore" aveva risposto il moro gettando la testa all'indietro e sfilandosi la maglia.

Scorpius fu subito su di lui, attirato come una falena dalla luce.

Gli strinse il viso con le mani, si abbassò sul compagno e lo baciò sulle labbra, mentre Albus gemeva nel bacio, sospirando e stringendogli le braccia attorno alle spalle.

Scorpius sollevò una mano per stringergli un seno costretto nel reggiseno, facendo gemere il compagno.

Abbassò una coppa e titillò con la lingua il capezzolo turgido, poi lo prese in bocca, succhiandolo, mentre Albus gemeva e gli affondava entrambe le mani tra i capelli platino.

Si sentiva andare a fuoco, l'apertura pulsava e il suo pene stretto nei boxer chiedeva di essere liberato il prima possibile.

Scorpius gli accarezzò le gambe con la mano, poi la portò fra le sue gambe, accarezzandogli il sesso attraverso il tessuto. Albus sospirò, sollevando i fianchi verso l'alto, supplicando il compagno di fare l'amore con lui.

Scorpius lo fece alzare, lo privò dei vestiti e lo trascinò in camera da letto. Anche lui si sentiva strano, come se andasse a fuoco.

Guardò l'orologio sul comodino accanto al letto e vide che era il sedici maggio. Albus gli afferrò il viso con le mani e lo baciò con impeto sulle labbra, socchiuse le proprie e affondò la lingua nella bocca di Scorpius. I due si baciarono con foga, Scorpius premette il corpo del giovane sul materasso, mentre muoveva i fianchi avanti e indietro contro quelli di Albus che gemeva ad ogni spinta.

~Scorbus/Drarry~ Il ragazzo di mia sorellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora