C'erano scritte cinque semplici parole, che avrebbero potuto essere la chiave per la salvezza del suo amico. La rossa trattenne in respiro, mentre quelle parole le scivolavano nella testa e la rendevano curiosa, più che mai.
Guarda nel telefono, nelle note.
Le parole erano semplici, chiare, e Clary, con mani tremanti, prese il vecchio Nokia scassato, che non dava molto l'idea di poter contenere le note. Mentre accendeva il telefono, però, decise almeno di chiamare Jace, almeno lui. Con il cellulare che ancora si accendeva alla velocità di un demone in stato morente, Clary corse fuori dalla biblioteca e attraversò una serie di corridoi, fino a che non la portarono davanti alla stanza di Jace. Senza esitare la rossa aprì la porta, ma, non vi era nessuno nella piccola stanza spartana, dotata soltanto di bagno, anch'esso vuoto. Clary cercò un luogo dove potesse essere e il primo luogo che le venne in mente fu la palestra da allenamento. Corse nuovamente il più veloce possibile, verso la palestra, cercando di non creare tropo rumore e attirare l'attenzione. Nella sua mente tutto appariva sfocato e confuso, ma un'unico pensiero rimaneva fisso:avrebbe fatto di tutto per ritrovare Alec, ma lo avrebbe fatto com gli altri. Ormai aveva capito che più si era, maggiori erano le possibilità di vincere una qualsiasi battaglia. L'esperienza lo confermava. Quando giunse davanti al portone della palestra, dei leggeri rumori provenivano dalla palestra:rumore di Jace. Sentiva dei gemiti di sforzo, Clary era sicura stesse facendo qualcosa che avrebbe messo alla prova i suoi muscoli, anche se a suo parere, erano già abbastanza. Entrò senza bussare, passando lo sguardo su tutta la stanza, e, non vedendolo da nessuna parte, parlò:-Jace? Sei tu? Dove sei?-La sua voce appariva piccola e indifesa nella grandezza della sala e Jace fece fatica a sentirla, vista la notevole distanza in cui erano. -Sono quassù-Disse lui e la rossa alzò la testa, ritrovandosi Jace appeso a una trave, intento a fare chissà quale esercizio. Alla vista del biondo sussultò un poco:-Jace! Ma che cosa ci fai lassù? Scendi subito!-Ordinò lei, provocando però la risata sincera dello Shadowhunter, che si divertiva nel vedera la sua fidanzata tutta preoccupata per lui.
-E se non lo facessi?-Chiese lui, iniziando a dondolare le gambe nel vuoto, come per provocarla.
-E invece lo farai-Disse lei risoluta, quasi seria, osò pensare Jace. Il ragazzo alzò il sopracciglio destro e chiese, con voce sfottente:-E perché dovrei scusa?-
- Perché ho trovato un'undizio su Alec, ma se vuoi continuare a fare la scimmia ammaestrata strafottente fai pure, andrò a chiamare Isabelle-Rispose lei. Si girò e iniziò a camminare verso il portone, aspettando il tonfo dell'atterraggio di Jace, che infatti arrivo dopo poco:-Aspetta! Sto arrivando un'attimo!-Esclamò lui, mentre correva per raggiungere la sua ragazza-Che cosa hai scoperto?-Chiese di fretta, ansioso di sapere. Clary si guardò in torno, poi decise che sarebbe stato più sicuro andare in un posto un po' più appartato. Lo prese per mano e si diresse verso la camera del biondo, poiché la più vicina. Chiuse a chiave e lo fece sedere sul letto, spiegandogli poi che cosa aveva letto. Il biondo rimase sconcertato dal fatto che non se n'erano accorti prima, ma poi chiese:-E che cosa c'è nelle note?- Clary scosse la testa, dicendo:-Non ho ancora guardato, ti stavo cercando per farlo insieme.- A quelle parole Jace rifletté un attimo e poi chiese, ancora:-Pensi che dovremmo chiamare gli altri?-
Clary non aveva pensato a ciò, ma concordò con lui che sarebbe stato meglio che ci fossero stati tutti.-Sarà meglio per voi che abbiate una spiegazione logica, per averci svegliato tutti alle tre e mezza di notte-Minacciò Izzy, facendosi una coda alta con i capelli che sparavano da tutte le parti. Erano in infermeria, poiché Magnus poteva entrare solo lì, messi in cerchio, tutti che guardavano Jace e Clary, aspettandosi una risposta. Gli occhi da gatto di Magnus. Quelli scuri di Simon. Quelli magnetici di Isabelle. Tutti puntati su di loro, creando un effetto non del tutto bello. Così Clary si decise a parlare, spiegando tutto e dicendo che non aveva ancora guardato nelle note.
-E che aspetti? Guarda!-Disse Simon, esprimendo il pensiero di tutto il gruppo.
Così, a quelle parole, Clary si decise a riprendere il Nokia, che aveva incredibilmente lo schermo rotto, iniziando a cercare le note nel vecchio telefono. Il silenzio in quella stanza era così tanto che si sentivano i tasti del telefono pigiare, e i respiri trattenuti dei ragazzi sembravano quasi rumorosi.
Quando Clary trovò lo note, il suo cuore iniziò a battere forte e con mani tremanti schiacciò un tasto per aprire la cartelletta. Un'unico testo si poteva scegliere e così, premette su quello. L'irritazione le arrivò subito, quando lesse:Nelle note vocali, c'è registrato tutto il tempo che ho passato qui.
Lo lesse agli altri, che come lei avevano sbuffato, pensando che avrebbe potuto direttamente scrivere di guardare nelle note vocali.
La tensione era al massimo, così Clary decise di continuare. Arrivata alle registrazioni, premette l'ultima registrazione, facendo spargere per la stanza la voce di un'infermiera:si sentiva che cercava di tirar su di morale il giovane, ma in risposta riceveva delle mogie risposte. Passò il tempo e man mano la tensione stava diminuendo, sostituita alla noia di aspettare qualcosa. Non poteva mandare avanti, perché il cellulare era troppo vecchio per avere un'opzione del genere. L'audio continuava e la noia, e il sonno dovuto all'ora, aumentavano sempre di più. Simon, non reggendo la stanchezza, si appoggiò alla spalla di Isabelle e involontariamente si addormentò. Gli unici, alla fine, a rimanere svegi, furono Magnus, poiché per lui il sonno non era obbligatorio, Clary e Isabelle. Tutto era silenzioso, mentre l'audio andava avanti. Magnus, probabilmente il più attento di tutti, osservava il cellulare, i suoi occhi felini non lasciavano l'oggetto, come se avesse avuto paura che potesse scomparire da un momento all'altro.
-E quindi quando potrò uscire da 'sto posto?-La voce scocciata di Alec riempì la sala per l'ennesima volta, mentre l'infermiera cercava di calmarlo. Alle parole della donna il ragazzo sbuffò, chiedendo di stare un po' da solo. Un'ennesimo silenzio riempì l'audio e l'infermeria stessa, mentre Alec, molto probabilmente, pensava a qualcosa. Inaspettatamente, però, quel silenzio fu riempito dalla voce che tutti odiavano tanto.
-Ti vedo pensieroso... O sbaglio?-Chiese la voce di Sebastian. Si sentì un rumore di passi, poi un corpo, quello di Alec dedusse Clary, muoversi, come se stesse cercando di alzarsi. A confermare le sue teorie fu di nuovo la voce di Sebastian, fredda:-È inutile che tu ti muova, tanto ti porterò via con me lo stesso-Isabelle, intanto, aveva svegliato i due ragazzi, che ora erano svegli e attenti quanto gli altri. Finalmente, Alec si decise a parlare, riempendo la stanza con la sua profonda voce:-E dove mi porterai? Nei regni demoniaci non ci puoi più tornare... Ti troveranno prima o poi, e lo sai-Ora avevano capito tutti vosa voleva fare il ragazzo. Vooeva fare in modo che Sebastian desse a loro delle informazioni sul luogo, senza che se accorgesse. Sorrisero, pensando a quanto fosse stato intelligente a pensare a qualcosa del genere.
-O lo vedrai, è un posto molto molto carino.... Lì si che potrò capire come hai fatto a vedermi.-Concluse. Jace deglutì a vuoto, avendo paura per il suo Parabatai.
-Almeno dimmi dove morirò, un'atto di pietà da parte tua-Tentò ancora il ragazzo degli occhi azzurri. A quelle oarole Sebastian scoppiò a ridere, ma poi glielo concesse:-Prima di tutto, tu non morirai-Fece una pausa-Ma ti accontento, dato che ci rimarrai per sempre- A questo punto la tensione era alle stelle... Avrebbero scoperto dove si trovava il loro amico, era giustificato-Andremo nel lago Lyn-~Aggiornato olè. Allora non mi uccidete se non si scrive così perché non me lo ricordo*arrossisce e si fa tutta piccola piccola*Quindi se voi lo sapete, ditemelo perfavore perché non voglio tenerlo alla cazzo, grazie.
Poi, questa ragazza dolcissima,Marymaffy, mi ha fatto una copertina stramegaextra bellissima, e la ringrazio un sacco. Quindi ho deciso di scambiarla con la sua. Ora, preferite quella di prima o questa? Io questa, ma vorrei sapere cosa ne pensate. Vi volevo dire che adesso sono al mare e non aggiornerò tanto perché, beh, sono al mare e in più non ho il conputer dietro per scrivere tanto. Scusatemi tanto belle mie. Bene... Grazie mille per le vostre visualizzazioni perché ognuna di esse per me sono importantissime... E boh, commentate un po' se vi va e lasciate una stellina.
Tanti gatti neri,
Kikka~
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Shadowhunters-Citta' dell'amore perduto
FanfictionFelice. Voleva essere felice. Avere una vita normale, per quanto potrebbe esserlo quella di una Shadowhunters. Ma ovviamente, gli Shadowhunters sono nati per il rischio e niente e nessuno li salverà da questo destino. Lei lo sa bene. Ma lui dovrebb...