"Cosa ti ha trattenuta così tanto, dolcezza?" Le chiese la madre quando lei si trascinò sul sedile passeggero dell'auto, la borsa appoggiata in grembo. "E perché ti sei tolta il makeup?"
"Mi bruciavano gli occhi," Mormorò Kat sotto un respiro, incrociando le braccia sul petto. Nonostante la frenetica situazione, Kat e la madre erano tranquille, lei annuì semplicemente e guidò giù la strada solitaria avanti a loro, verso la casa di Adam Kennedy. Lei prese la sua borsa e la madre camminò sul sentiero ciottoloso, con erbacce cresciute tra le rocce, mostrando la mancanza di cure. Mrs. Johnson busso alla porta rossa e pesante.
"Marie, Kat! entrate," Nikita Kennedye fece entrare velocemente, suo figlio entrò nella stanza un secondo dopo.
"Hey Kat, ho saputo dell'uomo, tu stai bene?" Chiese il suo migliore amico timidamente. Adam era abbastanza muscoloso. Indossava una maglietta bianca e dei jeans neri aderenti, i capelli scuri spazzati su un lato.
"Sto bene," lei sapeva che non avrebbe detto a nessuno del suo incontro con Harry Styles, il serial killer nazionale, presto, così avrebbe giocato duro.
"Sai che puoi venire in qualsiasi momento, Kat, tesoro. Specialmente ora, devi essere spaventata," Sospirò la mamma di Adam.
"Sto bene," ripeté lei, un pó più forte stavolta, per giustificare il suo fastidio.
"Sono solo preoccupata per te, dolcezza."
Kat annuì in comprensione.
~
Harry aveva cercato questa Eve per mezz'ora su internet, ma non aveva trovato nessuno. Secondo la lista di studenti del suo liceo, non c'era nessuna di nome Eve che la fraquentasse da due anni. Verificò nel liceo vicino, trovando un'unica ragazza di nome Eve Parks che era al nono grado, ma era recentemente finita in un incidente di macchine, ed era in ospedale. Raccolse poca aria col respiro.
Kat non poteva aver mentito a lui, o si? Lei era una ragazza così dolce, non era una ragazza capace di mentire.
Ma Harry sapeva che le persone erano capaci di molte cose, incluso rompere le regole d'oro.
Harry si sedette sulla sua sedia per un minuto o due, dopo delle lacrime rotolarono giù dalle sue guance. Sapeva che Marie Johnson era l'unica dietro questo; lei doveva aver forzato Kat a mentirgli.
Harry, ancora una volta, andò fuori casa fi Kat, la furia nei suoi occhi. Era fumante, stava per assicurarsi che la mamma di Kat avesse ciò che si meritava. Una pistola nascosta dietro i suoi jeans, per primo busso vittorioso alla porta, abbastanza da rendere sanguinanti le sue nocche. Non ebbe risposta. Questo non aveva senso; la sua macchina era nel viale. Lui doveva trovarla, così velocemente tirò fuori la pistola e colpì le finestre vicino la porta, attravarsandole con la mano e girando lo sguardo. Entrò.
La trovò in cucina scuotendo e puntando un coltello nella sua direzione. "Non avvicinarti ancora a me, avvertì Mrs. Johnson, le sue parole inciamparono una sull'altra, il suo respiro tremava.
Harry non sembrava atterrito e le alzò contro la pistola, con le lacrime negli occhi. "Mi hai fatto mentire da tua figlia," pianse. "Le hai permesso di distruggere la sua bella faccia e i suoi bei capelli. Sei una donna orribile e meriti di morire," sputò, le sue dita poggiate sul grilletto.
"Prima che ti uccida, dimmi dove è Kat."
"No! Vattene!" Mrs. Johnson non sapeva cosa altro dire; sapeva che stava per morire.
"Dimmelo e ti lascerò vivere," le offrì Harry pensando che Kat sarebbe stata turbata trovando il corpo morto della madre sul pavimento. Ma lei avrebbe dovuto sapere di mertarselo, giusto?
"Non ti dirò mai dov'è." Il coltello era ancora nella sua mano tremante. Harry stava ancora contemplando se ucciderla o no in quel momento. Dopo tutto, se lo meritava.
Se lo meritava.
"Abbastanza chiaro. La troverò da solo," Sputò prima di sparare con l'arma diritto alla sua testa, garantendo la morte al secondo colpo che la penetrò.
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Deadly Emotions》Harry Styles (Italian translation)
FanfictionUccideva chi pensava lo meritasse. Non sapeva però di meritarselo molto più di quanto lo meritasse Kat.