- Finalmente abbiamo il tavolo fuori!- esclamo, sedendomi sul tavolo.
- In questo periodo sono sempre occupati, è stata una fortuna trovarne uno!- dichiara Ryu, sedendosi di fianco a me.
- Puoi dirlo forte-.
- Tieni, mia sorella ha preparato il pranzo anche per te- mi passa un bento.
- Grazie! Non doveva! Anche se ne sono felice, cucina davvero bene- affermo, aprendo il contenitore.
- Ha detto di aver incontrato tuo nonno l'altro giorno al supermercato, e lui le ha parlato dei suoi problemi alla schiena. Hanno fatto un accordo: lei ti prepara il pranzo, e lui mi tiene da voi quando mia sorella ha bisogno della casa libera per i suoi allenamenti con i tamburi- mi spiega.
- Mi sembra un ottimo patto! Noi ci guadagnamo sicuro!-.
- Puoi dirlo forte!- mi batte il cinque.
- Comunque mio nonno è proprio testardo... Io provo ad aiutarlo quando posso, ma la maggior parte delle volte lavora quando sono a scuola- borbotto.
- Lo sai, tuo nonno odia pensare di stare invecchiando. Sarà per questo che porta sempre a casa nuove ragazze- ride lui.
- È giovane dentro- affermo.
- A te non dà fastidio avere sempre sconosciute in casa?- mi chiede.
- Perché dovrebbe? Mio nonno mi ha insegnato a vivere la vita al massimo, mica posso impedirgli di fare lo stesso. E poi, quando le porte a casa di solito io non ci sono, e non le fa mai toccare le mie cose o avvicinarsi alla mia stanza. Sarà anche un dongiovanni ma tiene sicuramente più a me che a loro- dichiaro, orgoglioso.
I miei genitori si sono separati quando ero piccolo, e date tutte le dispute legali che hanno dovuto affrontare alla fine mio nonno ha deciso di prendermi con sé.
Mi hanno sempre chiesto tutti se la situazione mi pesasse, ma in realtà ne sono molto felice: gli unici ricordi che ho dei miei genitori sono di loro che litigano, non si fanno vivi neanche al mio compleanno.
Invece, nonno si è sempre preso cura di me e mi ha insegnato tutto quello che so, per cui non m'importa se non ho avuto due genitori a crescermi: sono più che soddisfatto della mia famiglia.
- Così si parla Noyassan! Anche se vorrei che la smettesse di chiederci perché non portiamo mai ragazze a casa: è una ferita ancora aperta- si lamenta lui, facendomi ridere.
- Tanaka-.
Ci voltiamo e vediamo un gruppo di ragazzi venire verso di noi con aria seria.
Sono nella nostra classe, ma non ci parlo più molto... Anzi, loro hanno smesso di parlare con me.
Be', peggio per loro.
- Possiamo parlarti un attimo?- gli chiede uno di loro.
Ryu sospira.
- Arrivo subito Noyassan- mi dice.
Annuisco e lui scende dal tavolo, raggiungendo il gruppo.
Anche se si sono allontanati, posso immaginare cosa gli stiano dicendo dall'espressione arrabbiata di Ryu.
"Perché stai in sua compagnia?".
"Non sai che se sei suo amico non ti troverai mai la ragazza?".
"Non pensi che lui centri qualcosa col fatto che ti è andata male con lei?".
"Non è un buon amico!".
"Fidati, finirà per fare qualcosa anche a te".
E tante altre cose che non ci tengo a sentir dire di nuovo.
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ASANOYA-PICCOLA TEMPESTA
Fanfiction- Sei come una tempesta di emozioni, eppure una di quelle tempeste in cui è piacevole stare in mezzo, perché riesci sempre a farmi venire il sorriso-. Asahi vive una vita piena di insicurezze, paure e pregiudizi che l'hanno spinto a chiudersi comple...