Bakugou's pov
Mi trovo in macchina con Todoroki, mentre ci portano a casa, e gli ho chiesto di dire espressamente molte cose.
"Anche se fosse?" risponde con sicurezza.
Sposto lo sguardo su di lui, puntando nei suoi occhi, ma poi lo sposto.
Non posso reggere la vista di quei suoi occhi glaciali.Per un po' rimaniamo in silenzio, poi la macchina si ferma davanti ad un edificio che non è casa.
" Io devo lavorare e non tornerò prima di stasera tardi. Tu non hai il permesso di uscire e non puoi addormentarti finché non arrivo. I pasti ti verranno serviti in camera" spiega.
Poi scende dall'auto e si allontana senza salutare.Quando la macchina riparte, adesso che sono finalmente senza il bastardo, lascio che le lacrime che per tutto il giorno ho trattenuto sgorgano incontrollate.
Vengono anche accompagnate da singhiozzi incontrollati.
Tiro le gambe sul sedile, chiudo gli occhi e poggio la testa sul finestrino.Dopo circa cinque minuti di pianto incontrollato, riprendo il controllo sui miei singhiozzi e qualcuno mi aiuta.
"Senti... In genere non sarebbero fatti miei, ma se hai passato una brutta giornata, visto che non te la sentirai di parlare con me, almeno accetta questi fazzoletti" dice l'autista in tono rassicurante.
Poi stacca una mano dal volante e, senza girarsi, mi porge dei fazzoletti.
Li prendo e sorrido riconoscente.Sto in silenzio per il resto del viaggio.
Appena arrivati, scendo, l'autista apre il bagagliaio e io prendo il mio zaino.
Indugio un attimo con lo sguardo sullo zaino di Todoroki, poi decido di prendere anche il suo.Salgo di sopra, lascio il suo zaino ai piedi del suo letto ed il mio ai piedi del mio.
Poi mi butto sul letto, affondo la testa nel cuscino e urlo.
Mi lascio sopraffare dalle lacrime un'altra volta.
Sono così debole.
Come posso crogiolarmi così nell'autocommiserazione?!
Mi disgusto.
Ho pianto 3 volte in un solo giorno.
AAAAAAAAAAHHH
Perché quel dannato ragazzo mi fa quest'effetto?!Nonostante mi abbia rovinato la vita.
Niente più amici, niente più libertà, niente più controllo su sé stessi.
Non ero più un essere umano, ero un cane, o forse qualcosa di ancora peggio, perché non potevo neanche ribellarmi e perché, al contrario dei cagnolini, io non ricevevo alcun tipo di affetto da quel ragazzo.Però, nonostante tutto questo, io non riuscivo ad odiarlo.
Non riuscivo ad odiare i suoi occhi.
Non riuscivo ad odiare il suo sguardo.
Non riuscivo ad odiare le sue labbra.
Non riuscivo ad odiare la sua voce.
Non riuscivo ad odiare il suo carattere.
Non riuscivo ad odiare nemmeno i suoi amici, o il suo ragazzo.
Ma che mi prende?!?!Ad interrompere i miei pensieri è il bussare alla porta.
Mi asciugo il viso, mi siedo composto, mi stampo un sorriso."Avanti" dico.
Una graziosa signorina, una delle cameriere, entra con un vassoio con del cibo, suppongo il mio pranzo.
Lo lascia vicino al letto accanto a me e poi si dirige verso la porta.Arrivata davanti a essa, si ferma e si gira.
"Se ponessi questa domanda al giovane Todoroki, mi picchierebbe, ma non posso ignorare le sue condizioni" esordisce con una voce dolce.Indugio un attimo, poi la invito a sedersi accanto a me.
Ero così disperato da parlare con la prima persona che mi si poneva davanti.
In teoria la seconda, se contiamo l'autista.Mi poggia una mano sulla schiena.
"Allora, racconta, cos'è successo?" chiede con voce incoraggiante.Sono sempre stato abituato a essere picchiato.
Non mi fa effetto né il fumo, né la droga, né l'alcool.
Avevo provato gli effetti di tutti e tre sulla mia pelle.
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Perché Sei Tu
FanfictionÈ una "Todobaku". AVVERTENZE= Bakusoft, Bakubottom, scene SMUT, violenza, Deku squad mean, ecc...