Capitolo 6

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Harry guardò attentamente il proiettile che la aveva colpita nel posto giusto che aveva fatto rompere il suo cranio in alcuni pezzi, alcune parti della sua testa erano volate in varie parti della cucina. Sembrava un'esplosione rosso sangue. Il suo corpo senza testa cadde al suolo, nello stesso momento in cui lui aveva abbassato l'arma del delitto.

Dal momento in cui non aveva avuto informazioni su dove stesse Kat, decise di fare delle ricerche e scoprire chi fosse il suo migliore amico. Si ricordò di aver visto un computer nero elegante e velocemente salì su per recuperarlo. Lo aprì, e non c'era la password. Perché non aveva la password? Questo sarebbe stato pericolo se qualcuno sarebbe voluto entrare nel desktop. Harry rise allegramente per l'ironia.

Cliccò sull'icona di internet, ed espertamente entrò nei file dove erano tenute le informazioni del censimento della città. Cercò e trovò velocemente le informazioni di cui aveva bisogno. La miglior amica di Kat era... un ragazzo? Harry sospirò tranquillamente. Il suo nome era Adam Kennedy. Digitò velocemente il suo nome e apparirono le informazioni di cui aveva bisogno.

Nome: Adam Joseph Kennedy

Età: 16

Indirizzo: 635 Townline Road

Fratelli: Nessuno

Tutori: Nikita Ann Kennedy, Eric Devon Kennedy

635 Townline Road. Era giusto la porta affianco a quella di Kat.

Lei non aveva mai pianificato di comprare il removitore di tintura, o si?

Perché lei continuava a mentirgli? Non gli piaceva? Lei aveva detto di si, stava mentendo?

Harry chiuse il computer e lo fece scivolare sotto al letto, mettendo la pistola nel retro dei jeans un'altra volta. Harry sospettava che questo Adam non sapeva nulla di lui. Ma lui era ancora un ragazzo; e loro erano teenager; chi sapeva cosa sarebbe successo se fossero stati nella stessa stanza? Il suo battito cardiaco cominciò ad accelerare, doveva raggiungere casa di Adam subito.

Harry camminò il più forte possibile verso casa di Adam, forse trenta secondi di cammino. Poteva sentire la dolce risata di Kat al secondo piano così decise di arrampicarsi sull'albero vicino la finestra chiusa. Non era molto atletico, ma non si fece notare. Aprì un pó la finestra in modo da potersi infilare, si trascinò dentro a fatica, cercando la ragazza.

~

Kat sentiva di non poter smettere di ridere dopo che lei e Adam avevano fatto il loro tredicesimo scherzo telefonico.

"Pronto?"

"Le tue scarpe sono sciolte?" Chiese Kat in un tentato accento inglese.

"No-"

"Bene, scioglile e riallacciale di nuovo," scattò lei e subito ruppe il contatto, perché scoppiata in una frenetica risata. Non era esattamente per l'umore, era solo l'eccitazione di chiamare qualcuno che non conosceva.

Si sedettero insieme sul soffice divano di velluto verde scuro, nella stanza della TV a casa di Adam, aumentando la bolletta del telefono inserendo il codice della loro zona e poi numeri a caso.

Sentirono dei deboli passi ma pensarono che non fosse nulla; in ogni modo forse era suo padre o sua madre. In ogni caso purtroppo si sbagliavano, Kat girò la testa per prima, vedendo l'uomo da cui cercava di fuggire. Harry Styles, il serial killer nazionale.

"Harry!" Stillò lei afferrando le braccia due Adam così l'uomo si sforzo di afferrare le sue.

"Come hai potuto mentirmi, Kat? Pensavo che ti fidarsi di me, e non avresti neppure comprato il removitore di tintura,  o si?" Gridò.

Nikita Kennedy sentì queste urla dal piano di sotto, ma sospettò che fosse solo il volume della televisione troppo alto. Loro di solito guardavano film su Netflix, ma questa volta era diverso.

"No, giuro che lo avrei fatto! Semplicemente non avevo tempo!" Supplicò Kat, e Harry prese finalmente il suo braccio strappandolo da quello di Adam e tirandola accanto a lui. Lei cominciò immediatamente a piangere.

"Tu," lui indicò Adam, che si era appena alzato."Non avvicinarti ancora di più"

"Che sta succedendo?" Sospirò Adam.

"Non fargli del male," lo affrontò tranquillamente, Harry non sapeva cosa fare; confortarla o chiederle cosa sapeva  questo ragazzo.

"Ascoltami," ringhiò tirando fuori la pistola e puntando il ragazzo sedicenne. Il suo ostaggio femmina cominciò a urlare e a dimenarsi, urlandogli di metterla via. Adam stava lì, stupito, spaventato e completamente confuso. "Non dire a nessuno o non esiterò ad ucciderti. Kat, vieni."

Kat singhiozzò e singhiozzò, e fu praticamente trascinata giù l'albero, poi cominciò a lanciarla. "Per piacere non farmi del male," pianse. "Non fare del male a mia mamma. Non fare del male ad Adam."

La portò giù la strada della sua casa. Lei continuò a piangere nelle sue braccia, non disposta a muoversi, ma volendosi liberare dalla sua brutta stretta. "Dov'è il panno che ti ho dato?" Le chiese tranquillamente.

Dopo un momento o due, lei finalmente parlò, la sua voce si confuse con ballettii e respiri affannosi. "È sulle scale a casa mia. Non ne ho bisogno più."

Camminò sopra al viale, il fondo dei suoi stivali veniva a contatto con le pietre, producendo in qualche modo uno scricchiolante rumore tranquillizzante. Il secondo passo fu andare a casa sua,Kat notò che qualcosa era diverso.

"Cos'è quest'odore?" Sussurrò con voce tremante, poi la mise giu. L'odore era più o meno metallico, mischiato con uova rotte. Era orrendo per la prospettiva di Kat, ma per Harry era l'odore della realizzazione.

"Te lo mostrerò," gesticolò andando verso la cucina. Harry si aspettava che lei lo avrebbe ringraziato per aver fatto il bene nel mondo ancora una volta e voleva mostrarglielo.

In ogni modo, non si aspettava che Kat avrebbe urlato di paura, sarebbe caduta sulle ginocchia, e avrebbe svuotato il suo stomaco sul tappeto grigio dopo aver intravisto la prima volta la madre morta.

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Ciao a tutti!
Allora, volevo dirvi che fino ad ora ho aggiornato ogni 4/5 giorni, ma visto che non ho molto tempo aggiornerò una volta a settimana.

Continuate a votare♥♥

Deadly Emotions》Harry Styles (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora