Azione, Reazione

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Jace era sveglio già da due ore,  quando Isabelle entrò nella sala della musica. Era persa nei suoi pensieri e quando il fratellastro, sussultò, per poi dire:-Oh scusa, pensavo non ci fosse nessuno-Si girò per andarsene, ma la voce del biondo la fermò, facendole rivolgere lo sguardo al pianoforte, dove il ragazzo si trovava.

-Non importa, tanto non sto suonando, puoi anche rimare-detto questo indicò una poltrona vicino a lui, per invitarla a sedersi. Isabelle, un po' titubante, si avvicinò alla sedia, poteva vedere la preoccupazione nascosta negli occhi di lui.

-Grazie-Disse soltanto, non voleva dire qualcosa di sbagliato, sapeva che sennò avrebbe dovuto andarsene. E in quel momento, non voleva lasciarlo solo, perché lo era sempre stato prima di Clary. Ora che non c'era, Izzy era preoccupata delle sue azioni e di quello che provava il quel momento il ragazzo.

-Nessun problema.-Disse e, dopo una pausa di silenzio in cui faceva vagare i suoi occhi dorati per la stanza, continuò-Sai, stavo riflettendo-

-Su dove possa essere Clary?-La mora era piacevolmente sorpresa del fatto che il ragazzo si stesse aprendo con lei, poche lo aveva fatto e non per cose così importanti... Forse solo per scegliere armi, a dirla tutta non si poteva definire "aprirsi con qualcuno".

-Già. Non posso sopportare di aspettare fino a domani, soprattutto se è nelle mani di Sebastian: se penso solo che sia  stata toccata da quel mostro...I-io...-Il ragazzo non sapeva bene come articolare la frase, non era sicuro di sapere che cosa provava in quel momento. Forse più preoccupazione, forse più rabbia...

-Jace, lei è una ragazza forte, lo sai benissimo anche tu che non si farà mettere i piedi in testa da Sebastian. È già successo altre volte, lo sai anche tu che se l'è sempre cavata. Ha sempre trovato il modo di scappare, o di sopravvivere. Resisterà fino a domani, io lo so. Tu lo sai. Non posso negare che io anche io sia terribilmente spaventata da questa situazione, ma noi non abbiamo voce in capitolo, adesso.-La voce della ragazza era il più sicura possibile, anche se pure lei aveva paura per la sua piccola amica. Vedeva come Simon a volte aveva la faccia in preda alla preoccupazione, sapeva che stava succedendo qualcosa alla sua amica. Ma non voleva cedere, non poteva. Le era successo poche volte nella sua vita e  non era una di quelle persone che si facevano abbattere al primo ostacolo. Lei era forte e in quel momento avrebbe dovuto esserlo anche per suo fratello 

-Hai ragione lei è una Shadowhunter e sopravviverà fino a domani. Ci aspetterà fino a domani, perché è una ragazza forte-Stava annuendo, più a sé stesso che a Isabelle, come se volesse convincere più sé stesso che Izzy. Alzò lo sguardo e lo punto sulla sorella, accennando un sorriso-Grazie-

La mora restituì il sorriso, raggiante. Poi disse, con più nonchalance possibile:-Prego... Ora mi suoni qualcosa?-

-Certo. Cosa ti va ti ascoltare?-Disse il biondo, con le mani già sui tasti color avorio.

Iz sospirò, sistemandosi , meglio sulla sedia, rispondendo:-Qualcosa che non sia terribilmente triste e tragico, grazie.-




Tutto era buio. Clary sapeva che aveva osato troppo e adesso ne avrebbe subito le conseguenze: non sapeva di cosa si sarebbe trattato, ma si doveva preparare a tutto. In tre ore aveva provato a ribellarsi un po' troppe volte e la prima volta era stata picchiata, la seconda era stata costretta a guardare impotente della gente morire e la terza era stata frustata con ripetizione a distanza di qualche ora. Adesso non sapeva cosa aspettarsi, ma sapeva che avrebbe provato un lacerante dolore fisico-psicologico e ciò la spaventava non poco. Cercava sempre di pensare a come avrebbe potuto sopportare il dolore e la risposta era di pensare costantemente a Jace, a Simon, ad Alec, a Isabelle. Pensare a loro le dava più forza ed era questo uno degli obbiettivi principali.

-È ora di andare- una voce profonda la fece risvegliare da suoi pensieri, adesso sentiva le mani tremare, il terrore la stava divorando viva.

-Ah, non viene a prendermi lui? Che stile... Sarà qualcosa di particolarmente cattivo o sbaglio?-Disse con una voce sarcastica, che però tradiva i suoi sentimenti.

-Non sbagli del tutto-dall'ombra uscì un demone Shax, in tutto il suo orrore, con un sorriso stampato sulle labbra, sempre che si possano chiamare labbra.

La rossa sospirò a quella vista e disse, con la voce sorprendentemente calma:-Va bene, togliamoci il pensiero-

-Sembri talmente calma che si vede tutta la preoccupazione concentrata nei tuoi occhi, ma dato che non mi hanno ordinato di fare una chiaccherata con te, dobbiamo andare.-Il demone si avvicinò a Clary e la colpì talmente forte da farle venire dei capogiri. 

Poi svenne, l'oscurità la avvolse.



Clary si risvegliò legata a due sbarre di metallo:uno sopra, dove le braccia erano legate in modo tenerle aperte verso il soffitto, e l'altra in basso, a cui le gambe divaricate erano costrette a rimanere immobili. Aveva addosso dei pantaloncini e una canottiera neri, capelli legati, e con sua sorpresa aveva degli stivaletti neri ai piedi. Nelle volte precedenti non aveva le scarpe perché più pelle veniva mostrata, più poteva essere ferita, maciullata, distrutta. Nei tempi in cui era rimasta con Sebastian, si era fatta più male di quando andava a cacciare demoni, perché ogni santa volta che si ribellava o faceva qualcosa che non voleva veniva punita con la forza. Ovviamente grazie alle Iratze guariva più velocemente, ma non poteva certo contare solo su quello. Odiava farsi male, perché implicava piangere non poco, e come ogni persona, odiava piangere. Abbassò la testa per cercare di scorgere le cicatrici sulla sua pelle e i segni lasciati dalla frusta:erano troppi, quasi impossibili da contare. Sapeva che ribellarsi non serviva a niente, ma non poteva rimanere con le mani in mano ad aspettare che qualcuno la venisse a salvare. Lei non era fatta così e non lo sarebbe mai stata. Era la "testarda nanerottola" di Jace e non sarebbe mai cambiata. Al ricordo di Jace fece un sorriso malinconico. Quanto gli mancava. Il cuore le faceva male al solo pensiero dei suoi lineamenti spinosi,i suoi capelli biondi,i suoi occhi oro. Profondi.Scavatori. Struggenti per lei che non li avrebbe mai più visti.

Shadowhunters-Citta' dell'amore perdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora