NASCONDINO

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<Cos'è successo dopo? Avanti, racconta, non puoi tenermi così sulle spine> domanda Olivia.

Le sto raccontando di quanto è accaduto ieri e non vede l'ora di scoprire come si è comportata Angie con Ben.

<Prima lo ha stretto talmente forte a sé da sembrare che lo stesse soffocando>

<Poi?> insiste la mia amica.

<Un attimo, ci sto arrivando, Ol. Stamattina sei più curiosa del solito, non è che per caso stai mangiando dei pop corn e sono quasi finiti?> chiedo per capire il perché mi abbia interrotta per la quarta volta da quando ho cominciato a descriverle per filo e per segno l'accaduto, facendo attenzione ad omettere il motivo per cui mio fratello è stato preso di mira da tre nani più bassi di quelli di Biancaneve.

Il fatto che sia coinvolta nostra madre rende la cosa molto privata, quindi preferisco che resti tra me e Ben. Parlarne con qualcuno aprirebbe nuovamente le cicatrici che ieri sono riuscita a chiudere a fatica, meglio non sfidare un simile dolore per due giorni di fila.

<In realtà esattamente come te anche io mi trovo a scuola in questo momento, il che rende ardua l'impresa di trovare dei pop corn da sgranocchiare mentre ti ascolto> risponde Olivia.

<Allora mi spieghi perché hai tanta fretta di scoprire come va a finire la storia? Ti conosco abbastanza da sapere che non sei la tipica ragazza amante dei gossip>

<E se invece lo fossi? Magari volevo che tu credessi che io non lo fossi per adescarti nella mia trappola, così ora che siamo amiche preferirai accettare anche questo lato di me anziché porre fine alla nostra amicizia>

<Oh no, il tuo astuto piano malvagio ha funzionato, adesso dovrò sorbirmi tutte le tue domande da gossippara e svelarti ogni mio segreto, persino quello più oscuro> aggiungo un pizzico di dramma alla situazione.

Senza rendermene conto mi sono pure portata una mano al petto per calarmi maggiormente nella parte.

L'ho detto, sono un'attrice nata.

<Ok, penso che possiamo fermarci qui, non vorrei che mi raccontassi di avere un bunker sotterraneo in cui fai esperimenti da super cattiva per sterminare una parte della popolazione mondiale col fine di risolvere il problema della fame>

<Ammettilo, la verità è che te la stavi per fare sotto dalle risate> scherzo.

<Vedo che la tua vena investigativa è sviluppata quanto quella comica>

<Le ho allenate tutte per evitare che qualcuna si sentisse inferiore alle altre>

<La tua bontà non ha limiti>

<Puoi dirlo forte. Comunque, tornando a noi, sputa il rospo. Mi sembra di aver capito di non essere l'unica qui ad avere qualcosa da raccontare>

<Ecco che la tua vena investigativa segna un secondo punto. Hai ragione, però non mi va di parlarne al telefono. Facciamo così, oggi pomeriggio vieni da me e mi racconti come si è conclusa la faccenda di ieri, poi io ti svelerò il motivo per cui ti sembro... com'è che hai detto, ah, la tipica ragazza amante del gossip>

<Affare fatto, a più tardi>

Chiusa la chiamata, vengo investita da uno strano presentimento. Nell'aria c'è un odore particolare, non so se appartenga a una qualche tipologia di pianta o altro, ma di una cosa sono assolutamente certa. Non è la prima volta che sento questo profumo, dopo tutto questo tempo ho imparato ad associarlo ad una persona ben precisa.

Scappa.

Metto in moto i piedi, ma sfortunatamente è troppo tardi. Il mio cacciatore mi sorpassa rapido come un fulmine e si piazza di fronte a me pronto a centrare il bersaglio.

Io odio l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora