Clary si buttò nel portale pensando direttamente a Idris, come se lo avesse fatto altre mille volte. Quando arrivò dall'altre parte, dove un sacco di guardie stavano aspettando lei e i suoi amici, si girò per chiudere il portale, essendo l'ultima ad averlo oltrepassato. Non poteva credere che soltanto per una storia del genere il padre di Alec avesse indetto un'Assemblea. Ma ormai erano lì. E avrebbero dovuto testimoniare. Contro il loro migliore amico. Era forse la cosa più struggente che avesse dovuto sopportare la rossa. Forse.
Sapeva già come procedere, perché ormai lo aveva già fatto molte volte. Forse troppe.
Quando arrivò nella Sala degli Accordi, si sedette il più indietro e in alto che poteva, non voleva essere chiamata per prima. Proprio come quando vai a scuola. Penso lei, con un sorriso stupido sulle labbra. Desiderava così tanto che le interrogazione fossero gli unici problemi che doveva affrontare. Ma non era così. E sapeva bene che non sarebbe mai più stato così. Era così immersa nei suoi pensieri che non si era accorta che un biondo si era seduto di fianco, silenzioso. Se lei era ridotta male, Jace sarebbe potuto essere scambiato per uno zombie:il suo volto era scavato, delle profonde occhiaie stavano sotto gli occhi color oro, che adesso sembravano spenti e senza vita, come se l'unica cosa che avrebbe voluto fare in quel momento fosse sdraiarsi su un letto e non svegliarsi più.
Rimasero in silenzio, ognuno con i propri pensieri per la testa, fino a quando l'entrata del Console non fece zittire tutti i presenti.
Clary non seppe bene cosa successe ma a un certo punto la ragazza si ritrovò seduta, con tanti, troppi, occhi puntati su di lei, mentre raccontava i fatti dall'inizio, da quando Sebastian l'aveva rapita, fino a quel momento. Sapeva che nella sua voce non c'era tanta emozione, ma l'unica cosa che sapeva che stavano semplicemente perdendo troppo tempo. Finito il racconto, la rossa si alzò per lasciare spazio al suo migliore amico che disse le stesse identiche cose soltanto con un punto di vista diverso. Ma erano quelli i fatti e non sarebbero cambiato. Le stesse parole si susseguivano identiche, con voci diverse.
Dopo che Isabelle ebbe detto le stesse cose, ci fu un'attimo di silenzio, come se nessuno volesse interrompere quel silenzio, che sembrava in rispetto della persona che avevano perso. Era così? Non lo sapevano.
Questa domanda continuava a tormentare Jace, che così decise di parlare per primo, dal fondo della Sala:-Io ho una proposta!-Urlò, per farsi sentire da tutti presenti che girarono la testa nella sua direzione.
Il Console aggrottò la fronte per dire subito:-Non credo che tu sia nelle condizioni di poter dire o proporre qualcosa-
-Ma è una proposta intelligente, questa-Rispose il biondo, cercando di mascherare l'irritazione.
-Veramente, Herondale, le ultime tue azioni non hanno dimostrato che tu le idee siano buone-Disse una voce dal pubblico che Clary non riconobbe, ma poco importava.
-Sentite-Ribatté il biondo, passandosi una mano tra i capelli-Tanto di idee non ne avete neanche mezza, quindi che cosa vi cambia ascoltare la mia? Se poi non vi piace e la trovate stupida, bene! Ne tirerete fuori un'altra. Ma ascoltare non costa niente-Il suo sguardo ora era rivolto al Console, dopo un lungo sguardo a Jace, annuì e disse:-Però fai in fretta-
Il ragazzo annuì e, preso un lungo respiro, iniziò a parlare il più velocemente possibile, come se avesse paura di perdere l'attenzione di tutti:-Bene, sapete tutti che il mio Parabatai è la persona che è stata, come dire, legata a Sebastian. Per chi ha un Parabatai, quante volte avete avuto quella sensazione che il vostro compagno vi stesse chiedendo aiuto? Immagino un bel numero. Io lo sto provando, adesso, in questo momento. Come se, anche se è controllato da Sebastian, dentro di sé stesse lottando contro il suo controllo. Io sento che, se lo salviamo, nei momenti giusti, possa darci qualche informazione su Sebastian. Capite? È vero, rischiamo tanto, ma pensate a cosa si potrebbe fare se avessi a disposizione qualcuno a metà tra la nostra parte e la sua? Potremmo avere un grande vantaggio, senza contare che in alcuni momenti riesce pure a vedere dal suo punto di vista. Ci serve. Potrebbe essere la chiave per sconfiggerlo-
Quando ebbe finito un brusio confuso invase la sala, ognuno che cercava di attirare l'attenzione degli altri. Quando ormai la confusa regnava sovrana, Clary si alzò e andò verso il Console che cercava di attirare l'attenzione invano. Gli prese un braccio senza il suo permesso e gli tracciò una Runa, che in quel momento le si era formata nella mente. Beh, in effetti le sue capacità aggiuntive erano molto utili. Il Console era leggermente spaventato ma, quando Clary gli lasciò il braccio incoraggiandolo a parlare annuì sicuro di sé e poi parlò. Senza neanche il bisogno di urlare la voce del Console sovrastò quella di tutti gli altri, come se stesse usando un microfono potenziato al massimo. Il silenziò scese, per lo stupore, anche il Console si girò verso la rossa, per farle poi un cenno di ringraziamento. Lei annuì in risposta e con la testa bassa tornò al suo posto. Sapeva di essere tutta rossa, ma doveva farlo, sennò non si sarebbe concluso niente. Il biondo annuì verso di lei, poi le prese la mano. Avevano bisogno di un loro contatto o probabilmente non sarebbero arrivati alla fine dell'Assemblea.
Il Console gonfiò il petto, come per sembrare più potente e disse:-Qualcuno di voi ha altre idee?-La sua voce risuonò nella Sala e un leggero brusio si sparse per la sala, come se avessero bisogno di consultarsi per avere una buona idea. Ma nessuno parlò ad alta voce-Nessuno?-chiese ancora speranzoso, ma nessuno sembrava lontanamente intenzionato a proporre qualcosa. Il padre di Isabelle sospirò sconfitto e parlò ancora-Bene, quindi:quanti favorevoli all'idea di Jace?-Chiese. La rossa alzò subito la mano senza pensarci, insieme a Jace, isabelle e Simon. Si guardò intorno e vide già alcune mani alzate. Sapeva che se era così, avrebbero probabilmente convinto un numero abbastanza alto da poter mettere in atto l'idea. Passarono alcuni secondi e vide una coppia alzare la mano, un po' intimorita, ma comunque senza ombra di dubbio dalla loro parte. Subito dopo di loro un gruppo di uomini alzarono la mano, anche loro sembravano convinti. Il Console alzo la mano, che provocò un piccolo borbottio, ma anche altre alzate di mano. Ormai più metà della sala aveva alzato la mano.
Avevano vinto.
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Amatemi perché aggiornato anche se non avevo voglia di farlo.
Boh, mi dite che ne pensate?
E niente,non ho neanche voglia di scrivervi qualcosa.
È IL COMPLEANNO DI MICHEAL NJSEHXVGEVXGVGSE.
Tanti capelli colorati per Mike che li sta perdendo,
Kikka
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Shadowhunters-Citta' dell'amore perduto
FanfictionFelice. Voleva essere felice. Avere una vita normale, per quanto potrebbe esserlo quella di una Shadowhunters. Ma ovviamente, gli Shadowhunters sono nati per il rischio e niente e nessuno li salverà da questo destino. Lei lo sa bene. Ma lui dovrebb...