L'ora della verità.

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(finalmente torno principalmente su Clary... Adoro Cameron eh, ma la protagonista è Clary ecchecazzo(?))

Leggetemi la nota in fondo se volete una specie di sequel, ma che non è un sequel. No, non mi faccio di eroina ma non posso chiamarlo sequel, ditemi cosa ne pensate nelle note in fondo perfavore.

.....

Clary di sicuro non poteva affermare che stessero facendo di tutto pur di non farsi vedere. Anzi, poteva notare ironicamente che sembravano come in quelle guerre nei film medievali, dove l'esercito marciava fiero fino ad arrivare al nemico, che lo aspetta schierato, pronto per la battaglia. 

Ovviamente, Clary era consapevole del fatto che ormai suo fratello sapesse del loro arrivo. Ora che ci pensava, non avevano tanto usato il loro fattore sorpresa, poteva soltanto dire che erano stati loro ad attaccare, invece che difendersi, o farsi addirittura prendere alla sprovvista. 

Stavano camminando già da un quarto d'ora, affiancata dai suoi amici, Jace a tenerle la mano cercando di infondere coraggio ad entrambi:non era la prima che scendevano in battaglia,ma avevano sempre l'inquietudine e quella paura nel cuore che li spaventava a morte. 

Ma loro non avevano paura di morire, no. Loro erano Shadowhunters, non avevano paura di qualcosa di così superfluo come la morte. Avevano essenzialmente paura di due cose:la prima era che avrebbero perso, sapevano di che cosa era capace Sebastian e quello che era stato raccontato da Cameron, non prometteva bene. 

Ma la seconda cosa era quella che terrorizzava quel bellissimo gruppetto di più:la paura di perdere gli altri. Non poteva più perdersi a vicenda, ne avevano passate troppe per poter rinunciare. Non poteva più piangere su corpi inanimate, asciugarsi le lacrime e andare avanti, no. Non potevano più fingere di essere forti e di poter far rimarginare la ferita, perché esse continuava ad aprirsi e non accennava a smetterla. E quando una cosa è persistenze, si finisce sempre per accettarla, per arrendersi. E quando mai quelli come loro si arrendevano? Mai. Loro erano stati allenati per non arrendersi mai, a lottare fino alla morte. Ma quale morte? La loro, o quella dei loro amici?

Questo era quello che si chiedeva la rossa mentre continuava a camminare. In più, era la prima volta che aveva lasciato a Idris uno dei suoi. Proprio così, Alec era stato messo, più che altro rinchiuso, nella parte più alta di una delle due Torri della città vetro, ritenuto ormai un caso perso. E nel cuore di Clary persisteva quel dolore, quel peso nel petto. Aveva paura che Magnus non sarebbe riuscito a portarlo a quello che era prima. Sopratutto perché lo stregone in quel momento stava camminando a poco più di un metro di distanza, pronto alla lotta, invece di rimanere al fianco del suo amato per cercare di invertire la rotta della sua mente. Il cuore di Clary si spezzava al solo pensiero di aver perso una persona così importante a lei, non poteva neanche come si sentiva Jace, il Parabatai di Alec. Capiva perfettamente come si sentiva, si ricordava il senso di aver perso qualcosa quando a Simon era stata cancellata la memoria. Si ricordava di quanto dolore era fermo lì nel suo cuore, si ricordava bene quanto male le facesse starle accanto. 

Odiava Sebastian, per aver fatto l'ennesima cosa brutta. Come poteva non provare niente. Era un mostro. Era soltanto un demone. Un demone della loro dimensione. Non poteva scomparire, non poteva essere rimandato indietro. Come si uccideva un demone nella propria dimensione se è immortale? La rossa non aveva una risposta. Come poteva?

Un odio rinnovato si fece spazio in lei. Avrebbe fatto di tutto per ucciderlo. Lo avrebbe ucciso. Avrebbe finalmente messo fine a tutti i loro mali. Allungò il passo mettendosi a capo di tutti di fianco al Robert, nelle vesti di Inquisitore. Presto fu raggiunta dai sui amici e presto si fermarono , difronte a una schiera di... ragazzi. Se li si potevano definire. Sembravano dei soldatini, che guardavano fisso avanti, dove si era fermata la schiera di shadowhunters e Nascosti. Si, c'erano anche loro. Negli ultimi tempi si erano fortificati molto e poche erano i Nephilim che non li consideravano alla loro altezza.        Davanti all'esercito di ragazzi, c'era suo fratello, il suo ghigno perfido che non lasciava mai le sue labbra.  Non staccava un'attimo lo sguardo da Clary, che ricambiava lo sguardo, senza alcuna paura. Anche se dentro di sé stava tremando. 

Shadowhunters-Citta' dell'amore perdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora