Sento lo sguardo di Asahi su di me, ma non riesco ad alzare gli occhi.
Il mio corpo sta tremando dalla rabbia.
Non mi importa se insultano me, possono accusarmi di tutto ciò che vogliono, scrivermi bigliettini, minacciarmi, anche picchiarmi.
Ma i miei amici devono rimanere fuori dalla loro mentalità malata.
- Suicidato?- mormora Asahi.
Vorrei guardarlo, ma sono troppo arrabbiato per farlo.
- Esatto. E inoltre, come se non bastasse, ieri l'abbiamo visto parlare con quella ragazza, fuori scuola. Meno male che non ci uscivi eh? Non ti senti neanche un po' in colpa per quello che hai fatto?-.
Sentirmi in colpa? Io non ho fatto niente.
- Era la ragazza con cui eri ieri?-.
Eh?
Mi volto verso Asahi, sorpreso; mi ha visto anche lui?
Perché hai quello sguardo confuso? Perché mi guardi in quel modo? Non penserai che io davvero...
- Visto? Adesso hai anche tu la prova della sua colpevolezza-.
- Lui è pericoloso. Ha ucciso una persona-.
- Per colpa sua quel ragazzo si è tolto la vita-.
Serro i pugni.
- Tacete!- mi volto verso di loro - dite di me ciò che volete, fatemi ciò che volete. Pensatemi pure come una troia o un assassino, non me ne frega niente. Ma non vi permetto di pensare che lui sia così debole da togliersi la vita solo per essere stato mollato! Non avete il diritto di parlare di lui in questo modo senza neanche sapere cosa sia successo! Se veramente pensate che avrebbe fatto una cosa simile, significa che non lo conoscevate per niente!- urlo.
Ho il respiro ansimante per la rabbia, ma mi sento anche un pochino meglio: era da tempo che non mi sfogavo così.
È quasi divertente.
- Voi siete solo un gruppo di idioti che non hanno di meglio da fare che sfogare le loro frustrazioni sugli altri, perché altrimenti non riuscite a trovare un senso alle vostre vite. Non avete esitato a condannare un ragazzo che per un anno è stato vostro amico per qualcosa di cui non siete neanche sicuri! Volete sentirvi forti?! Allora non attaccate in branco un innocente che cerca solo di vivere! Smettetela di giudicare per nulla e fatevi una vostra vita! Pensate che maltrattando la puttana di turno vi vorranno bene tutti? Vi sbagliate! La verità è che il ragazzo che voi credete tanto debole ha così poca considerazione di voi da non dirvi neanche dove si trovi. Ed è normale, perché voi non lo conoscete affatto, se non di vista! Ero io vostro amico, stronzi che non siete altro! E sono felice di questo enorme fraintendimento, perché almeno ho capito che persone di merda siate e che dovete tutti andare al diavolo!-.
Io sono uno che urla spesso, solo che farlo in questo modo, lasciandosi guidare dalla rabbia, è tutta un'altra cosa.
Mi sento decisamente meglio adesso, come se mi fossi tolto un peso dalle spalle.
Certo, so che questo non risolve le cose, però...
- Forse siete solo invidiosi perché sapete di essere un branco di idioti e avete paura che possa rubarvi facilmente la ragazza, se mai l'avrete, perché sono molto meglio di voi!-.
Prima che possano uccidermi, afferro la mano di Asahi ed inizio a correre verso il retro della scuola.
- Cos... Aspetta!-.
Ignoro il richiamo di Asahi e continuo a correre: fermarsi adesso equivale a morte certa, e io non ci tengo che avvenga per mano di un gruppo di idioti.
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ASANOYA-PICCOLA TEMPESTA
Fanfiction- Sei come una tempesta di emozioni, eppure una di quelle tempeste in cui è piacevole stare in mezzo, perché riesci sempre a farmi venire il sorriso-. Asahi vive una vita piena di insicurezze, paure e pregiudizi che l'hanno spinto a chiudersi comple...