Alec

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Clary e Jace riuscirono ad arrivare a malapena in orario. E l'unico vero motivo era perché Jace non a smetteva più di prendere hamburger, panini e bibite; la rossa lo aveva letteralmente dovuto trascinare fuori dal posto, mentre teneva ancora in una mano n hamburger e in un'altro una Coca-Cola.

Quando entrarono si ritrovarono nel bellissimo salone dello stregone, che aveva addobbato il posto in stile hippy. Strano per quel momento, quando il suo fidanzato era stato rapito dal cattivo più temuto negli ultimi tempi. Ma chi li capiva gli stregoni? Nessuno, probabilmente non si capivano nemmeno tra di loro. Si sedettero, gli altri ragazzi stavano già discutendo su cosa fare. C'era chi, come Simon, che consigliava di dire tutto al padre di Isabelle, cioè al Console, nonostante tutti sapessero che era un gran rischio perché facevano quasi sempre la scelta sbagliata. E poi probabilmente ci avrebbero impiegato troppo a convincerli di andarlo a salvare. Poi, c'era Isabelle che continuava a dire che avrebbero dovuto andare subito lì, perché più tempo veniva impiegato, più probabilmente Alec sarebbe morto, se non lo era già. Poi, c'erano Clary e Jace, che si tenevano per mano e discutevano tra di loro a bassa voce, come se avessero paura di mettersi in mezzo alla discussione dei due ragazzi. Isabelle ovviamente sbraitava e urlava addosso a Simon, che cercava di far ragionare la sua ragazza parlando con calma, esponendo come un professore di Università la sua teoria.

Si, erano abbastanza improbabili come coppia, pensò Clary.

Ma chi era lei per giudicare? Insomma, il suo, di fidanzato, non era tanto simile a lei. Ma lei non si lamentava, anzi, probabilmente ne era anche felicissima.

Poi, c'era Magnus, che non parlava, né prestò attenzione ai quattro ragazzi, era completamente immerso in qualsiasi dei suoi pensieri. Secondo Clary, non pensava a niente, o almeno ci provava, perché se lo avesse fatto, avrebbe sicuramente pensavo al suo ragazzo dagli occhi azzurri. Lei lo capiva, sapeva cosa si provava, sapeva cosa si provava a stare lontani dalla persona che si ama. Conosceva bene quella sensazione di vuoto che ti prende lo stomaco e ti stringe forte il cuore, ti comprime i polmoni. Sapeva che una volta che avevi visto il paradiso non ne potevi più fare a meno, sapeva che tutto avresti tutto pur di riavere quella persona che aveva dato un senso all'esistenza buia cui tutti gli esseri sono destinati a vivere. Lei lo sapeva. Per questo, mentre il biondo stava parlando di quanto fosse strano il fatto che Sebastian fosse a Idris, si alzò e si sedette al fianco di Magnus, che era seduto su un solitario divano beige. Dopo un po' il silenzio calò nella stanza, tutti adesso stavano fissando Magnus. La rossa si era avvicinata per potergli parlare, ma facendo ciò, aveva attirato le attenzioni di tutti i ragazzi, pure di Isabelle, che ora guardava curiosa la scena. Il silenzio regnava ancora nella stanza. Poi la rossa prese coraggio e mise la sua mano destra sul ginocchio sinistro, che alzò lo sguardo verso la ragazza, che, attirata la sua attenzione, aprì la bocca e disse:-Tu vuoi andare subito, vero?-Magnus quasi credette che potesse leggere nel pensiero, perché era esattamente ciò che voleva. Sospirò e annuì, tanto era inutile mentire, sarebbe andato all'inferno pur di vedere quel ragazzo, ormai uomo, dagli occhi azzurri. Clary annuì e si alzò, iniziandosi a mettere la giacca davanti a tutti.

-Che cosa stai facendo?-Chiese Jace, la sua traspariva un cipiglio, che non era in mostra sul suo viso.

-Non l'avete sentito? Scusatemi tanto, noi vogliamo bene ad Alec, ma Magnus lo ama. Ed è diverso.-

Disse Clary, con quello fece intendere che l'unico che poteva decidere il futuro di Alec, era lui. Lui, lo stregone a cui era stata tolta la parte più bella di sè, la parte di sé intelligente, sorridente, scherzosa. E stava a lui decidere il futuro del ragazzo che amava, perché solo lui si poteva preoccupare nel modo giusto. Perché lui amava quello Shadowhunter come nessuno mai avrebbe mai fatto. Annuirono e si alzarono, imitando le azioni della rossa.

-Ci vediamo domani mattina alle sei, qui, per un portale, porteremo più armi possibile, tu, Magnus, cerca di riposare per avere più forze che mai, va bene?-Disse la rossa allo stregone che annuì. Poi i ragazzi scomparirono nell'imbrunire della sera, ognuno con mille pensieri e preoccupazioni nella testa, come sempre, dopotutto.

Il giorno dopo i ragazzi si svegliarono presto e presero più armi possibili, cercando di fare il più veloce possibile e arrivando a casa di Magnus, che li aspettava a casa sua già pronto e, all'apparenza, pieno di energia Clary tirò fuori lo stilo, prnta ad aprire il portale.

E, prima che potessero rendersene conto, erano ad osservare il lago Liyn, illuminato dai riflessi del sole che stava salendo fiero in cielo, come per dire "Io sarò testimone anche di questo".

Era il momento, si distribuirono, ma si trovarono tutti davanti a una casa abbandonata, che attirava la loro attenzione, perché era molto nello stile di Sebastian.

Nonostante Clary avesse visto mille film horror mondani insieme a Simon, che consigliavano vivamente di NON entrare in case abbandonate, Clary si avviò dietro a Jace che aveva urlato, come un vero caposquadra:-Dividetevi e cercate qualsiasi cosa possa sembrare un'entrata.

Ognuno prese ad esplorare la casa e il silenzio che si era creato fu interrotto da un urlo da parte di Simon, che era nella cantina, dicendo di aver trovato qualsiasi cosa. E infatti aveva trovato una porta, nascosta da una libreria facilmente mobile, che aveva tunnel che finiva nell'oscurità.

Il moro scosse la testa riccioluta, dicendo:-So che voi non vedete i film mondani, ma vi assicuro che attraversare un tunnel che scompare nel buio non è mai una buona cosa-Le parole sembravano scontrarsi sulle parte di roccia umida del tunnel, come a segnalare "Qua se entri finirai sballottato come le tue stesse parole" Il primo a fare un passo avanti fu ovviamente Jace, una stregaluce in mano, seguito dagli altri, che si sentivano come confortati dal fatto che il biondo stesse davanti.

Il corridoio sembrava infinito, ma, quando arrivarono alla fine, Clary sperò con tutto il cuore che quel corridoio non fosse finito mai.

~ALLORA CHIEDO IN ANTICIPO SCUSA PER LE PERSONE CHE QUALCHE GIORNO FA HANNO VISTO UN MIO AGGIORNAMENTO MA NON GLI SI É APERTO IL CAPITOLO MA É CHE ERO a metà del capitolo e al posto di schiacciare "salva" ho schiacciato "pubblica" e quindi l'ho subito cancellato perché sennò sarebbe stato un capitolo senza senso.

Oltre a questo, vi avevo chiesto di dirmi come vi piacerebbe finisse, non mi avete risposto e vi dò un'altra possibilità,solo perché siete voi. E anche perché il mio finale è molto cattivo, potrebbe bloccarvi la crescita. O almeno, se non lo avessi scritto io, a me si bloccherebbe.

Quindi boh,VADO AL CONCERTO DI JAMIE CAMPBELL BOWER(BAND:COUNTERFEIT)E SONO TROPPO FELICE. Okay. Stop.(Insieme a @marymaffy (che non mi fa taggare ma vabbeh)

Tante canzone dei MY CHEMICAL ROMANCE,
Kikka.~
P.S. vi piace il disegno? L'ho fatto iooooo.
Okay non è vero ma fate finta di niente
P.P.S. sto ricorreggendo tutti capitoli perché ho notato che i primi sono scritti da cani. Anche gli ultimi ma shhh.

Shadowhunters-Citta' dell'amore perdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora