- Asahi, ti vuoi calmare? Sono ragazzi come noi, non assassini- commenta Suga, divertito.
- Si ma... E se mi impappinassi nel parlare? Se sbagliassi qualcosa? Sicuramente se ne ricorderanno a vita! Passerò la mia esistenza ad essere preso in giro perché sono incapace di spiegare-.
È più forte di me, proprio non riesco a pensare che le cose potrebbero andare bene.
Dovrò passare mesi in una stanza con dei ragazzi che non vedono l'ora di prendermi in giro, o che hanno troppa paura di me per farlo.
Di sicuro, le critiche nei miei confronti non saranno poche.
Non penso che riuscirò a reggere tutta quella pressione.
- Asahi, calmati adesso. Ricordati una cosa: tu sei quello più grande, loro ti dovranno rispettare. E poi, ti abbiamo affidato solo un allievo proprio per questo no?- mi fa notare Daichi.
- Potrebbe odiarmi anche lui. Magari si aspetta che io sia super intelligente e gli faccia capire tutto, ma in realtà non ho mai dato ripetizioni! Anzi, eravate voi ad aiutarmi- faccio notare.
- Asahi, tu devi solo aiutarlo a concentrarsi e spiegargli se non capisce qualcosa. Facciamo così- Suga si siede di fronte a me e mi guarda negli occhi - io rimarrò con te tutto il tempo, se avrai bisogno. Ti farò vedere come fare, e finché non ti sentirai pronto non ti lascerò solo con lui. Daichi- si volta - mi dispiace, riesci a gestire per un po' i due ragazzi di seconda e la ragazza di terza da solo?-.
- Nessun problema, mi farò dare una piccola mano da Ennoshita- dichiara lui.
Abbasso lo sguardo.
- Scusate ragazzi, sto solo aumentando il vostro lavoro- mormoro.
Alla fine, va sempre così: loro due sono eccezionali, ed io sono il peso morto che si portano dietro.
Loro sono intelligenti, socievoli, gentili e riescono ad affrontare qualsiasi situazione; io sono una frana a comunicare, se provo ad aiutare qualcuno faccio la figura dello stupratore e vado in panico se succede qualsiasi cosa.
Voglio davvero bene ai miei amici, ma a volte mi chiedo se non sarebbe meglio per loro se... Mi allontanassi un pochino.
- Asahi, se ti abbiamo chiesto di venire è perché siamo consapevoli delle tue capacità e del fatto che puoi riuscirci perfettamente- afferma Daichi.
- Ma sappiamo anche che hai bisogno di tempo per adattarti, e intendiamo darti tutto l'aiuto possibile- dichiara Suga.
Faccio un piccolo sorriso: anche se io sento di essere rimasto indietro, sono certo che i miei due migliori amici faranno di tutto per cercare di tenermi con loro.
- Grazie ragazzi- sussurro.
- Ti senti meglio adesso?- mi chiede Suga.
- Si; possiamo andare- dichiaro, alzandomi.
Usciamo tutti e tre dall'aula, diretti verso quella in cui dovremo dare ripetizioni.
- Buongiorno a tutti- salutiamo quando entriamo.
Dentro ci sono Ennoshita, Tsukishima e Yamaguchi.
- Buongiorno- ci rispondono.
- Kyoko non viene?- chiede Suga, notando che manca la ragazza.
- Lei ha dato l'idea, ma non è brava a dare ripetizioni, per cui si occuperà di gestire l'organizzazione ma non ci sarà alle lezioni- spiega Daichi.
- Capisco-.
- Abbiamo diviso i vari banchi, in modo da essere più comodi- ci spiega Ennoshita.
- Avete avuto un'ottima idea- dichiara Daichi.
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ASANOYA-PICCOLA TEMPESTA
Fanfiction- Sei come una tempesta di emozioni, eppure una di quelle tempeste in cui è piacevole stare in mezzo, perché riesci sempre a farmi venire il sorriso-. Asahi vive una vita piena di insicurezze, paure e pregiudizi che l'hanno spinto a chiudersi comple...