Jace non riusciva a ragionare. L'unica cosa che voleva fare era correre il più velocemente possibile verso l'infermeria, perché un brutto presentimento si stava facendo spazio in lui. Seguito a ruota da Clary si diresse in tutta furia verso l'entrata dell'infermeria, che però era bloccata da autorità e membri del Conclave, tra cui il signor Lightwood, che stava parlando con una donna dai lunghi capelli neri. I due ragazzi si precipitarono da lui e, con il fiatone che ancora imperversava su di loro, chiesero in coro:-Cos'è successo?-A quella domanda l'Inquisitore si girò a guardarli e, alla vista del fratellastro del figlio, un lampo di tristezza gli attraverso gli occhi.
-Sebastian ci ha attaccato-Anche se aveva presunto un fatto del genere, i due ragazzi non poterono rimanere scioccati... Perché l'infermeria? A cosa sarebbe servito attaccare un luogo del genere? Come un fiume in piena la risposta li colpì, ammutolendoli. Il primo dei due a parlare fu Jace, nella mente una sola e unica preoccupazione:-Dov'è... Alec? Sta bene?-
-Alec non è qui-
-In che senso?-Si intromise la rossa-Come può non essere qui?-Chiese, anche se la risposta la conoscevano benissimo tutti e due;era venuto a conoscenza di ciò che poteva fare Alec, così lo aveva rapito. Probabilmente era già una fortuna se non era stato ucciso, ma così, come avrebbero potuto fare?
Proprio non lo sapevano, ma avrebbero fatto di tutto per trovarlo, perché probabilmente lui era l'ultima unica speranza che avevano per salvare il mondo, quello degli shadowhunters e quello dei mondani. Oltretutto, lui era Alec, come avrebbero anche solo potuto pensare di poter fare qualcosa senza di lui? Tutti e due erano immersi nei loro pensieri, seduti appoggiati al muro esterno dell'infermeria, quando ne furono risvegliati dalle urla di Izzy, che stava sbraitando contro suo padre:-Cosa vuol dire "non è qui"'?-A quella domanda però il padre non sapeva rispondere, così la mora continuò con il suo monologo-Ma ti sembra il modo di rispondermi? Non mi sembra una cosa intelligente... Almeno avete la più pallida idea di dove sia? Certo che no, sennò io non sarei qui a urlare...-
-Hey, stai tranquilla Izzy...-Cercò di calmarla Simon che era spuntato all'improvviso da chissà dove.
-Come posso stare calma scusa? Mi è stato appena detto che mio fratello è stato rapito dal nostro peggior nemico che ha quasi distrutto l'intero mondo... E tu mi dici di stare di calma?-chiese invece questa volta a Simon, dirigendo lo sguardo non poco arrabbiato verso i suoi occhi nocciola, che ora si stavano guardando intorno, pur di non guardare negli occhi la propria fidanzata, come se avesse paura che avrebbe potuto ucciderlo in quel preciso istante.
Poi cercò di parlare:-Si... È comprensibile che tu sia non po' arrabbiata... Ma non credo che questo aiuti a ritrovare tuo fratello...No? Invece di lamentarsi, magari sarebbe più utile entrare in infermeria e vedere se Sebastian ha lasciato qualche traccia per sbaglio o qualche indizio... Per magari scoprire di più sul posto in cui si nasconde-Concluse lui, lasciando Isabelle senza parole, perché il ragionamento aveva molto senso. Dopo averlo guardato per qualche istante, gliela diede vinta e senza ascoltare i "Lei non può passare!" degli Shadowhunters che erano lì di sicurezza, entrò nell'infermeria, seguita a ruota da Clary e Jace, che durante la scenetta si erano alzati e li avevano raggiunti in silenzio, e da Simon, che entrò un po' più titubante.
Quando entrarono, dentro c'era un'unica persona, che era appoggiata al muro, mentre guardava un pezzo di stoffa, color blu notte, perso nei propri pensieri. Osservandolo meglio, Clary rimase sconcertata, non sembrava neanche lui:-Magnus!-A quel nome lo stregone alzò la testa e fece un cenno ai ragazzi, che lo osservarono.
Si avvicinarono piano e poi Isabelle, che non riusciva a stare zitta, poiché molto preoccupata per la situazione di suo fratello, iniziò a parlare:-Hai scoperto qualcosa?-
Le parole arrivarono a Magnus confuse e prive di senso, così un'espressione confusa gli invase il viso ambrato:
-Eh?- Chiese infatti guardando negli occhi la sorella di Alec, che ripeté con calma la domanda.
Capiva lo stato di Magnus, probabilmente se non avessero trovato il proprio fratello al più presto, anche lei si sarebbe ridotta così. Dopo aver compreso la domanda, Magnus riabbassò lo sguardo alla stoffa blu, che probabilmente era un maglione di Alec:-Niente di niente... Come se fosse sparito nel nulla. Non riesco neanche a sentire la sua presenza... Neanche tu, Jace, vero?-Chiese, portando l'attenzione al biondo, che annuì il più velocemente possibile, il dolore che cercava di nascondere a sé stesso e agli altri.
Dopo aver parlato per un po', i ragazzi si misero ad ispezionare il posto, nella speranza di trovare qualcosa.
Ma, dopo molte ricerche, ritrovarono semplicemente il telefono del ragazzo e una bottiglietta d'acqua mezza vuota, con ancora l'etichetta sopra. Il telefono aveva lo schermo rotto e, dopo averne parlato insieme, decisero che non avrebbero mostrato tutto ciò agli Ispettore, ma che se li sarebbero portati via come "loro oggetti". Durante tutto questo Magnus era rimasto seduto in angolino dell'infermeria, con lo sguardo vuoto perso per aria. Era proprio così che si sentiva, vuoto. Era la sensazione più brutta al mondo, perché Magnus aveva passato tutta la sua esistenza nel vuoto più totale, nella tristezza più assolta. Ma poi, dopo aver conosciuto Alec, qualcosa di nuovo aveva invaso la sua vita e, doveva ammetterlo, ora era orribile sentirsi soli e vuoti come prima.
Uscirono tutti insieme dall'infermeria e decisero che se avessero scoperto qualcosa, avrebbero fatto una riunione a casa di Magnus, forse per il momento il luogo più sicuro di tutti.
Si divisero e ognuno si diresse verso la propria camera, bisognosi di sonno.
Tutti tranne uno.
E ovviamente quell'uno era Clay, che si era tenuta gli oggetti. Infatti, dopo aver visto scomparire i propri amici dietro le porte delle loro camere, sgattaiolò fuori, si era tracciata una Runa del silenzio per sicurezza. Il passo svelto e affrettato la portò in biblioteca, in angolino in mezzo alle alte librerie, che aveva scoperta già da un po' di tempo e che amava profondamente poiché quasi completamente nascosta. Si accomodò sul tavolino e la sedia che aveva messo di nascosto, per agevolarsi il lavoro in biblioteca, e aprì un libro che aveva preso a caso. Iniziò a sorseggiare il suo solito caffè, perché sapeva che avrebbe letto fino a notte fonda e che questi l'avrebbe aiutata a non addormentarsi in biblioteca. Mentre leggeva, però, il suo sguardo era completamente attratto dalla bottiglietta d'acqua e dal telefono del suo amico, che aveva appoggiato sul tavolino, per averceli sempre d'occhio. Non sapeva perché aveva insistito molto ad avercele lei, quelle cose, ma aveva il presentimento che sarebbe stato d'aiuto per trovare Alec.
Arresasi al fatto che non avrebbe potuto leggere nel modo in cui avrebbe voluto, chiuse il libro di scatto sbuffando, producendo un rumore sordo che, se ci fosse stato il vecchio corvo di Hodge, sarebbe volato via per lo spavento. Scosse la testa, come per scordare il vecchio, e iniziò ad osservare la bottiglietta d'acqua: l'aprì e, anche se le sembrava assurdo e alquanto fuori luogo, l'annusò. Niente di niente. Delusa, appoggiò la bottiglietta e, proprio quando stava per passare lo sguardo al telefono mezzo spaccato, vide una scritta nera, sul retro dell'etichetta della bottiglietta. Vedendola, il suo cuore si fermò. Con un gesto leggero, con però le mani tremanti, staccò l'etichetta e lesse.
~Belle ragazze belle. Ma quanto siete belle. Siete fantastiche. Ho ricevuto un sacco di copertine, e io che credevo che non ne avrei ricevuta nemmeno io. Alla fine, con rammarico per aver lasciato indietro le altre, ho scelto quella che vedete come copertina(lol). L'ha creata we-are-shadowhunters. Ed una grande! *si alza per fare una standing ovation*(si scrive così?). E... Beh niente, ditemi cosa ne pensate e... NADA. Ah si, chiunque vogluq può propormi delle nuove copertine, io sono sempre qui.
Ciao bellissime Fragoline di bosco(Okay sto impazzendo del tutto), Kikka~
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Shadowhunters-Citta' dell'amore perduto
FanfictionFelice. Voleva essere felice. Avere una vita normale, per quanto potrebbe esserlo quella di una Shadowhunters. Ma ovviamente, gli Shadowhunters sono nati per il rischio e niente e nessuno li salverà da questo destino. Lei lo sa bene. Ma lui dovrebb...