Legati

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Le scarpe di Isabelle erano l'unico suono che si sentiva per il corridoio vuoto dell'istituto, dove Clary, Jace e la mora camminavano in silenzio.

Dalle loro facce pensierose si capiva che erano molto preoccupati, anche se Alec si era appena svegliato. Quando arrivarono davanti alla porta dove Alec era situato, su uno di quei lettini che avevano ospitato molti Shadowhunters feriti e moribondi, erano tutti bianchi come dei cenci:quando era stato portato a medicare non era stato permesso loro di entrare nella sala e adesso erano preoccupati perché gli era stato riferito avesse perso molto sangue e che la caduta dalla balconata era stata rovinosa. Si era slogato il polso destro e il suo collo non era messo certo meglio. 

Quando entrarono, Clary si ritrovò l'Alec che si era immaginata di vedere:il moro era sul letto, la schiena appoggiata alla tastiera del letto, che ora stava guardando dritto avanti sé. Molto probabilmente avrebbe voluto girarsi per vedere chi fosse entrato, ma Clary era quasi sicura che il povero amico non ne avesse la forza. Jace deglutì e, prima di incamminarsi verso il suo Parabatai, strinse forte la mano della rossa che gli stava accanto, che stava osservando il suo amico nel letto, pallida come un cencio. Quella stretta era importante per entrambi, come se senza quella non avrebbero potuto andare avanti. Andare avanti a combattere.

Quando arrivarono al letto si sederono tutti e tre al lato del letto, due a destra, Isabelle e Clary, e uno a sinistra, Jace.

Tutti guardarono il ragazzo dagli occhi azzurri, aspettandosi che iniziasse a parlare. 

Ma non lo fece, così Isabelle interruppe il silenzio, curiosa dello stato fisico di suo fratello:-Hey... Come stai?-Sapeva che fosse una domanda inutile, era evidente che non fosse in forma, anche se troppo orgoglioso per ammetterlo.

Infatti:-Sto bene... Ma c'é una cosa importante che dovete sapere.-Disse lui sbrigativo.

Tutti e tre i ragazzi seduti lo guardarono aspettandosi una risposta,un grande punto di domanda che danzava nelle loro teste.

-Cosa intendi?-Chiese Jace, osservando il Parabatai che ora teneva gli occhi chiusi, com se parlare gli costasse una fatica immensa.

Poi riaprì gli occhi lentamente e con la stessa velocità, con cui li aprì, portò lo sguardo da Isabelle a Jace ,da Jace a Clary, per poi soffermarsi su quest'ultima.

Poi, con lentezza agognante iniziò a parlare:-Quando ho scagliato la freccia, sapevo che non gli avrebbe fatto niente, ma ho tentato comunque, per cercare di rallentarlo-Fece una pausa, prendendo un lungo respiro...Sapeva che per i suoi amici la sua lentezza fosse fastidiosa, ma non poté farne a meno; nonostante le Rune che avrebbero dovuto renderlo un po' più energico, era ancora molto debole ed era strano ciò, infatti doveva spiegare loro ciò che era successo, perché era qualcosa di vitale importanza.

Riprese così a parlare.

-Quando poi Sebastian mi colpì alla spalla, con una forza mai vista, più del solito, per i suoi standard intendo, ho visto- A quelle parole tutti e tre i ragazzi davanti ai suoi occhi aggrottarono le sopracciglia, confusi.

-Hai visto? Visto cosa?-Disse la rossa, che manteneva un contatto visivo saldo con Alec, che non distoglieva lo sguardo. Il viso del ragazzo lasciava intendere che fosse molto stanco... Ma dovevano sapere.

-Ho visto lui... Mentre cadevo dalla balconata, quando ho sbattuto a terra, quando ho chiuso gli occhi, quando ero in un coma momentaneo, ho visto ciò che era nella sua mente... Sono sicuro che non se ne sia accorto, ma quella freccia aveva qualcosa, non sono cosa, ma qualcosa che mi permette di collegarmi a lui, se mi concentro e spendo una quantità immane di energia. Ecco il perché della mia stanchezza, ci ho provato ancora... Solo immagini sfocate, devo essere più in forze per farlo. Quando stavo cadendo avevo gli occhi chiusi e vedevo il suo punto di vista, come se fossi stato dentro di lui, era soddisfatto della svolta che aveva preso la cosa-Finì di dire lui e fu il silenzio.

Continuò ad avvolgere la stanza fino a quando la profonda voce di Jace riempì la stanza.

-E questo non l'hai detto a nessuno-Constatò.

-A nessuno,fino a ora-

-Amico, per la prima volta in tutta la tua vita hai fatto qualcosa di intelligente-Disse ancora Jace, facendo scoppiare a ridere tutti i ragazzi, perché sapevano che esporlo ad altre persone sarebbe stato pericoloso,se non vitale.


~Bene. Allora. Ce la posso fare a dire quello che devo dire. Per prima cosa, quando l'ho scritto non mi venivano le parole, giuro.
E seconda cosa, perché sono curiosa:

Preferite il nuovo o vecchio cast di Shadowhunters? Io boh metà e metà... Jamie per la vita eh.

Cosa ne pensate della serie? Io già ero partita con il piede sbagliato, ma ho voluto dargli una possibilità. Però cazzo, se la vanno a cercare. Isabelle? Mio Dio l'hanno fatta una troia assurda, mi ha rovinato un personaggio fantastico. ESSERE CONSAPEVOLI DI ESSERE DELLE FIGHE DELLA MADONNA NON VUOL DIRE CHE DEBBA ESSERE TROIA E CON LA TESTA VUOTA COME UN NOCCIOLINA. 

E le scene tra Parabatai? Dio, vi giuro mi fanno ridere.

E Camille? Che cazzo centra Camille? MANCANO ANCORA TRE LIBRI PRIMA CHE COMPAIA AHÒ.

E Maurine? Dovrebbe essere una ragazzina bionda di tredici anni che va dietro a Simon.

La madre di Clary mi sembra lesbica, non so perché. Valentine dovrebbe essere un figo della Madonna. 

E le scene Clace? Ogni volta che Jace la sfiora la rossa orgasma come se non ci fosse un domani.

Non parliamo degli effetti speciali e di come abbiano fatto l'Istituto. Ehm... Non era vecchissimo e completamente vuoto?

Amo Alec un sacco, però. E Hodge, anche se dovrebbe essere un vecchiaccio.

Gli hanno doppiati con delle voci inascoltabili, anche se anche in inglese non siano proprio il top. L'attore di Simon non è male, neanche Magnus. Ma poi l'elfo con cui se la fa Isabelle? Ma è tipo bruttissimo. Io me lo immaginavo tipo Legolas, aiut. 

E RAPHAEL AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHA.

Bene, basta con gli scleri. Voi cosa ne pensate?

Tanti Jamily,
Kikka~

Shadowhunters-Citta' dell'amore perdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora