6: Bakugo= Le Origini

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Todoroki's pov

Quando era suonata la sveglia mi ero alzato di controvoglia.
Non avevo dormito molto.
Quella stupida frase continuava a rimbombarmi nelle orecchie.
Cosa vuol dire che si deve guadagnare il cibo?
Insomma, è ancora giovane.
A pagare per lui sarà sua madre.
Giusto?

Con questi pensieri mi faccio una veloce doccia fredda, mi vesto e poi qualcuno bussa.
Come il giorno prima, è il biondino che viene a prendermi.
Mi saluta poi, senza neanche guardarmi, si dirige verso la sala da pranzo.

Ci sediamo e viene portato il cibo.
Non so cosa gli prenda, ma ha gli occhi gonfi, perciò probabilmente ha pianto tutta la notte.
Un piccolissimo barlume di senso di colpa si fa strada nella mia mente.

Un vassoio con dei biscotti, l'ultima cosa da portare, viene portato da una graziosa signorina, Michelle mi sembra.
Fa per andarsene, ma il biondino la prende per un polso.

Facendo quel gesto, gli si alza leggermente la manica della camicia e io posso vedere chiaramente i segni viola che ha sotto di essi.
Segni che io ho procurato stringendo il suo polso.
Un'altra ondata di sensi di colpa mi avvolge.

Michelle si piega e avvicina l'orecchio alla bocca dell'altro.
Il biondino si compre con una mano, per non farmi sapere cosa stesse dicendo.
Quando finisce Michelle si alza e lo guarda divertito.
"Farò quello che posso" dice.

Dopo quel momento lo vedo un attimo di buon umore, perciò decido di non chiedere spiegazioni.
Insomma, cosa le avrà detto mai?!

Risaliamo, prendiamo gli zaini e saliamo in macchina.
Il biondino saluta con un sorriso ed un gesto amichevole, che viene ricambiato dall'autista con un sorriso.

È la prima volta che lo vedo sorridere.
In genere domestici, dipendenti, collaboratori, ecc, mi odiano tutti, perché li tratto tutti di merda.
Ma sembra che questo non includa il biondino.

"Cosa intendevi... Ieri... Con quella frase?" chiedo un po' titubante.
Lui sposta lo sguardo fuori dal finestrino.
"Io... Non mi sento pronto a parlarne con te" risponde.
Non ero sorpreso.
Però faceva sempre male.
Non gli piacevo e non potevo biasimarlo.
Però... Avrei voluto che si confidasse.
Non importa.

Scendiamo e, al posto di dirigersi agli armadietti, andiamo nel retro della scuola, dove ci sono i miei amici.
Loro stanno fumando.
Il biondino li guarda un po' sorpreso ma non dice nulla.
Poi anch'io tiro fuori una sigaretta e la accendo.
Lo guardo un attimo.

Lui alza un sopracciglio.
"Sarebbe molto ipocrita da parte mia criticare" spiega.
Non so di cosa stia blaterando, ma non mi interessa.

"Ne vuoi una?" gli offre Momo.
Il biondino infila le mani nella tasca della giacca e tira fuori un pacchetto di sigarette.
"No, grazie" risponde con un pizzico di amarezza.

"Tu fumi?!" gli chiede Iida (ragazzo alto).
"No, giro con le sigarette perché poi le mangio" dice stizzito e sarcastico girandosi a guardarlo.
Le tre ragazze scoppiano a ridere.

"Perché fumi?" gli chiedo.
Ero sorpreso.
Mi aspettavo il ragazzo perfetto, ottimi voti, nessun vizio, super gentile...
Lui..... era un po' mhe.
Ci guardiamo un attimo negli occhi e alla fine cede prima lui.

"Perché mio fratello fuma" risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Non ha alcun senso" fa notare Tsuyu (ragazza dai capelli lunghi).

"Spiegati meglio" gli ordino.

"Mio fratello fuma. Non essendo riuscito a essere la soluzione, sono divenuto parte del problema" spiega seccato.
Continuavamo a non capirci nulla.
Non è una cosa intelligente.

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