Non voglio scriverlo, aiuto. Non sono pronta psicologicamente a lasciare la mia prima storia, capitemi.
....
-Clary!Clary!Clary!-Una voce stridula la stava scuotendo leggermente, mentre la rossa cercava in tutti i modi di non aprire le palpebre per mostrare al mondo le sue iridi verdi. Mugolò qualcosa, togliendosi dal viso i suoi lunghi capelli rossi.
Alla fine raccolse tutte le sue forze, aprendo gli occhi; si ritrovò a fissare il soffitto della sua stanza all'Istituto, aggrottò le sopracciglia, non ricordava di essere finita lì.
Prese un profondo respiro, poi iniziò a parlare, girandosi verso l'entità che teneva ancora una mano sul suo esile braccio:-Ma come sono finita q...-Le parole le morirono in gola, la sua bocca si spalancò alla vista della ragazza che le stava davanti. Non poteva essere possibile, lei sapeva fosse morta. L'aveva vista. Aveva visto lo sguardo vuoto che aveva mentre cadeva a terra con una spada conficcata nel petto.
-Isabelle?-Quando disse il suo nome per Clary fu come se un enorme macigno che le si era installato nel cuore si fosse appena alleggerito. Lasciò andare un respiro che non si era accorta di trattenere.
La ragazza davanti a lei aggrottò le sopracciglia, evidentemente confusa dal comportamento della ragazza dai lunghi capelli rossi:-Clary? Stai bene? Hai dormito bene?-
La giovane Morgenstern capiva ancora meno. Dormire? Lei era svenuta, non era andata a dormire. O forse si? In quel momento mille dubbi le si formarono, facendole aggrottare le sopracciglia e portare una mano alla testa.
A quel punto si accorse di una cosa. I suoi capelli erano lunghi. Eppure lei ricordava di averli tagliati corti, Jace l'aveva pure accompagnata.
Oppure no?
La mora davanti a lei continuava a guadarla incuriosita, non capendo fino a fondo il comportamento della ragazza che in quel momento si era messa a sedere sul letto; sembrava molto confusa, come se non capisse dove si trovasse. La giovane guerriera decise che era proprio così, iniziando a parlarle, spigandole le ultime cose che erano successe, con lo scopo di togliere un po' di confusione alla sua amica:-Ieri sera siamo andati a caccia di demoni tutti insieme; stavi per uccidere un demone quando improvvisamente hai avuto un mancamento. Dissi che avevi visto tutto nero, che una Runa ti si era formata nella mente. Hai preso e te ne sei andata dicendo che ci saremmo visti domani, lasciandoci lì come degli scemi... Non te lo ricordi?-Disse, ottenendo solo in parte il risultato sperato.
Infatti la rossa si ricordò della Runa, alzando il braccio sinistro, dov'era impressa una Runa. La sua amica la vide e chiese curiosa:-A cosa serve?-
A quella domanda Clary sussultò, capendo cos'era successo:-È una Runa Rivelatrice-La sua voce era atona, ma la testa stava elaborando tutte le informazioni ricevute, analizzandole e ipotizzando tutte le possibilità. La verità, la ragazza lo sapeva, era che l'unica che probabilmente era successa, era che quella Runa l'aveva fatta cadere in una specie di sonno rivelatorio. Così, aveva sognato tutto ciò, che era una probabile storia inventata che la sua mete aveva elaborato inconsciamente per inserire le rivelazioni.
Mano a mano che pensava a quali sarebbero state le parti reali di tutto il suo sogno, si ritrovò a pensare al vuoto che aveva provato credendo la sua amica morta. Di slancio si buttò sulla mora, abbracciandola:-Hey! Che succede?-Chiese la ragazza, che non amava troppo il contatto fisico, cercando alla prima occasione possibile di staccarsela di dosso. Le voleva bene, ma gli abbracci non facevano proprio per lei.
La rossa scosse la testa, cercando di raccontare nel modo più chiaro possibile la storia che aveva vissuto. In alcuni momenti credeva che si sarebbe ritrovata nel mezzo di quella vicenda. Sapeva che quando sarebbe arrivata nella parte rivelatoria la Runa avrebbe fatto il suo lavoro facendole capire che era quella la parte che doveva essere vera. Infatti, quando arrivò alla parte di Cameron, la Runa iniziò a bruciare sulla pelle della rossa, che digrinò i denti per trattenere la smorfia di dolore. Continuò a parlare e dopo un po' il dolore scomparve.
Mentre parlava, però sentiva che mancava ancora qualcosa per completare il quadro veritiero. Ma cosa? Ormai era arrivata alla fine del racconto e disse:-Quando trovammo la Coppa Immortale, non sapevamo come distruggerla, perché era materia Demoniaca e le Spade Angeliche non erano abbastanza forti; poi nella mia testa una nuova Runa mi permise di distruggerla...-Avrebbe continuato a parlare se non fosse per una scossa di calore molto più dolorosa dell'altra che la fece emettere un gemito di dolore incontrollato. Poi sussurrò, come se da quello fosse dipesa la sua vita:
-Un foglio... Isabelle, mi serve un foglio... Devo disegnarla..-La sua voce era un sussurro, ma la sua amica sentì benissimo, alzandosi e cercando per la stanza il materiale. Trovato, si diresse a passi veloci verso la rossa, che teneva gli occhi come se avesse paura di dimenticare le linee sinuose che parlavano di distruzione del male, che era molto più potente di quelle di cui era solita avere a che fare, creare. Aveva una provenienza di cui neanche la rossa conosceva l'entità, ma adesso non le doveva importare.
Sentì una matita che le veniva posata sulle mani, un foglio appoggiato in grembo. Sempre con gli occhi chiusi iniziò a tracciare le linee. Il tempo passò e quando la ragazza riaprì gli occhi si ritrovò fra le mani un foglio, una sequenza di linee nere vi erano impresse sopra.
Guardò in basso, dove sotto vi era una scritta, non si era accorta di avervi scritto sopra.
La frase recitava:
"Se vuoi realmente distruggere il mondo delle ombre, usami"
....
Che finale di merda e che enorme cliché. Ma ehy, mi sembrava un'idea carina per non dire addio ai nostri amati protagonisti. Pensò che scriverò un capitolo di ringraziamenti, non so ahahaha io non li ho mai letti, ma ora capisco che cosa provano gli latri quando finiscono una storia. Ci sarà un sequel, ve ne parlare comunque nel coso dei ringraziamenti(Si, ho deciso in questo momento) che sarò un po' più per dirvi che se ne farà in futuro di questa """""""storia""""""".
Cosa ne pensate?
Con tanti bicchieri di plastica,
Kikka.
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Shadowhunters-Citta' dell'amore perduto
FanfictionFelice. Voleva essere felice. Avere una vita normale, per quanto potrebbe esserlo quella di una Shadowhunters. Ma ovviamente, gli Shadowhunters sono nati per il rischio e niente e nessuno li salverà da questo destino. Lei lo sa bene. Ma lui dovrebb...