Non avendo dormito per nemmeno un momento la notte precedente, Kat trascinò i suoi piedi pigramente per il soggiorno, poi in bagno, dove Kat avrebbe dovuto lavarsi i denti, difficilmente in grado a tenere gli occhi aperti. Bruciavano e faceva male guardare una qualsiasi luce, e persino una parete bianca. Osservò i suoi capelli ora biondi, preoccupandosi se le sarebbe mai piaciuto il modo in cui li aveva resi Harry. Lei pensava che il rosso fosse un colore favoloso, voleva farsi altri colori artificiali, come il rosa o il blu. Probabilmente ora non avrebbe potuto fare più nulla.
Era, doveva ammetterlo, spaventata due come avrebbe fatto a vivere senza il trucco. Qualsiasi ragazza al mondo avrebbe detto la stessa cosa, ma lei la trovava semplicemente sciocca; la sua vita era su un filo e lei si agitava per come avrebbe fatto senza l'eyeliner. Se lei avrebbe comprato l'eyeliner, significava che voleva indossarlo. E Harry le sarebbe stato vicino tutti i giorni, e lei non avrebbe potuto mai indossarlo. Decise, in ogni modo di portarselo.
Erano le otto e mezza di mattina, e Kat era seduta esitante sul suo letto, aspettando l'arrivo di Harry. Sorprendentemente, si sentiva appena spaventata che sarebbe andata in un posto ancora sconosciuto con un uomo da cui era stata forzata. Forse era perché, anche se sarebbe partita, onestamente, non aveva nulla da perdere. Sua madre era morta, Nikita Kennedy probabilmente ora la odiava par aver baciato suo figlio, e lei odiava la scuola per la stessa ragione per cui tutti la odiavano. Le classi erano noiose e anche gli insegnanti.
Avrebbe voluto dormire un poco, solo per una ventina di minuti, ma non poteva. Non poteva chiudere gli occhi un attimo senza sentire le sue mani proprio lì, togliendo qual dannato piercing come se non ci fosse nulla di sbagliato. Lui la aveva toccata, e questo la aveva fatta sentire bene. Ovviamente, era una teenager, ed era normale.
"Kat?" Alla fine sentì la voce di Harry chiamare il suo nome, e lei scattò fuori dal suo stato di trance. "Dove sei, dolcezza?"
Solo il suono della sua voce la mise in guardia. Dopo che si era dovuta abbassare i pantaloni per lui, qualcosa era cambiato. Non sapeva ancora cosa, ma sapeva che qualcosa era cambiato. Pensò a se lo avesse fatto un'altra volta, ma con intenzioni diverse. Avendo questo tipo di fantasie, le fece venire voglia di afferrare la lampada da notte e sbattersela in testa.
"N-nella mia camera," mormorò, poi si sforzò per spingere il suo telefono e l'eyeliner nel reggiseno prima che potesse entrare nella sua stanza. Cominciò a immaginare, ancora una volta, se glieli avrebbe fatti vedere di proposito. Lui gli avrebbe tolto camicia e reggiseno solo per controllare? Ci pensò sopra, ma decise di non farlo. Si guardò nello specchio per assicurarsi che non fossero visibili. Quando lui entrò, si spazzolò indietro i capelli e sospirò 'ciao'.
"Ciao." Sentiva che qualcosa non andava bene; lei appariva molto più allegra, e.avrebbe dovuto essere tutt'altro per ciò che era successo io giorno precedente. Forse lei lo aveva superato alla fine. Gesticolò verso la sua valigia. "Suppongo sia qui dentro che ci sono i tuoi vestiti?"
"Si," mormorò, poi si inginocchiò a terra ad aprire la zip come aveva previsto. "Non so per quanto tempo hai pianificato di tenermi, o dove portarmi, così ho portato varie cose per climi diversi."
"È molto intelligente per te, sono impressionato." C'era tensione tra i due, e lui sapeva che era Kat a crearla. Appariva semplicemente troppo disinvolta per Harry. "No." Cominciò improvvisamente. "Questi sono troppo corti." Indicò con in cenno i pantaloncini giallo brillante.
"Nessuno mi guarderà in quel modo, non è poi così importante." Protestò lei.
"Kat, forse non lo sai, ma sei una giovane donna davvero molto attraente, per questo mi permetto di dissentire."
Prima che potesse filtrare ciò che stava dicendo, sbottò "Non sono davvero così tanto corti come sembrano. Se vuoi posso mettermeli e mostrarteli." I suoi ormoni erano fuori controllo, tutto di lui le sembrava sexy. Cosa c'era di sbagliato in lei? Quest'uomo sembrava avere almeno quarant'anni.
"Non ho bisogno che te li provi per provare che ho ragione, Kat." Battibeccò, facendola trasalire. "Scusa." Si spiegò velocemente. "Ma io so cosa è meglio per te, e questi pantaloncini non lo sono. Mettili fuori."
Dovette astenersi dal ruotare gli occhi, poi tolse i pantaloncini dalla valigia, e tirarli in mezzo alla stanza frustrata. Sapeva di star testando i suoi limiti, ma non gliene importava. "Puoi almeno dirmi dov'è che mi stai portando?" Chiese lei impaziente. Harry chiuse la zip della valigia, dove stava facendo la sua piccola inspezione.
"Non stiamo andando lontano, stiamo solo andando a casa mia."
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Deadly Emotions》Harry Styles (Italian translation)
FanfictionUccideva chi pensava lo meritasse. Non sapeva però di meritarselo molto più di quanto lo meritasse Kat.