Non era fredda. Nemmeno stronza.
Era solo triste. Stanca di fare a botte con la vita.
(C. Bukowski)
L'ultima cosa che volevo era trasferirmi da mio fratello nella tana del lupo cattivo e ritrovarmi Damon come coinquilino. Il motivo per cui non volevo che Micah lo sapesse era proprio questo: sapevo che avevano una stanza libera e che me l'avrebbero offerta.
Purtroppo ho accettato. Come sistemazione temporanea. Spero di andarmene in una settimana o due. Non esiste che io condivida il bagno con la mia nemesi.
No, no, no.
<<Ehi fragolina, era l'ultimo scatolone quello?>> Parlando del diavolo...
<<Sì, grazie>>. I ragazzi si sono offerti di aiutarmi con il trasloco. Perfino Damon. Perciò finiti gli allenamenti sono venuti al mio ex appartamento, abbiamo raccolto le mie cose ed ora eccoci qui.
Nella tana degli scapoli più popolari della Cornell.
<<Benvenuta fragolina!>>, dice Damon con un sorrisetto compiaciuto.
Lo sorpasso nell'ingresso con la mia valigia al seguito. <<Levati quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia. Non starò qui a lungo>>.
Mi segue. <<Peccato! L'idea di vedere il tuo bel faccino come prima cosa la mattina mi intriga>>.
Scuoto la testa infastidita e salgo al piano di sopra. Ovviamente lo stronzo continua a corrermi dietro come un cagnolino. Appena ha saputo del mio trasferimento ha cominciato a darmi ancora di più il tormento.
Devo andarmene di qui il prima possibile. Sicuramente prima di ucciderlo.
<<Non hai qualche palla da football da lanciare?>>, domando entrando nella mia stanza.
Si ferma sulla soglia e appoggia quelle grandi mani ai lati. Devo dirlo. Damon è un gran figo. Capelli castani corti e scompigliati, occhioni verdi e sempre un sorriso stampato in faccia. Credo che niente possa scalfirlo. E non parliamo poi del suo fisico. Gli si vedono le sagome dei pettorali e degli addominali sotto la maglia nera. Le braccia sono muscolose e definite e ha un lato b spaziale.
Le sue buone qualità però finiscono qui.
Sghignazza. <<Nah, per oggi gli allenamenti sono finiti. Micah vuole che prepari la cena per darti il benvenuto>>.
Mi blocco con una pila di vestiti fra le braccia. <<Ho sentito bene? Tu cucini?>>
Arrossisce un po' e si passa una mano fra i capelli. <<Beh sì. Se non fosse per me in questa casa ci sarebbe solo cibo spazzatura e noi dobbiamo seguire una dieta>>.
Ah. Non me lo aspettavo. <<Ok, beh allora, grazie?>>
<<Figurati>>. Fa due passi dentro e si appoggia contro la scrivania nell'angolo. <<C'è qualcosa che non ti piace o che non mangi? Così mi organizzo per i prossimi giorni>>.
È un pensiero... gentile. Accidenti! Che fine ha fatto il Damon fastidioso?
Gli elenco le poche cose che detesto e quando credo che la conversazione sia finita e che finalmente mi lasci da sola, sento i suoi occhi bruciarmi la schiena. Mi giro per affrontarlo, ma le parole mi muoiono momentaneamente in gola.
I nostri occhi si incrociano e il mio cuore accelera dotato di volontà propria. È desiderio quello che leggo nel suo sguardo? No. È impossibile. Noi ci odiamo. Noi ci odiamo proprio tanto. Va avanti cosi da anni.
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QUALCUNO COME TE
RomanceAudrey si trova improvvisamente senza un posto dove stare per l'ultimo anno di college e caso vuole che nella tana degli scapoli d'oro della Cornell ci sia una stanza vuota. Suo fratello apre le porte della sua casa che condivide con i suoi compagni...