Capitolo 20

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"Vuoi che mi tagli da sola... vero?" Sussurrò Kat, la sua voce piccola e a stento percepibile, così Harry si spostò vicino le sue labbra, e la guidò vicino al largo specchio di legno. Annuì solennemente alla sua domanda. La guidò nel posizionare il coltello sulla sua mano destra, l'arma nella sinistra in quella sinistra.

"Lo farai da sola, e spero che non debba farlo un'altra volta. Di sicuro questi significa che non puoi disubbidirmi," Urlò. Il suo sguardo era freddo e duro, e le sue mani avvolte attorno a lei, e premendo lentamente il coltello nella sua mano. Kat non stava davvero facendo niente, Harry stava applicando la pressione sulla sua mano, e pressione sul coltello, e pressione tagliando punti di pelle che non erano ancora stati toccati. Kat emise un respiro, il dolore la consumava del tutto.

"Ow!" Pianse in un urlo indifeso. Kat davvero non sapeva cosa fare o dire; le sue gambe erano pronte a cedere e voleva semplicemente stringere la mano in un pugno, sperando di fermare il sangue. Non riusciva a smettere di guardarlo, ma era proprio questo il motivo per cui Harry la aveva portata di fronte uno specchio, così lei sarebbe stata obbligata.

Il respiro le si era perso in gola, e lei rilasciò un pianto soffocato, mentre annaspava per ricevere aria. In quel momento voleva solamente che qualcuno la tenesse, persino Harry. Provava tantissimo dolore, e alla fine la mano le aveva tagliato l'intera mano, ed era caduto sul tappeto.

"Kat! Non farlo gocciolare, farai sangue dappertutto," urlò, con paura nella voce. A lei non importava, lui le aveva appena fatto tagliare la sua propria mano, quindi il sangue sul tappeto non era nulla. Non ci sarebbe stato sangue sul pavimento le lui non le avesse fatto tagliare la mano!

"Harry," Singhiozzò, prendendo la mano nell'altra. "Per piacere... H-ho bisogno di sdraiarmi. O qualcosa in cui mettere la mano, non mi importa, solo fermati, ti prego!" Stava solamente dicendo cose a caso, così Harry la lasciò sola, ancora nella stanza da letto della persona sconosciuta. Tornò immediatamente con un panno umido, facendola sospirare di sollievo. Ma questo sospiro fu ritirato quando lui lo usò per pulire in fretta la macchia di sangue. Si sedette semplicemente, da sola, sul pavimento, così Harry non fece attenzione a lei.

Finalmente, dopo che Harry ebbe pulito la piccola macchia che aveva fatto il Kat con il coltello, la guardò per la prima volta da quando la aveva fatta tagliare.

La aiutò ad alzarsi, e parlò. "Kat, so che puoi essere una brava ragazza, so che lo sei dentro di te. Ma non tollererò questo comportamento per più tempo. Aiuterebbe se parlassi a qualcuno del tuo odio verso di me? Vuoi che esca e ti compri un diario dove scrivere?"

Kat non sapeva se guardarlo con una faccia da 'di cosa diavolo stai guardando' o mettersi a ridere. Quindi ora lui pensava che lei avesse un qualche tipo di disturbo?

Ora sapeva che non doveva urlargli in faccia nulla di sarcastico, lo aveva appena imparato, e pianse ancora più forte, sentendo la sua mano bagnata di sangue dolere.

"A-avevi detto che io dovevo fare per te due cose," Kat farfugliò, la sua testa sulla spalla di Harry, così si rifiutò di guardarlo in quel momento. Le strofinò la schiena per calmarla, tentando si rendere regolare il suo respiro tranquillozzandola. Kat voleva semplicemente risolvere la seconda questione, poteva essere peggio di quello che le era appena successo.

"Lo so." Ripeté Harry monotonamente. "Ho deciso di aspettare un po di tempo così potrai calmanti."

"Quanto tempo?" Tirò su col naso.

"Circa trenta minuti." Oh. Lei pensava sarebbe stato un giorno o di più.

"Allora voglio farlo adesso." Brontolò, sapendo la ragione nascosta dietro. Aspetta, cosa sarebbe successo se lui le avesse chiesto di spararsi? Ma allora perché le aveva offerto un diario in cui scrivere? Decisa di scartare questa possibilità dalla sua lista. E se lui si fosse messo su di lei? "Aspetta, tu mi... toccherai?" Sussurro Kat mentre pensava.

"Cosa, Kat?" Harry su tirò via sorpreso che lei potesse davvero pensare una cosa del genere su di lei. "Davvero pensi che sia capace di una cosa del genere?"

Sapeva che avrebbe mentito e rispose "Beh, no-"

"Se hai paura che possa fare una cosa tanto orribile allora voglio sapere tutto quello. Che tu hai paura che io possa fare. Non voglio che mi accusi di queste cose orribili, o pensi che potrei comportarmi così quando ti sto solo tenendo al sicuro." Le sue parole la stavano rassicurando (questa era la sua opinione) il suo tono passava continuamente da duro a dolce.

Kat non sapeva cos'altro fare se non annuire.

Dopo che Harry ebbe bendato la sua mano, lui la guidò giù per le scale, in una grande stanza al piano terra. I passi facevano scricchiolare dove i loro piedi facevano pressione, e lei aveva paura che da qualche parte nel buio sarebbe uscito fuori un ragno. Era tutto buio finché Harry non accese una luce. Che illuminava l'area solo leggermente.

Kat era sbalordita per quello che aveva visto. Beh, sbalordita non era la parola giusta, perché lei non era impressionata, nemmeno un po. Era completamente terrificata.

C'era un grande computer con almeno tre monitor, erano il tipo di cose che si poteva vedere in un centro commerciale.

"Sono entrato nel censimento del paese, e ho cercato i loro nomi. Guarda..." Disse Harry a Kat. E poi le disse di sedersi su una grande sedia vicino al computer, dove lui doveva sedersi normalmente. Le sue braccia si spstarono attorno a lei così poté digitare sulla tastiera nera. Lei sapeva che lui gli stava mostrando come trovare e uccidere le persone. "Tessa, Jason e Keith..." Lei era sorpresa di vedere che lui aveva ricordato i nomi dei bambini e del marito. Ma era più spaventata da quello che lui avrebbe voluto farle fare.

Lui voleva che lei uccidesse l'uomo che aveva abusato della moglie a Homesense.

Deadly Emotions》Harry Styles (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora