Allungo il braccio, cercando di mettermi ancora più sulle punte, ma non riesco ad arrivarci comunque.
Sbuffo: non mi rimane altra soluzione.
- Asahi!- chiamo, mentre prendo un asciugamano e me lo avvolgo attorno alla vita.
- Dimmi- Asahi apre la porta e diventa rosso di colpo.
- Potevi avvisarmi che hai addosso solo un asciugamano!- esclama, coprendosi gli occhi con le mani.
- Non è colpa mia, non arrivo al bagnoschiuma!- protesto - e poi, come se ti dispiacesse...-.
- Non è questo il punto- borbotta lui, mentre entra in bagno.
Armeggia un attimo con le mensole, spostando più in basso le cose di cui ho bisogno.
- Ti serve altro?- mi chiede.
- No, grazie-.
Lui annuisce ed esce dalla stanza.
Mi tolgo l'asciugamano ed entro in doccia.
I punti in cui ho i lividi mi bruciano leggermente, ma non è niente di che... Asahi è messo peggio di me.
Serro le labbra: se fossi riuscito a reagire, se non mi fossi fatto scoprire, lui non sarebbe stato picchiato.
Eppure, l'ho chiamato io, e sempre io mi sono lasciato proteggere. È stata colpa mia, ma lui non ha avuto esitazioni ad aiutarmi.
Oggi mi è stato veramente tanto vicino, nonostante lui sia il primo ad avere difficoltà a relazionarsi con le persone.
Per questo ho deciso di dirglielo: ormai è chiaro che sta iniziando a piacermi, se dovevo essere rifiutato questo era il giorno migliore.
Almeno, avrei avuto una botta negativa tutta insieme e poi mi sarei riuscito a riprendere da tutto quanto.
Però lui...
Sorrido: farò in modo di non sprecare questa opportunità.
Non mi importa cosa pensano gli altri, cosa dice il mondo esterno, o se una parte di me pensa di non meritarselo.
So che con lui potrò essere felice e al sicuro. E voglio esserlo.
Esco dalla doccia e mi metto il pigiama, poi lavo i denti ed esco dal bagno.
- Puoi andare!- esclamo, raggiungendo Asahi in stanza e trovandolo seduto sul letto.
Lui alza lo sguardo su di me e mi fissa per un attimo.
- Che succede?- gli chiedo.
- Stai... Bene con i capelli giù- sussurra.
- Mi rendono ancora più basso- mi lamento.
Lui si alza e mi appoggia una mano sulla testa.
- Però sei carino così- afferma.
Arrossisco appena.
- Arrivo subito; tu mettiti comodo- mi dice, per poi uscire dalla stanza.
Mi siedo sul letto, non sapendo bene come reagire.
Questa è la prima volta che mi piace qualcuno, intendendo più di un "quella ragazza è davvero figa"; siamo entrambi inesperti, eppure lui è molto più impacciato di me.
Però, ci sono certi momenti, in cui acquisisce una sicurezza tale che... È eccitante, va bene? In tanti sensi.
Riesce a lasciarmi senza parole, e io non sono uno che tace spesso.
Mi guardo attorno: la casa di Asahi è molto ordinata, però sembra quasi... Impersonale.
Mi alzo, e giro un pochino per la stanza.
STAI LEGGENDO
ASANOYA-PICCOLA TEMPESTA
Fanfiction- Sei come una tempesta di emozioni, eppure una di quelle tempeste in cui è piacevole stare in mezzo, perché riesci sempre a farmi venire il sorriso-. Asahi vive una vita piena di insicurezze, paure e pregiudizi che l'hanno spinto a chiudersi comple...