Deadly Emotions》Harry Styles (Italian translation)

Capitolo 25

Kat stette come congelata per un secondo e Keith stava già piangendo. Pensava Harry non avesse una moglie, non che ne avesse una. Pensava che la stanza femminile in casa sua, potesse essere di una figlia, o di qualcuno più giovane di Kat. Il bambino indietreggiò, inciampato, e nascondendosi dietro un albero pochi decimetri dietro di loro. Lei lo fissava solamente, e lui ricambiava.

"Avevo una moglie." Interruppe i suoi pensieri. La sua voce era alta e potente, quasi come il vino. Questo tono era completamente diverso, in ogni caso; come se una barriera che per anni era stata alzata, fosse caduta. Lei aveva paura che potesse ritornare. "Avevo una moglie, Kat. Lei mi ha fatto diventare così."

Le cadde la mascella a terra. Aveva pensato che avesse guardato troppa televisione e fosse diventato così, non l'amore per una persona.

"Cosa?" Finalmente lasciò uscire una parola. "Come?"

"Mia moglie, aveva..." Si fermò. "Aveva diciotto anni."

Spalancò gli occhi. "Diciotto?" Stillò. Harry annuì, in uno stato che sembrava vergogna. Kat si sentì presa di mira. Non è che lui aveva una sorta di fantasia malata che lei avesse potuto prendere il posto della moglie precedente?"

"Il suo nome era Misty, la amavo più del mio stesso respiro." Cominciò, e lei non lo fermò. Aveva sempre aspettato un racconto della morte delle sue emozioni, ed adesso lo stava avendo. "Eravamo noi contro il mondo; nessuno supportava la nostra relazione, perché io ero molto più grande di lei, ma insieme funzionavamo. Misty era stata cacciata dalla casa dei suoi genitori, comunque, ed era venuta a vivere da me. Otto mesi dopo ci siamo sposati."

Kat non capiva cosa ci fosse di così sbagliato con questa ragazza di nome Misty. Sembrava semplicemente brava. Testarda, ma brava.

"Misty era ciò che le persone oggi avrebbero chiamato abbracciatrice di alberi [Questa è la traduzione letterale, ma significa naturalista, hippie...]." Harry rise allegramente per il nome. Lei non aveva mai sentito una risata del genere prima, beh non una risata piena di ricordi felici. L'unica risata sua che aveva sentito era quella maligna. "Noi camminavamo per le strade, ed io la vedevo ogni volta abbassarsi, prendere e buttare tutta la spazzatura che poteva. Io pensavo che fosse pazza finché non mi persuase e cominciai a farlo anche io. Beh, persuaso non è la parola giusta. Mi disse che mi avrebbe lasciato se non la avessi aiutata, così lo ho fatto. Era assolutamente pazza."

"Dopo un pó divenne un hobby per me, ed eravamo una specie di coppia hippie." Harry cominciò a piangere. Si asciugò velocemente gli occhi e continuò, giocando con le mani mentre lo faceva. "Io..." Lotto per respirare. "Stavo diventando peggio di Misty. Per me non era più un hobby, era diventata un'abitudine, e non potevo romperla, non volevo. Intendo, il pianeta stava migliorando e migliorando grazie a Misty e me. Cominciai a sgridare le persone che letteralmente catturavo, e il giurare cominciò a infastidirmi, quindi sgridare anche chi giurava. Misty non aveva mai fatto una cosa del genere. Stavo diventando io quello pazzo."

Non è questa la verità, penso Kat tra se e se. "Harry, tu non sei pazzo. Hai solo bisogno di aiuto e poi starai bene." Provò a calmarlo. Ma non funzionava.

"Non ho bisogno di aiuto, Kat. Questo è stato il motivo per cui ho ucciso Misty!" Singhiozzò, tante lacrime lasciarono i suoi occhi. "Misty venne a casa una notte, da un negozio, ed io notai che non aveva una borsa di carta in mano. Ma una di plastica."

"Okay?"

"Misty usava sempre la carta." Gridò. Kat era confusa sul perché gli desse fastidio. "Allora gli ho chiesto, no, domandato se potesse riportare la borsa indietro, ma lei rifiuto."

Flashback

"Sono a casa," Urlò Misty, la voce bassa, ed i capelli castano dorato tirati su in una coda di cavallo. Harry capì subito che qualcosa non andava dal tono della sua voce, ed andò in cucina sudato con una maglietta bianca. Non la aveva mai vista con i capelli alzati.