E ora come faccio, cosa mi invento per dimenticare Daniel una volta per tutte? Le mie speranze si sono sgretolate completamente ieri sera, sto cominciando a pensare che il destino sia più sadico di quanto avessi immaginato. Non gli basta farmi soffrire, cosa per cui è necessario anche il solo pensare al ragazzo di cui il mio cuore si è scioccamente innamorato, ma vuole vedermi cadere. Il destino desidera che io crolli, il che è l'ultima cosa al mondo che mai farei. In passato mi sono arresa senza neppure lottare, e non intendo ripetere due volte lo stesso errore. Arrendermi non è un'opzione, e non lo sarà mai più.
Una chiamata da parte di Ol è ciò che basta ad accantonare la mia riflessione.
<Betty, devo dirti una cosa> pronuncia con tono estremamente serio.
Mi metto seduta sul letto, dove ho riposato fino a cinque minuti fa, e rispondo nel modo più divertente che mi viene in mente.
<Maschietto o femminuccia?> tento di alleggerire la situazione.
<Cosa?> domanda Olivia confusa.
<Il bambino che porti in grembo, sai già il sesso? Se non ti va di dirlo perché lo trovi irrispettoso nei confronti di una creaturina che deve ancora capire in quale genere si identifica va bene, però sappi che zia Betty si offenderà parecchio> rispondo nuovamente ironica.
Ol e io restiamo un secondo in silenzio, dopodiché scoppiamo entrambe a ridere.
<Scema, non è questo che volevo dirti>
<Però non hai negato di essere incinta> evidenzio la realtà dei fatti.
<Ok, no, non sono incinta> seppellisce la mia neo speranza di diventare zia.
<D'accordo, sentiamo, cosa hai di così tanto urgente da dirmi alle sette del mattino?>
<Riguarda Mark, ho pensato dovessi sapere cosa è accaduto dopo che te ne sei andata, però se mi dici di lasciar stare sorvolerò e ci metteremo a parlare di qualcos'altro>
Lascia stare.
<Mi hai messo un bel pò di curiosità, dimmi solo perché ritieni io debba saperlo> dico ignorando la mia parte razionale.
<Forse Mark non si sta comportando un'altra volta da stronzo, però non ne sono certa, starà a te elaborare le informazioni che eventualmente ti darò>
Sta dicendo che potrei davvero interessare al fratello? Magari il mio giudizio offuscato dalle parole di Ol è stato decisamente inappropriato dato il poco tempo concesso a Mark per farsi conoscere. Forse ho commesso un grave errore a valutarlo senza concedergli neppure il beneficio del dubbio.
O forse no? Quand'è che la smetterai di illuderti così velocemente? Persino la luce farebbe fatica a starti dietro in certi casi.
La me razionale ha ragione, come sempre d'altronde. Non posso permettermi di farmi prendere così tanto dalle false speranze, perché per il momento è questo che hanno suscitato in me le parole di Olivia. Prima ascolto quello che ha da dire, poi trarrò le mie conclusioni.
<Spara>
<Quando sono tornata da lui e Trent, Mark mi ha chiesto per prima cosa se tu stessi bene. Non gli avevo mai sentito chiedere una cosa del genere, sai, è il tipo a cui non importa di nessuno, tranne di me e la mamma, il più delle volte. Inoltre, la sua voce sembrava celare un certo dispiacere, cosa che può essere interpretata in due modi possibili. O gli è seriamente dispiaciuto che tu fossi scappata in quel modo oppure il suo dispiacere riguardava solo e soltanto se stesso e la sua impresa fallita> vuota il sacco Ol.
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Io odio l'amore
ChickLit"Ciao, mi chiamo Elizabeth Lewis. Sono una ragazza allegra, solare, determinata e soprattutto... timida" Queste sono le parole utilizzate da Elizabeth per descriversi. Lei è una ragazza americana come tante altre. Studia, legge molti libri d'amore...