Liberi?

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-Okay-Disse Jace, togliendosi la giacca di pelle che indossava. Successivamente si tolse la maglietta. Clary trattenne il fiato alla vista della schiena completamnete distrutta di lui, piena di cicatrici formatasi dopo le Iratze curative. Tutto questo per colpa sua.

Jace, come se le avesse letto nel pensiero, disse:

-Non lo pensare neanche, non è colpa tua-poi prese una forbice che si trovava sul tavolo,che era usata da Clary per uno dei suoi lavori artistici. Con un colpo deciso all'idice ne fece un taglio non troppo profondo, dal quale iniziò a gocciolare sangue. Portò il dito ferito a una Runa,all'altezza della clavicola,dalla forma allungata e affusolata. Era una Runa che non aveva mai visto prima. E, ancora una volta, mentre ripassava la Runa con il sangue che colava dal dito, rispose come se le avesse letto nella mente:-Vedi, i Fratelli Silenti hanno fatto delle ricerche e a quanto pare esistono Rune di cui non eravamo a conoscenza, ad esempio questa, che è molto utile-Fece una pausa, continuando con il lavoro

-Credo fossero state nascoste perché alcune di queste le procedure per l'attivamento sono pericolose... O dolorose... Un po' come questa, ma a me non fa problemi. I fini, a volte, giustificano i mezzi. Alcune volte-Fece una pausa poiché aveva finito la procedura. 

Chiuse gli occhi e mormorò qualcosa di incomprensibile. Poi li aprì e l'oro dei suoi occhi era intenso e Clary capì che era pronto alla battaglia per la liberazione. 

Prese la sua mano, che lui strinse forte. Si sedettero sul letto, aspettando. Quei momenti furono struggenti per entrambi. Erano minuti di ansia, silenziosi. Era terribile, la quiete che c'era in quel momento prima di una battaglia. Erano febbricitanti e facevano fatica a rimanere in piedi. 

 Silenzio. 

Silenzio. 

E ancora silenzio.

Poi quel silenzio fu interrotto da delle urla che provenivano da fuori. Si sentì lo sferragliare delle spade e le grida dei demoni. Poi passi, anzi, una corsa leggera che Jace avrebbe riconosciuto a mille. Era la corsa dei suoi fratelli, che correvano a salvarli dall'inferno. Perché è questo che fanno gli amici, ti salvano da un destino brutto e crudele, ma gli uomini non sono tagliati per un destino del genere, per questo ci sono gli amici. 

Per far sembrare quella cosa così brutta qualcosa di migliore.

Si alzarono di scatto mentre contemporaneamente si spalancava la porta rivelando gli azzurri occhi  di Alec e quelli neri carbone di Isabelle. Tutti e quattro i ragazzi rilasciarono un respiro che non sapevano di aver trattenuto e sorrisero a malapena.
Si erano trovati finalmente.
Erano liberi.
Ma non avevano fatto conto di una cosa.
Non avevano tenuto conto di chi fosse il suo avversario.
E quello fu il loro errore.
Uno dei loro più grandi errori.

~Non ho mai fatto un capitolo così corto in tutta la mia vita. Che vergogna che sono. Awww 1,37 k,vi ano(cit. Harry). 

Sono al settimo cielo per questo. 

Vi voglio un sacco di bene anche solo perché leggete sta merda.

Tanti bellissimi libri,
Kikka~

Shadowhunters-Citta' dell'amore perdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora