25. External locus of control

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«Giudicare l'ho fatto, giudicato lo sono stato.
Sono preparato sulla materia ed è una colossale minchiata. Guardiamoci in faccia, avanti: siamo tutti disagiati o vittime di qualcosa che gli altri non possono conoscere. Allora più che criticarci a vicenda in un circolo fazioso d'ipocrisia, sarebbe meglio darci un abbraccio e prenderci per il culo. Vivremmo meglio.»

Monologo di Kevin dopo
aver visto La grande bellezza


Lucrezia fatica a credere che chi ha di fronte sia lo stesso Luca di cui Kevin le ha parlato. In teoria, secondo il copione che ha seguito per quasi tutti gli anni ove ha scelto di non aver a che fare coi deludenti uomini, la ragazza dovrebbe chiudersi a riccio, sviare dal discorso, trovare una giustificazione e andarsene via, difesa perfetta. Ma Luca è distratto, quasi un alieno: rotea la cannuccia nel suo Caipirinha ed è imperturbabile a qualunque evento capiti nei dintorni, alle strilla dei bambini che sono usciti dalla palestra, ai clacson delle auto imbottigliate nei posteggi, al piccione che zampetta sotto alla sedia sperando che gli lanci gli anacardi. Finanche si sente a disagio, Lucrezia, a parlare dei "progressi" fatti dopo l'amaro finale della sua relazione con Francesco, nella quale la filofobia di lei ha portato a una triste rottura - e in seguito, alla comprensione di aver sbagliato molte cose scegliendo di non avere esperienza in fatto di relazioni sentimentali, dunque di persone diverse da lei.

Luca, che è ancora amico con Francesco, a Lucrezia sta più che altro facendo una cortesia prestandole l'orecchio. Non l'aiuta perché si è laureato, ma solo perché vive con l'immane vergogna di aver fatto danni alle donne; vuole mettere le pezze dove può.

Lucrezia, malpensante, si aspettava che a saperla di nuovo single si sarebbe lanciato, invece nulla, impassibile. Lui ha detto di baciarlo, lei non sa perché gli ha dato le sue labbra. Cosa sa è che per la prima volta da quando è nata un uomo non si è scomposto all'atto solitamente eccitante, tradendo le ipotesi di Ginevra sul potere della patata in cui tutt'oggi crede. Niente, Luca è rimasto indifferente, la sua natura non si è rizzata e il caipirinha continua a costituire il suo principale interesse. Ora è sicura di potersi fidare, era lo scopo del ragazzo.

A Lucrezia fa così strano che vorrebbe piangere. Un po' ci resta male, si offende; Luca dice lei che non serve abbattersi, la trova stupenda e sarebbe bello se ci fossero più donne come lei, ma lui è fatto per altro, cerca altro, ha imparato a essere onesto con sé stesso allora anche con il prossimo, pur nascondendosi per non rivelare che persino lui, una leggenda dello schifo, può soffrire.

Con lei non si fa però problemi, non tenta di mostrarsi irriverente come al solito. È giù di corda e ha capito che indietro non si torna, perciò va benissimo che Lucrezia, ugual conoscitrice della solitudine, ne veda lo sguardo depresso. Che si spaventi pure se vuole, ommioddio un uomo afflitto, siamo rovinati. Ma Lucrezia non ha paura di un essere umano che soffre: è cresciuta, va oltre i pensieri degli antichi.

Tende la mano per istinto, ha l'impulso di volerlo consolare. Lui percepisce il tocco empatico e resta nel suo mondo, poiché chi ottiene l'occhio dello shinagami, la conoscenza, è condannato all'eterna infelicità. In fondo gli fa però piacere assistere a una dimostrazione di natura umana che spezza il guscio dell'inibizione autoimposta, quella di cui Lucrezia si è rivestita sin dall'adolescenza confondendo l'indipendenza con la vita da single, l'emancipazione con la realizzazione personale e il bastarsi da sola con la felicità, quando è molto, molto più complesso di così.

L'occhio dello shinagami vede solo il vero. Nella timida premura di Lucrezia scorge l'inaccettabile bisogno di essere coccolata. Lei non può negarlo, anche se sta zitta. Gli ultimi raggi di umanità che restano a Luca sono il polso che si torce così da raccogliere la mano di Lucrezia nella sua, infondendo la taciuta speranza che le cose andranno meglio un giorno.

Boarspotting - La città si sta annoiando [VM 18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora