CAPITOLO III.

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- Grazie mille per la disponibilità- Kyoko saluta i due ragazzi del primo anno, Tsukishima e Yamaguchi, e loro escono dalla stanza.

La ragazza richiude la porta e viene verso di noi.

- Per essere solo il secondo giorno, già sei insegnanti e due alunni è positivo; di questo passo potrai iniziare tra una settimana- commenta Daichi.

- Già. A proposito di loro due, vorrei affidarli a Ennoshita o Daichi. Sono due teste calde; Azumane, sei troppo buono, e tu Suga ti faresti trascinare troppo- afferma la ragazza.

- Grazie per la fiducia...- borbotta Suga.

- Be', io non posso negarlo- affermo.

- Nishinoya... Dove ho già sentito questo nome?- mormora Ennoshita.

- Forse perché è del secondo anno come te?- propongo.

- Non è il ragazzo di cui vi ho parlato oggi?- dice Suga.

- Quale? Quello dello scandalo?- gli chiede Daichi, e l'argentato annuisce.

- Ah, ecco dove l'avevo già sentito! I ragazzi del secondo anno ne parlano spesso- afferma Ennoshita.

- Ragazzi, posso chiedervi di non parlarne se c'è lui? Siamo qui per dare ripetizioni, non per giudicare gli altri-.

Rimaniamo tutti piuttosto sorpresi: Kyoko non è mai stata una che si intromette spesso nelle discussioni, e soprattutto sembra quasi... Infastidita?

- Non preoccuparti Kyoko; nessuno di noi intende arrecare fastidio a quel ragazzo, anzi, lo aiuteremo volentieri- afferma Daichi.

- Esatto; non temere, ci pensiamo noi- aggiunge Suga.

- Bene, grazie. Ora potete andare; vi faccio sapere poi quando iniziamo- afferma la ragazza.

- Ciao Kyoko- la salutiamo ed usciamo dall'aula, per poi dirigerci tutti e quattro fuori dalla scuola.

- Da che parte abiti Ennoshita?- chiede Suga.

- Di qua- risponde lui, indicando la strada a destra.

- Peccato, è opposto a dove andiamo noi- commento.

- Ci vediamo a ripetizioni allora; sarà un piacere lavorare con te- afferma Daichi.

- Anche per me. So che imparerò tanto da voi, senpai- afferma lui.

- Non serve che ci chiami senpai, non siamo persone così formali- afferma Suga.

- Va bene... Grazie. Ci vediamo- fa un piccolo sorriso.

Salutiamo il ragazzo, che si allontana verso casa sua, poi anche noi andiamo nella direzione della nostra dimora.

- Vi fermate da me? Dato che abbiamo poco studio al momento, pensavo di iniziare a preparare un programma di ripetizioni, almeno per quei due ragazzi di oggi, o comunque una linea da seguire- propone Suga.

- Volentieri- accetta Daichi.

- Io devo tornare prima di cena per finire alcuni compiti, ma faccio un salto anch'io- affermo.

È la scusa perfetta: se avessi declinato subito sarebbe stato palese che volevo lasciarli soli e non l'avrebbero permesso, mentre in questo modo ad un certo punto potrò defilarmela.

- Perfetto, allora muoviamoci!- esclama Suga, accelerando il passo.

Io e Daichi lo seguiamo, e poco dopo siamo a casa sua.

Suga vive in un appartamento messo decisamente meglio del mio... Nonostante sia parecchio disordinato, ma dopo tre anni ho smesso di farci caso.

- Andate pure in camera, prendo qualcosa da mangiare ed arrivo- afferma il proprietario di casa.

ASANOYA-PICCOLA TEMPESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora