Io odio l'amore

COLAZIONE

Quindi è questo l'effetto che un bacio può avere su una persona? Farti sentire al settimo cielo? Prima di ieri sera credevo che fosse un'altra esagerazione dei romanzi d'amore, ora invece mi rendo finalmente conto di quanto sia vero. Un bacio può trasportarti fin sopra le nuvole e allo stesso tempo ti rassicura che non cadrai. Un bacio è un attimo, un frangente di tempo più o meno lungo in cui i sentimenti di due persone si incontrano e danno risposte silenziose a domande rumorose. Un semplice contatto tra labbra può dimostrarsi un efficace metodo per isolarsi da tutto e rimanere solamente in due in un ambiente vasto e probabilmente infinito.

Ieri sera ho capito di amare Daniel più di quanto io stessa pensassi. Il modo in cui da pesante quale mi sentivo dopo aver lasciato Mark sulla spiaggia mi ha fatto diventare leggera dieci volte più di una piuma, beh, è meraviglioso. È come vorrei sentirmi ogni giorno. Proprio come oggi.

Sono le dieci del mattino, eppure io sono già in piedi da un pezzo. Non che solitamente approfitti del week end per dormire fino a tardi, però questa mattina mi sono davvero superata. Alle otto e trenta, aiutata dalla sveglia poggiata sul comodino accanto al letto, che adesso ringrazio mio padre di aver comprato anni fa, mi sono svegliata. Senza neppure aver fatto prima colazione mi sono data una ripulita e ho salutato il mio amatissimo pigiama blu, sostituito da un paio di jeans e una maglietta color lilla. Dopo aver osato leggermente col trucco (giusto un pelino) ho rinchiuso i miei lunghi capelli lisci in un'adorabile coda che, devo ammettere, mi dona un sacco.

<Direi che è ora di andare> pronuncio euforica controllando il cellulare per l'ennesima volta.

Non so se Daniel sia già sveglio, ma non ne posso più di attendere il momento in cui chiariremo la situazione tra noi una volta per tutte. Perché adesso che ci siamo baciati dobbiamo decisamente parlare di come questo influenzerà il nostro rapporto.

<Non ci posso credere> mi lascio andare ad un secondo slancio euforico.

Mi sembra impossibile che di qui a breve rivedrò Daniel per parlare di un "noi" in cui in fondo non ho mai smesso di sperare. Chissà quale sarà la prima cosa che faremo da fidanzati.

<Ah, fidanzati> sogno a occhi aperti.

Immagino tantissimi scenari in cui ceniamo in un ristorante, solo noi due, oppure dove andiamo al cinema a vedere un film romantico mentre le nostre mani restano ferme in quello che definirei l'intreccio più bello di sempre. O magari...

<Basta immaginare, tutto questo sta per diventare realtà> scaccio via le decine di scenari appena pensati.

Perché limitarsi a vivere d'immaginazione quando c'è una vita intera che ti aspetta fuori?

Mi alzo dal letto e afferro il giubbotto dalla scrivania.

<Daniel, sto arrivando>

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Ok, ci sono quasi. Stando ai miei calcoli la casa di Daniel è vicina. Per chi se lo stesse chiedendo, non sono una stalker, o quantomeno non amo definirmi tale. Una volta Paul, il suo migliore amico, ha postato una storia in cui bussava alla porta un paio di volte, poi Daniel la apriva e lui gli urlava "Buon Natale, fratello". La faccia assonnata della mia divinità preferita è valsa uno screenshot all'immagine e un posto speciale nella mia galleria. Se ripenso a quel tenero viso ancora marcato dal sonno... Ah, l'amore!

Comunque, tornando a noi, sulla porta di casa vi era incollato l'adesivo di grande stella gialla ed era appena visibile la ghirlanda posizionata poco sopra. Qualche giorno prima, mentre ero in giro per svolgere le ultime commissioni prima del cenone, dato che mi ero offerta di dare una mano ad Angie, sono passata davanti casa di Daniel senza neppure rendermene conto. D'altronde, non potevo certo saperlo. All'epoca io e il manzo numero uno dell'intera scuola, nonché primo nella mia lista dei pezzi di carne più pregiati (non pensate male, vi prego), ci parlavamo ancora di rado.