- E smettila di guardarmi così, sto bene!-.
- Nonno, sei caduto dalle scale e sei stato quasi schiacciato da una scatola! Quante volte ti ho detto di non portare da solo le cose pesanti?!- lo riprende Nishinoya.
- Tu eri al tuo appuntamento, non potevo certo aspettare che tornassi! Potevi anche rimanere fuori per la notte- ribatte l'uomo.
Mi sento arrossire appena, capendo bene cosa intenda.
- Potevi chiamarmi comunque! O chiamare Saeko! O aspettare domani!-.
- Non avevo voglia di stare fermo a non fare niente!-.
- E ora ti toccherà stare fermo in ospedale per due settimane!-.
L'uomo sbuffa e si volta, mettendo il broncio come un bambino.
Nishinoya sospira e lo abbraccia.
- Sono felice che tu stia bene nonno- sussurra.
Quando il dottore ci ha detto che il nonno di Nishinoya era appena stato portato in ospedale, per un attimo mi è sembrato di vederlo crollare di nuovo.
Il dottore ci ha spiegato subito che era caduto dalle scale mentre trasportava una scatola troppo pesante per lui, e che per fortuna non si era fatto niente di male; ma dovrà comunque stare per un po' in ospedale.
E Nishinoya? Cosa farà intanto? Non ho dubbi che sappia cavarsela, però... Non voglio lasciarlo da solo.
- Lo so; mi dispiace, per un po' dovrai stare a casa da solo- mormora l'uomo, stringendo a sé il nipote.
- Nishinoya... Se ti va, puoi venire a stare da me-.
Il ragazzo si volta di scatto.
- Dici sul serio?!- esclama ed io annuisco.
- Vorrai venire tutti i giorni in ospedale a visitare tuo nonno no? Questo significa che non hai tempo per occuparti della casa e dei pasti come si deve. Senza contare che salteresti tutte le ore di ripetizione. Però se vieni da me posso darti una mano- gli spiego.
Lui sorride.
- Asahi-san, puoi dirlo che non vuoi lasciarmi solo-.
Arrossisco appena.
- Anche- ammetto, e il suo sorriso si allarga.
- Per te va bene nonno?- chiede, voltandosi verso l'uomo.
- Certo; anzi, sarò più tranquillo se non starai da solo. Ragazzo, ti ringrazio davvero; prenditi cura di mio nipote, va bene?- mi dice l'uomo.
- Hey! Guarda che so prendermi cura di me stesso!- protesta Nishinoya.
Sorrido e mi avvicino a lui, mettendogli una mano sulla spalla.
- Non si preoccupi signore: ci penso io- affermo.
- Mi piaci ragazzo! Tu renderai sicuramente Yu felice!- esclama lui.
Arrossisco, e vedo anche Nishinoya diventare leggermente rosso.
Renderlo felice? Posso... Davvero riuscirci?
Di sicuro, ce la metterò tutta.
Rimaniamo in ospedale ancora per un po', dopodiché usciamo e ci dirigiamo verso casa sua; dovrà stare da me un po', quindi è meglio che prenda tutte le cose che gli sono necessarie.
- Benvenuto nella mia stanza!- esclama, spalancando le braccia.
Osservo la camera: è il luogo più disordinato che abbia mai visto in vita mia.
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ASANOYA-PICCOLA TEMPESTA
Fanfiction- Sei come una tempesta di emozioni, eppure una di quelle tempeste in cui è piacevole stare in mezzo, perché riesci sempre a farmi venire il sorriso-. Asahi vive una vita piena di insicurezze, paure e pregiudizi che l'hanno spinto a chiudersi comple...