Capitolo 26

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"Il serial killer nazionale Harry Styles colpisce ancora, ma questa volta ha un complice. La ragazza smarrita Katrina Johnson è stata vista con Harry Styles all'angolo di King and North ad Homesense, comprando un coltello. Lui avrà ideato un altro modo per uccidere oltre alla pistola? Katrina ed Harry sono stati visti una seconda volta vicino casa Dayboll ad Alder Street, e dei testimoni hanno detto che era stata una donna ad uccidere Jason Dayboll. Sua moglie Theresa Dayboll era ferita, ma adesso è stabile, e il figlio Keith Dayboll è sparito. Sospettiamo che la causa di ciò siano Katrina ed Harry. La polizia sta ancora cercando di capire il suo schema di omicidi, quindi per il momento, i cittadini dell'area di Hamilton sono ancora una volta pregati di rimanere a casa, a meno che non sia necessario uscire. Grazie."

Bene. Adesso Kat era accusata di aver aiutato Harry negli ultimi omicidi. Beh, tecnicamente lo aveva fatto, ma era stata forzata. Keith era addormentato al piano di sopra nella loro casa dove lei e sua madre una volta vivevano in pace. Perché doveva andare a comprare la maledetta tintura per capelli quel giorno? Tutto sarebbe stato perfetto ora se non lo avesse fatto.

Era notte tardi, e Kat era annoiata. L'ultima volta che aveva visto l'ora era mezzanotte. Aveva dato un'occhiata all'orologio a muro; 2am. Non sapeva perché, ma era seduta al tavolo da pranzo, aspettando che Harry entrasse in casa. Dov'era? Era tornato a casa sua? Aveva passeggiato, continuando ad uccidere?

Kat era finalmente libera?

Non poteva contattarlo in alcun modo, ma forzò se stessa a non pensare ad un eventualità del genere. Goditi semplicemente il momento, continuava a ripetersi. Perché lui tornerà forse indietro, e presto.

Ora che sapeva che Theresa Dayboll era viva, voleva restituirle suo figlio. Non era sotto la responsabilità di Kat, e si sentiva in modo terribile ad averlo preso. Allora, lei pensava che sua madre fosse morta per colpa di qualcosa che aveva fatto il padre, ma fortunatamente non era così. Lo avrebbe restituito in mattinata, ma prima doveva inventare un piano per non essere vista. Per colpa di Harry, ora era una fuggitiva.

Prese un pezzo di carta dalla stampante che aveva nella sua sala computer e cominciò a buttare giù delle idee.

-Di notte
-Indossare abiti scuri, cappuccio giù
-Prendere un taxi?

Cominciò a chiedersi se avesse dovuto portare con sé un coltello in caso di emergenza.

Grande, stava anche cominciando a pensare come Harry.

"E che faccio con Keith?" Si chiese ad alta voce. Gli avrebbe semplicemente detto che lo stava riportando dalla madre. A lui piaceva sua madre più di suo padre in ogni caso.

Dopo altre tre ore passate a pianificare, era un poco stanca. I suoi occhi erano circondati da cerchi neri, e lei si sforzava a tenerli chiusi. Harry non era ancora tornato indietro. Era troppo spaventata per andare a letto, ma non sapendo di cosa fosse così spaventata.

"Dove sei?" Disse a se stessa per forse la centesima volta tre ore.

~

Kat fu sorpresa quando si svegliò, in realtà non ricordava nemmeno di essersi addormentata. Le sue guance erano scritte con la penna con cui aveva scritto (e sulla quale aveva finito per addormentarsi) e le sue mani mantenevano il foglio di carta.

Non sapeva perché sinistre svegliata finché non si girò e vide Keith in piedi dietro di lei, negli stessi vestiti che indossava il giorno prima, Plattie, l'ornitorinco giocattolo, nella sua mano magra. Non potevano tornare indietro in casa sua a prendere dei vestiti perché la polizia la aveva circondata.

"Che ore sono?" Mormorò Kat. Keith guardò oltre verso l'orologio a muro, e fece spallucce, dicendole mentalmente che non sapeva ancora leggere l'ora. Allora lo guardò lei. Erano le 7:40.

Si ricordò che doveva andare a scuola, era stata con Harry nel weekend ed in realtà aveva perso solo un giorno. Era Martedì, e si chiedeva se sarebbe dovuta andare a scuola.

A che stava pensando? La polizia la stava cercando e lei stava considerando il fatto di andare a scuola.

Kat decise che Keith se ne sarebbe dovuto andare, così poi si sarebbe potuta sedere su quella stessa sedia del tavolo da pranzo fino a farsi intorpidire il sedere, e piangere. Piangere perché era un idiota a voler piangere. Le piaceva pensare che se Harry fosse stato lì, la avrebbe confortata.

La polizia era così stupida. Onestamente, sapevano chi era Harry e dove viveva, perché allora non sono semplicemente andati a casa sua ad arrestarlo? Forse per la mia stessa sicurezza dovrei andarmene, pensò.

Deadly Emotions》Harry Styles (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora