Quando Clary interruppe la registrazione un silenzio di tomba scese su di loro. Tutti erano probabilmente immersi nei loro pensieri e nessuno pensava a parlare.
A un certo punto Isabelle si risvegliò dai suoi pensieri, e disse:-Cosa facciamo, adesso?- Tutti spostarono lo sguardo, che prima vagava, sulla mora. Poi Clary prese parola:-Secondo è meglio se andiamo a dormire fino a domattina, poi ci vediamo a casa di Magnus, dove nessuno potrebbe ascoltare, per discuterne.- A quelle parole il biondo di fianco a lei annuì in accordo, dandole ragione.
Si misero d'accordo per il pomeriggio del giorno dopo, a casa di Magnus, come detto precedentemente da Clary. Si alzarono tutti e si diressero verso le camere salutando lo stregone, che se andò, restando in un silenzio glaciale, che inquietò molto la rossa, che però non ci fece caso. Salutò Jace con un veloce bacio a stampo, per poi scomparire nella sua camera.
Quella notte, però, Clary non ne voleva sapere di andare a dormire. Così, sbuffando, si alzò dal suo letto e si diresse verso la camera di Jace, sperando fosse ancora sveglio. Le sue preghiere furono ascoltate, quando Clary scorse una lucina nella stanza del suo ragazzo. Stava leggendo un libro e, senza staccare gli occhi dal libro, disse alla rossa dai capelli corti:-Neanche tu riesci a dormire?-La testolina della ragazza si mosse per confermare la teoria del biondo, che chiuse il libro di scatto, poggiandolo sul comodino di legno scuro, spostandosi leggermente a un lato nel letto, facendo segno alla rossa di sdraiarsi affianco a lui.La rossa non se fece ripetere due volte e sgattaiolò nella piccola stanza, sistemandosi poi nelle coperte già riscaldate dal corpo muscoloso del biondo, che ora si era sporto per spegnere la lucina da notte che aveva sul comodino. Spenta la luce appoggiò un braccio sul corpo di Clary, la quale appoggiò la schiena sul petto tonico di lui, rilassata. Jace si avvicinò ancora di più a lei, ora riusciva a sentire il suo fiato caldo sul collo. Iniziò a lasciare una scia di baci sul collo della rossa, che ora stava ansimando. Era una sensazione bellissima, Clary ancora non si spiegava come potesse avere quell'effetto su di lei. Poi mille domande le entrarono nella mente, come qualche minuto prima nella sua stanza e iniziò a parlare:-Pensi che ritroveremo Alec?-
A quelle parole il biondo si fermò, appoggiando la sua testa bionda su un braccio, per guardare meglio Clary, che ora si era girata verso di lui, per immergersi in quel mare di oro che occupava la maggior parte delle sue notti piene di sogni. Sospirò pesantemente, guardando la sua bellissima ragazza:-Io... Non lo so, in realtà. È che non sento niente, non sento la sua presenza in me, non so cosa stia pensando o cosa stia provando:io sono il suo Parabatai eppure, anche se adesso sappiamo dov'è, ho questa brutta sensazione, una sensazione che non so spiegare, ma ce i dice che andrà tutto bene. Io ho paura, Clary. E anche se non dovrei dirtelo, anche se dovrei tirarti su di morale, anche se ti amo e non vorrei mai dirti cose brutte, ho la sensazione che l'Alec che conosciamo non sia più qui. Perché quando provavo a rintracciarlo con il nostro legame, mi sentivo come respinto da lui, come se non mi volesse più come suo compagno di battaglia. Ed è una bruttissima sensazione, fidati quando ti dico questo- Finì di dire Jace, lasciando a bocca aperta e occhi lucidi la sua ragazza, che ora non riusciva a dire niente. Ci fu un attimo di silenzio, poi la rossa chiese:-P-pensi che dovremmo comunque andarlo a cercare?-La sua voce era titubante, aveva paura in una risposta negativa da parte del biondo. Il cacciatore la guardò intensamente, poi disse semplicemente:-Si, penso che dovremmo andarlo a cercare- Clary annuì, insicura. Il suo sguardo era evidentemente preoccupato, Jace lo vedeva nonostante ci fosse poca luce nella stanza. Con una mano iniziò ad accarezzarle il viso, facendola sorridere timidamente, la tristezza che non riusciva ad abbandonare i suoi gesti.
-Non ti preoccupare, Clary, andrà tutto bene-Disse, anche se non ci credeva più di tanto neanche lui.
Si avvicinò a lei e le posò un bacio sulle labbra, con l'intento di calmarla, cosa che riuscì a fare facilmente. Si spostò facilmente su Jace, che ora la teneva per i fianchi, mentre la ragazza passava le sue piccole mani tra i capelli del biondo, che continuava a baciarla con passione. A un certo punto Clary si staccò e disse:-Dovremmo dormire-
Il biondo scosse la testa e disse:-Per te in questo momento ho altri progetti-
La rossa scoppiò a ridere, ma poi si riavvicinò al suo ragazzo, dicendo un "ti amo" sussurrato prima di tornare a baciarlo, perdendosi nei baci e nell'amore che li aveva sempre circondati.
Il primo a svegliarsi fu Jace, con un bellissimo sorriso stampato sulle labbra. Non si voleva alzare, voleva osservare la sua ragazza che ora stava riposando nuda vicino a lei. Era sempre bellissima, per lui, e ora lo era ancora di più:aveva i capelli corti tutti scompigliati, che sparavano da tutte le parti, i suoi occhi erano chiusi, le labbra socchiuse. Era raggomilata su sé stessa, il respiro era regolare. era calma. Lui amava vederla calma, senza pensieri, con un sorriso stampato sulle piccole labbra che lui aveva sempre desiderato tanto, come i quel momento. Infatti, non poté resistere e posò le sue labbra su quelle di Clary, sperando di non riportarla alla realtà, alla vita vera. Voleva che rimanesse nel suo mondo dei suoi sogni, dove suo fratello aveva gli occhi verdi e non era un demone.
D'altra parte, però, Clary sentì due soffici labbra sulle sue, che la svegliarono nel migliore dei modi. Ricambiò il bacio, segnalando che ora a sveglia, poi si staccò sdraiandosi ancora per un po' sul letto.
-Buongiorno- Disse Jace sorridente. La rossa sorrise, ricambiando il saluto:-Che ore sono?-
-Mezzogiorno-La rossa spalancò gli occhi alla risposta, poi si calmò ripensando che il giorno prima erano andati a letto verso le cinque e mezza di mattina:-Dici che abbiamo ancora tempo per mangiare insieme agli altri?- Jace scosse la testa, pensando alla cucina di Izzy e disse:-Spero proprio di no, se cucina Iz-La ragazza scoppiò a ridere, poi si calmò, iniziando di nuovo a parlare:-Quindi dove andiamo a mangiare?-
Il biondo scosse la testa, non sapendo dove andare, poi il viso si illuminò al ricordo di quel posto dove era stato portato dalla rossa, era un locale mondano:-Che ne dici di quel posto dove mi avevi portato?Quello tutto in giallo? Con un "M" sull'insegna?-Chiese, gli occhi gli brillavano al ricordo di quel panino fantastico che aveva mangiato, c'era pure la carne! La ragazza scoppiò a ridere, dicendo tra le risate:-Vuoi dire il Mac Donald?-Il biondo annuì entusiasta, alzandosi per prepararsi, pensando già ai milioni di panini che avrebbe mangiato in quel posto. Quando ebbe finito di prepararsi si girò verso la sua ragazza, che lo guardava divertito:-Perché sei ancora lì? Preparati, che ho fame!-
HO AGGIORNATO E FA PURE SCHIFO. OKAY NON SUCCEDE UN CAZZO MA QUALCOSA DI CLACE DOVEVO METTERE ASSOLUTAMENTE,PERCHÈ L'AMORE È MOLTO IMPORTANTE IN QUESTO LIBRO. Va bene la smetto di urlare perché sennò vi viene mal di testa. Boh, ditemi un po' cosa ne pensate... Magari che cosa pensate/sperate succederà, perché sono molto indecisa per il finale, quindi se mi dite cosa preferite, magari la mia decisione sarà facilitata. Vi dico subito che sto ascoltando della musica che ho scaricato da American Horror Story e quindi mi sento molto strana. Boh e niente, vi vorrei ammazzare di abbraccia perché siamo quasi a 12K e io sto impazzendo perché pensavo che nessuno avesse cagato di striscio sta storia...
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Shadowhunters-Citta' dell'amore perduto
FanfictionFelice. Voleva essere felice. Avere una vita normale, per quanto potrebbe esserlo quella di una Shadowhunters. Ma ovviamente, gli Shadowhunters sono nati per il rischio e niente e nessuno li salverà da questo destino. Lei lo sa bene. Ma lui dovrebb...