CAPITOLO XVII.

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- Yu, sto bene-.

- Rimani sdraiato-.

- Yu, sono due giorni che non ho più la febbre e mi costringi comunque a rimanere a letto. Sto bene, davvero, posso alzarmi- dichiaro.

- No-.

- Yu-.

- Ho detto di no- incrocia le braccia davanti al petto e mette il broncio.

Quando ho accennato a volermi alzare, si è letteralmente seduto su di me per impedirmelo.

Gli sono davvero grato: è rimasto al mio fianco tutti i miei giorni di malattia, rinunciando anche ad andare a trovare Hinata e suo nonno per aiutarmi.

So che si è preoccupato davvero per me... E che si sentiva anche in colpa.

Sono felice di averlo avuto al mio fianco: in alcuni momenti ero un po' delirante, ma so che è sempre rimasto con me.

Faccio un sorriso dolce.

- Yu, domattina tuo nonno esce dall'ospedale e devo riportarti a casa. Non voglio passare l'ultimo giorno in cui starai qui a letto; già ne ho sprecati troppi. Almeno oggi, facciamo qualcosa insieme, va bene?- gli propongo.

Lui sembra addolcirsi leggermente.

- E va bene... Ma non sforzarti troppo, d'accordo?-.

- Promesso-.

Annuisce e si alza.

Mi alzo anche io. Dopo tanti giorni passati a letto, mi sento pieno di energie; ma non posso esagerare, o Nishinoya mi farà fuori.

- Vado a cambiarmi; tu intanto pensa a cosa vuoi fare, va bene?- gli dico.

- Ti aiuto-.

- Yu, riesco a cambiarmi da solo-.

- Chi pensi ti abbia aiutato a cambiarti nei giorni scorsi?-.

- Lo so, e te ne sono grato, davvero, ma devo riprendere a curarmi da solo o non saprò più come fare quando dovrai andare-.

Anzi, già so che sarà dura.

Ci conosciamo da relativamente poco, eppure è come se mi fossi già abituato a te, come se ci conoscessimo da anni.

- Posso rimanere un altro po'- mormora.

- Tuo nonno domani esce, e ha bisogno di te- gli ricordo.

Lui annuisce tristemente.

Non posso vederlo così... Devo trovare una soluzione.

- Ho un'idea. E se quando vai da Hinata ti accompagnassi in ospedale? Dopotutto, sono il tuo responsabile a ripetizioni, non ho niente da fare se tu non sei lì- affermo.

I suoi occhi si illuminano.

- Dici davvero?!-.

- Certo. Lo sai che mi fa piacere stare con te-.

Lui sorride e mi abbraccia.

- Grazie!-.

Gli accarezzo dolcemente i capelli.

- Ora posso andare a vestirmi?- gli chiedo.

Lui annuisce.

- Grazie- mi chino e gli dò un bacio sulla guancia, poi vado in bagno.

Vorrei farmi una doccia, ma se impiegassi troppo sfonderebbe la porta, per cui mi limito a cambiarmi velocemente e tornare in stanza.

Lì, noto che Nishinoya ha cambiato le coperte al mio letto e ora sta camminando con una matassa di lenzuola davanti... Anzi, più che camminando sta barcollando.

ASANOYA-PICCOLA TEMPESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora