19: Ricordi

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Bakugou's pov

Quando ripresi conoscenza mi sembrava di essermi svegliato da un lungo incubo.

Avevo i sensi all'erta e il battito del cuore molto alto.
Aprii piano gli occhi mentre cercavo di abituarmi a questa luce intensa.
Mi tira su a sedere provocando i una fotta di dolore alla testa.

Ma dove cazzo ero?

Un ragazzo fissava il letto con la testa appoggiata sulle mani e i gomiti sul letto.
Guardai con attenzione quel profilo spigoloso, non riconoscendo.

Giro' piano la testa nella mia direzione mentre la sua espressione di rassegnazione si accendeva in felicità pura.
Si alzò e si fiondo ad abbracciarmi spingendo la mia testa contro il suo petto.

Io non ricambiai.

Non abbraccio certo il primo estraneo che vedo, non bisogna fidarsi di chi non si conosce.

Sentendo che non ricambiavo, il ragazzo si stacco' e mi guardò confuso.
"Ce l'hai ancora con me?" mi chiese turbato.

Per qualche motivo sentivo di conoscerlo ma non ricordavo chi fosse e questo era frustrante.
Inoltre la sua espressione mi faceva pensare che noi fossimo molto legati e deluderlo mi faceva sentire terribilmente in colpa.

" Ummm...chi sei?" mormorai guardandolo spaesato.

Vidi il suo corpo irrigidirsi di colpo, mentre un'espressione di sconvolgimento lo possedeva.
Degluti' riprendendosi e uscì dicendo solo "Vado a chiamarti un dottore".

Sentivo di averlo appena deluso, ma non sapevo ne' perché né come ed era una sensazione sconfortante.

Poco dopo tornò con un dottore e con Kirishima.
Vederlo mi rassicuro' molto, quantomeno significava che la mia vita non era falsa, ma ancora non riuscivo a identificare questo suddetto ragazzo.

Il dottore fece alcuni controlli e mi prenoto' un esame per poi chiedermi cosa esattamente mi ricordassi.

"L'ultima cosa che ricordo era di trovarmi nella sala d'aspetto, se così possiamo chiamarla, nella casa del mio datore di lavoro, insieme a mia madre"

Vidi il ragazzo sconosciuto congelarsi sul posto, mentre Kiri si morse un labbro.

Il dottore, questa volta, si rivolse a loro.
"Potreste fare una stima di quanto tempo ha dimenticato?"
Il ragazzo degluti'.
"Una settimana e mezzo"

Mi irrigidii.
"Che significa? Che sta succedendo?"

Il dottore sfodero' un sorriso rassicurante.
"Sembra che tu abbia avuto un'emorragia interna causata da colluttazioni, di conseguenza ti sei sentito male e sei svenuto. Inoltre hai battuto la testa e hai una temporanea perdita di memoria, ma vedrai che in un paio di giorni tornerà tutto alla normalità"

Nonostante il tono rassicurante e le parole di incoraggiamento, non potei fare a meno di sconvolgermi.
Stavo male e non mi ricordavo neanche perché.
E poi, quel ragazzo che continuava ad avere un'espressione sofferta non lo conoscevo prima, perciò chi era?

Il dottore uscì chiamato da un'infermiera e Kiri si avvicinò e mi abbracciò.
"Tranquillo, io ci sono sempre e comunque"
Era bello avere vicino una persona amica.

L'altro ragazzo si stava dirigendo verso l'uscita quando lo chiamai.
"Scusa?"
Si girò e mi guardò.
Non c'era più solo disperazione nel suo sguardo, c'era rabbia.
Deglutii sentendomi sovrastato dalla sua presenza.
"Chi....sei?"
"Shoto Todoroki, il figlio del tuo datore di lavoro"

Quell'informazione mi colpì come una freccia.
Era per questo che lo conoscevo?
Ma come avevo fatto a legarci?
I suoi occhi glaciali sembravano nascondere l'inferno, come ero riuscito a divertarci amico?
Non me lo disse, si limitò ad andarsene.

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