CAPITOLO XIX.

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- A pulire la scuola?- chiedo, confuso.

- Si: andrò a dare una mano a Ryu- dichiara lui.

Sorrido mentre continuo ad accarezzargli i capelli.

- È un'ottima idea. Volete una mano?-.

Lui alza lo sguardo e mi fissa negli occhi, cosa non difficile dato che è sdraiato su di me.

- Davvero?!-.

- Certo. Devo anch'io un favore a Tanaka, e se vi lasciassimo soli rischiereste di fare casino- commento.

Lui sorride.

- Sei fantastico! Aspetta, lasciassimo? A chi altro vuoi chiedere?-.

- Daichi mi ha detto che Ennoshita era restio a lasciarlo da solo, per cui pensavo di parlare anche con loro due e Suga. Sono certo che accetteranno volentieri- dichiaro.

- Grazie mille Asahi! Ti amo tanto!- esclama, baciandomi.

Sorrido e ricambio il bacio, dopodiché prendo il telefono e mando un messaggio ai miei due amici.

Mi rispondono quasi subito entrambi che ci saranno, e che avviseranno anche Ennoshita.

- Hanno accettato tutti- dichiaro.

- Perfetto! Siamo proprio un grande gruppo di amici!- esclama Nishinoya, sorridendo.

- Se domani dobbiamo passare la giornata a pulire, ci conviene dormire- sussurro.

- Tra un attimo- risponde, riprendendo a baciarmi.

Ormai, è inizio dicembre: novembre è stato un mese molto tranquillo.

I ragazzi che trattavano male Nishinoya sono ancora sospesi, e gli altri non hanno il coraggio di attaccarlo rischiando una punizione severa.

Hinata non ha avuto altre ricadute, ma si sta preparando per l'operazione quindi possiamo vederlo di meno; quando andiamo in ospedale di solito dopo Nishinoya viene a casa mia per studiare e rimane a dormire, altrimenti studiamo a scuola e ci separiamo finite le lezioni.

Oggi è avvenuto il primo caso.

- Non vedo l'ora che arrivino le vacanze invernali, così potremo rimanere alzati tutta la notte a baciarci- afferma, staccandosi dalle mie labbra e sorridendo.

- O a fare altro- commento, e lui fa un sorriso malizioso.

- Quando ti ho fatto diventare così sicuro di te?- commenta, spostando una mano all'interno della mia coscia.

- Ti è bastato starmi vicino- dichiaro, mettendogli invece la mia mano sulla natica.

E si, ho la mano abbastanza grande da coprirgliela tutta.

- Così però mi fai venire voglia di saltarti addosso- sussurra.

- Disse quello che prima di mettersi a letto si è sfilato la maglietta-.

- Come se ti dispiacesse!-.

- Neanche un po'; ma adesso dobbiamo davvero dormire- dichiaro, spostando la mano sulla sua schiena.

Ha una pelle davvero liscia...

- Agli ordini. Ma sappi che presto inizieró a farti stare sveglio tutta la notte- mi fa l'occhiolino e arrossisco leggermente.

- Allora mi affido a te- dichiaro, e lui sorride.

- Io invece mi affiderò a te per la preparazione delle valigie... Non ho idea di cosa bisogni portare alle terme- ammette.

- Staremo via solo qualche giorno, mica anni- gli faccio notare.

- Lo so ma io finisco sempre per dimenticarmi qualcosa di fondamentale-.

ASANOYA-PICCOLA TEMPESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora